Quarto capitolo

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"Che ne dici di questo viola?" chiese Sam mentre lo indicava.

"Si, mi piace molto, lo prendo".

Arrivati alla cassa chiesi alla commessa: "Quanto costa?"

"Questo è 400$"

"Okay", presi il portafoglio, ma prima che potessi aprirlo mi accorsi che Sam aveva già pagato con la carta di credito.

"Ma ..."

"Arrivederci" disse Sam alla commessa. Appena uscimmo dal negozio dissi: "Non dovevi pagarlo tu. Il computer e mio non tuo"

"Ti sei arrabbiata perché ho pagato il computer" disse Sam col sorriso sulle labbra.

"No, ma ..."

"Okay se non sei arrabbiata cambiamo argomento"

"Okay, ma ti prometto che ti ritornerò tutti i soldi"

"Non voglio soldi da te ... Ti posso offrire un frappe?" chiese con il sorriso sulle labbra "Si grazie. Ma questa volta pago io".

Quando comprammo i frappe andammo a fare un giro per il centro commerciale. Mi stavo divertendo tantissimo.

Mi ero accorta che Sam beveva molto lentamente, forse non gli era piaciuto. Ero molto felice di passare del tempo con lui, era molto simpatico.

Ad un certo punto il mio sguardo finì su una collana esposta nella vetrina di una gioielleria, era stupenda, piccola ma bella, feci immediatamente una smorfia appena mi accorsi di quanto costava. Non potevo spendere molti soldi, anche se alcuni dei membri dell'associazione lavoravano i soldi servivano per mantenere gli altri, e per pagare gli appartamenti che usavamo per le coperture.

Entrammo anche in diversi negozi, comprai dei vestiti un po' più pesanti di quelli che avevo messo in valigia. Non sapevo che avrebbe fatto così freddo qui.

E anche Sam si comprò qualcosa, anche se mi ero accorta che molti dei vestiti che aveva comprato erano piuttosto leggeri per vivere in una città dove quando nevicava faceva molto freddo. Ma forse li avrebbe messo insieme a qualche altra maglietta ... anche se una piccola parte di me, credeva che lui fosse un vampiro, era come se mi accorgessi di quei piccoli particolari per cercare di capire se fosse o non fosse un vampiro.

Quando la sera tornammo a casa ero un po' triste perché la giornata era già finita.

"Mi sono divertita molto" dissi mentre gli sorridevo.

"Anch'io", Sam si incammino verso la porta di casa sua e disse: "Buona notte!"

"Buona notte anche a te!" mentre chiudevamo entrambi la porta.

La mattina seguente Viky mi venne a chiamare. "Annie, ha chiamato la preside, la scuola è stata riaperta" e io mi alzai.

Quando aprì la porta, mi accorsi che Sam era ancora li e dissi: "Ehi. Sei ancora qui?"

"Si. Mi sono svegliato tardi."

"Okay ... Andiamo?"

"Si".

Appena arrivammo a scuola, c'era una ragazza, che mi fissava in modo strano, non era molto alta, aveva i capelli scuri e occhi marroni.

E chiesi quindi chiesi a Sam: "Perché quella ragazza mi fissa?" "Quella è Nicol. Stai molto attenta. ... E' pericolosa"

"E quello dietro di lei. Il ragazzo con i capelli neri, invece chi è?"

"Lui e il ragazzo di Nicol, si chiama Rick". Mi accorsi che mentre parlava di loro Sam si era messo più vicino a me, come se volesse proteggermi da qualcosa. Dopo due ore di lezione era il momento della ricreazione e io stavo parlando con Sam, Josh e Rayan. Quando ad un certo punto arrivo Nicol e disse: "Tu sei nuova?"

"Sono qui da qualche settimana"

"Ti avverto. Ti conviene stare molto attenta..." mi disse Nicol.

"Nicol vattene" l'interruppe Sam con tono severo.

"Tu sta zitto" disse Rick e a quel punto mostrò i denti a Sam. Rimasi un po' scioccata da quella reazione. A quel punto mi ricordai delle parole che mi aveva detto Sam quella mattina. Mi aveva detto che erano cattivi. Forse loro erano ... dei vampiri. E la reazione di Rick mi aveva fatta insospettire un po'. Vidi Nick poco lontano da me che mi fissava un po' incuriosito.

Lo guardai ed annui. E in quel momento lui capi a che cosa mi stavo riferendo. Se non fossimo stati in una scuola circondati da umani avremmo potuto usare le nostre armi. Tenevo un coltello negli stivali, ed un paletto sottile sotto la maglietta.

"Continueremo la nostra chiacchierata un'altra volta ... Sam si sta innervosendo, e noi non ci teniamo a vederlo arrabbiato!" disse Nicol sorridendo e se ne andarono.

Poi la campanella suonò e tornammo tutti in classe.

Alla fine delle lezioni io, Sam e Nick tornammo a casa.

Ogni tanto con Nick ci guardavamo negli occhi. Sospettavamo che anche Nicol e i suoi amici fossero vampiri, non c'enera solo uno. Non avevamo paura perché erano in tanti, avevamo paura di non riuscire a tenerli tutti sotto controllo. In fondo pensavamo di trovarne più o meno due o tre ... ma loro erano in sei, o almeno quelli che avevamo visto, potevano anche essercene altri.

Dopo quel giorno Nicol non mi rivolse più la parola, ma mi lanciava certe occhiate che facevano venire i brividi. "Allora hai sco ..." mi chiese Cleo quando eravamo tutti seduti in salotto. Ma Viky la zitti immediatamente. Si alzò dal divano e accesa la tv alzando il volume.

"Non si può mai sapere, qualcuno potrebbe ascoltarci" mentre Viky diceva quelle parole io pensai immediatamente a Sam, ma scacciai subito quel pensiero. "Nella mia scuola ci sono alcuni ragazzi che non mi convincono molto"

"Ti riferisci a Nicol e i suoi amici" disse Nick ed io annui.

Gli raccontammo tutto quello che era successo tra me e Nicol. Ascoltarono tutto senza aprire bocca. Mi accorsi che quando avevo detto che Rick aveva mostrato i denti Viky aveva annuito. A quanto pare i miei sospetti erano esatti erano vampiri.

"Okay ... Allora voglio che voi stiate lontani da quei ragazzi" io e Nick annuimmo, e da quel giorno cercammo di stare il più lontano possibile da quei ragazzi.

La cacciatrice e il vampiroKde žijí příběhy. Začni objevovat