↬3. "Ci sono le telecamere?!"

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La terza volta che Liam assistette personalmente a Theo che commettesse un reato fu proprio quando si intromise anche lui nel reato. Liam forse doveva stare lontano da quella chimera che non riusciva a comprendere la linea sottile tra legalità e illegalità.

Ma forse Liam non doveva porgli quella domanda, doveva semplicemente e solo stare zitto, vedere Theo dormire sporadicamente nel divano del salotto di casa Geyer dopo che si appisolava durante un documentario di storia.

Forse Liam doveva rimanere nell'ignoranza e magari sopportare un po' di più il peso del capo di Theo sulla sua spalla mentre guardavano la televisione. La curiosità lo spinse in avanti, lo portò ad indagare ed a fare quella stupida domanda portandolo a superare la legalità e fuggire con la coda tra le gambe durante la notte.

Era iniziato con una semplice serata. Liam aveva invitato Theo a cenare a casa sua come ogni venerdì sera solo perchè sua madre gli diceva di chiamarlo e di farlo venire visto che solo il venerdì potevano fare una cena regolare in famiglia senza turni di lavoro e senza che Liam scappasse ovunque pur di non stare a casa.

La cosa che Liam non riusciva a sopportare era proprio che Jenna mandasse messaggi a Theo per dirgli di comprare qualche cosa al supermercato per la cena. Se Jenna aveva il numero di Theo perchè diavolo Liam doveva invitarlo a cena? Tanto lo voleva lei, mica voleva lui fare una cena di "famiglia" con una chimera assassina.

E da quando era nella sua famiglia poi? E perchè sua madre preferisse Theo al suo figlio biologico? Era ingiusta la vita, così come era ingiusto che Theo si presentasse con una bottiglia di vino, quella preferita di Jenna, e con una felpa rosa e giacca di pelle. La vita è ingiusta. Theo con le sue stupide converse bianche logore e i suoi jeans strappati. Fanculo Theo Raeken.

Liam vide Theo entrare dalla porta dopo che Jenna l'avesse aperta e avesse abbracciato il forestiero come un figlio che ritorna a casa dopo una giornata di scuola. Fanculo sua madre. Theo teneva nelle mani una bottiglia di vino e l'altra la teneva dentro alla tasca della giacca di pelle. Liam sapeva che Theo stava solo cercando di regolarizzare il battito del cuore perchè questa forma di affetto, che Jenna gli mostrasse, non riusciva a gestirla.

Liam non sapeva quale fosse il passato i Theo ne tantomeno per quale motivo era quasi terrorizzato dal contatto umano improvviso e gentile. Era strano perchè Liam iniziò a comprendere piano piano ogni piccola caratteristica di Theo, di quello che cercasse di nascondere e di quello che volesse dimostrare e come disperatamente volesse semplicemente e solo sopravvivere.

Liam era seduto sul bancone dell'isolotto della cucina, con il telefono sopra al bancone e con il fianco rivolto verso la porta e il gomito appoggiato al bancone.

Alzò lo sguardo al cielo mentre vedeva Theo venire nella sua direzione con così tanta familiarità del luogo e soprattutto come se quella fosse casa sua, ma spoiler, non lo era. Quella era la casa di Liam. E quella casa era stata anche del fantasma Tommy e della signora Testa Quadrata fino a quando Liam non compì otto anni ed insieme a Mason fecero quel rituale con caramelle e bastoncini di liquirizia. Se Theo l'avesse sentito gli avrebbe detto "adorabile". Fottiti Theo.

Theo posò il vino sul bacone dove vi fosse Liam e si mise nella parte opposta così da poter vedere il volto di Liam.

<Sai che non fai parte della famiglia, vero?> Forse Liam non comprese quanto potesse essere vulnerabile il cuore di un ragazzino che non avesse mai avuto nulla e che non avesse tutt'ora nulla.

<per ora> Theo sogghignò guardando il bancone e le proprie dita circondare la base della bottiglia <ho dei progetti futuri> alzò lo sguardo verso Liam e lo guardò dritto in quei occhi oceano da poterci annegare dentro con passione e determinazione.

𝕍𝕚𝕘𝕚𝕝𝕒𝕟𝕥𝕖 𝕊𝕙𝕚𝕥 {THIAM}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora