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[non mi fa mettere la foto di inizio capitolo perciò la metto così :( ]

Il principe Katsuki, una volta giunto a castello svolse le sue mansioni da principe

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Il principe Katsuki, una volta giunto a castello svolse le sue mansioni da principe.
E per quella notte riuscì, nonostante tutti i pensieri, a dormire qualche ora.

Si svegliò il mattino presto, dopo aver svolto gli impegni mattutini si fecero le quattro e tornò in stanza pronto per una nuova dormita ma, prima di poter toccare la superficie morbida del letto a baldacchino, notò il disegno del verde poggiato il giorno prima sul comodino.

《Cazzo!》

Imprecò sottovoce, prese di corsa le proprie cose e uscì a passo svelto dal castello.
Una volta preso il sentiero cominciò a ripercorrere il tragitto fatto in precedenza.

《Sono in ritardo di due ore.》

Borbottò tra sé e sé cercando nel mentre il preciso luogo del giorno prima.

Giunse nel punto cercato brontolando e quasi inciampò nei cespugli mentre tentava di oltrepassarli.

《PIANTE DEL CAZZO!》

Sbraitò calciandole e si sistemò i vestiti guardando male la pianta.

《L'azalea è una pianta un po' invadente.》

Disse Izuku mentre accennava una piccola risata guardando il principe.

《La che?》

Domandò mentre lo guardava confuso agitando le gambe per togliere le foglie rimaste attaccate ai pantaloni.

《È il nome della pianta che state calciando, le azalee hanno proprietà curative per le ferite superficiali, alcune invece se utilizzate nel modo sbagliato posso essere velenose.》

Katsuki lo guardò ancora più confuso finendo di sistemarsi.

《Okay...》

Disse e lo guardò un attimo, solo dopo realizzò la situazione.

《Sono passate due ore, che cazzo ci fai ancora qui?》

《Ho detto che vi avrei aspettato, mantengo sempre la parola data》

Izuku si alzò da terra facendo attenzione a non calpestare la pianta dietro di sè.

《Tu sei strano.》

Borbottò il principe mentre lo guardava.

《Ne sono consapevole.》

Annuì di poco il verde senza guardarlo negli occhi.

Il principe sbuffò picchiettando il piede sul terreno e allungò una mano sotto al mento dell'altro, con forza glielo fece alzare in modo che lo guardasse.

《Regola numero uno: il mio viso è qua su, non nelle tue erbe del cazzo.》

《Non mi avete dato il permesso di guardarvi, per questo non l'ho fatto.》

❀𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜❀      [bakudeku] Where stories live. Discover now