¡1!

141 7 6
                                    

《SENTI MOCCIOSO, POTRÀ ANCHE NON FREGARTENE NIENTE, MA CHE TI PIACCIA O MENO DOVRAI DIVENTARE RE E TROVARTI QUALCUNO TALMENTE PAZZO DA POTERTI SOPPORTARE E CHE GOVERNERÀ AL TUO FIANCO!》

Sbraitò la regina contro al figlio, che di risposta sbuffò esasperato e seccato di tutte quelle ore passate a subire tali discorsi.

Così, dopo un colorito "Vaffanculo", lasciò la camera reale a passi pesanti e sbattendosi la porta alle spalle.

Attraversò un lungo corridoio e giunse al portone, una volta fuori dalle mura reali si addentrò nella foresta.

Seguì il sentiero camminando, rimosse il fodero dalla propria spada e la impugnò; poi, nel tentativo di sfogarsi, prese a tagliare alcuni dei rami che si trovavano lungo il sentiero. Utilizzando molta più forza di quella effettivamente necessaria per tagliare dei piccoli rametti.

Tirò un sospiro e ripose la spada, si fermò un istante e si concedesse il lusso di guardarsi attorno.
Riprese poi la sua camminata in completo silenzio osservando il paesaggio circostante.

D'un tratto si bloccò nuovamente, con le mani in tasca chiuse gli occhi e si soffermò ad udire i suoni della foresta.
Prese un respiro profondo, dopodiché decise di cambiare via e di abbandonare il sentiero addentrandosi nel fitto della vegetazione.

Produsse il tipico rumore di foglie mosse mentre attraversa un cespuglio che bloccava la strada.
Oltrepassato quel piccolo ostacolo, si fermò in un piccolo spazio con una bassa erbetta; chiuse nuovamente gli occhi e annuso l'aria, i tipici odori della foresta gli riempirono le narici.
Si concentrò anche sui suoni ed udì il comune fruscio del leggero venticello che smuoveva le chiome degli alberi a lui vicini.

Rimase vari minuti senza muovere un arto, successivamente, si tolse la spada dalla cintura che portava a la adagiò sul prato verde, ci si sedette accanto portandosi le ginocchia al petto e circondando le gambe con le braccia. Mantenne gli occhi chiusi e si godette il silenzio di quel posto così tranquillo.

Percepì qualcosa adagiarsi sui propri capelli biondo cenere, si portò una mano su essi e si ritrovò a tenere una piccola fogliolina di menta. La osservò e se la portò al viso, inspirò e il forte odore di mentolo gli riempì di freschezza i polmoni.

Distese le gambe e, reggendo la fogliolina con delicatezza, poggio le mani sul prato poco dietro al busto sorreggendosi e alzò lo sguardo al cielo, oltre la folta vegetazione e gli alti rami si intravedeva un limpido cielo azzurro, quasi completamente privo di nuvole, se non fosse per qualche piccola chiazza biancastra che spuntava come a sporcare quel mare sospeso in aria.

Abbassò le palpebre ma rimase col viso verso l'alto, intanto che la rabbia andava pian piano svanendo sul suo viso si palesò un espressione serena, quasi che non appartennese al suo viso sempre corrucciato.

Qualcosa di estremamente leggero gli si posò sul viso, aprì gli occhi e prese l'oggetto tra le mani, constatò che si trattasse di un foglio; ma fa dove arrivava? Che lo avesse portato il vento? Eppure c'era solo una leggera brezza.

Lo guardò meglio e si rese conto che non era carta bianca, qualcosa era impresso e a notarlo, quel qualcosa era proprio lui!

Afferrò la propria spada e con un salto piantò i piedi per terra, infilò malamente il foglio in tasca spiegazzandolo e, rimanendo accovacciato, si guardò attorno con estrema attenzione.

《CHI CAZZO C'È?》

Iniziò a voltarsi molto lentamente per osservare tutto, tenendo la spada alta pronto ad attaccare mentre fece estremo silenzio e aguzzò l'udito a percepire anche il più impercettibile dei suoni.

❀𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜❀      [bakudeku] Where stories live. Discover now