Capitolo 20

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"Ragazzi è arrivata" sussurro a John B e a JJ.
"Che succede?" chiede Kie una volta salita sulla barca.
JJ: "Succede che l'alternatore non alterna più"
V: "Non è carico"
K: "La presa l'hai controllata?"
JJ: "No, controllala tu"
K: "Siete inutili"
JJ: "Sei la migliore, scusaci tanto"
Dopo averla lasciata con l'alternatore che funzionava alla perfezione, usciamo dalla cabina, ci tuffiamo in mare e nuotiamo fino alla barca di Pope.
"Cazzo, ci uccideranno" esclamo io ridendo
"Ragazzi! Fate sul serio?" grida Sarah
K: "Ritornate qui! Vic! Ti prego!"
JB: "Non fino a quando non avrete risolto!"
V: "C'è cibo in cabina e JJ ha rollato una canna!"
JJ: "Idroponica!"
JB: "Divertitevi!"
Pope avvia la barca e ci allontaniamo in fretta dalle due ragazze.
"Risolveranno?" chiedo io mentre mi metto una maglietta larga.
"Devono farlo" risponde John B
"Dopo questa sarai single John B" dice Pope.
"Almeno non saremo gli unici" ribatte JJ.
Mi sdraio a prua della barca e chiudo gli occhi, godendomi il sole.
Il sole del tardo pomeriggio è il migliore, specialmente dopo una giornata di surf, birra e canne.
Dopo poco, JJ si stende affianco a me poggiando i piedi sui miei.
"Surf?" propone lui
"Non devi nemmeno chiederlo" rispondo io sorridendo.
V: "Ehi Pope! Lasciaci qui!"
P: "Cosa? Perchè?"
JJ: "Fallo e basta"
P: "Ehm...oh- ah! Sì, certo"
Il ragazzo ferma la barca vicino alla costa e JJ arriva a terra con un balzo, poi mi aiuta a scendere.
V: "Ci vediamo!"
JB: "Divertitevi"
JJ: "Oh lo faremo!"
Do una spinta a JJ, che mi ruba il cappellino dalla testa.
Eravamo a Figure Eight, in mezzo ai ragazzi ricchi e viziati e alle signori eleganti che ci guardavano male.
"Perchè siamo qui?" gli chiedo mentre passeggiavamo.
"Avevo voglia"
"Oh...ok"
Camminiamo fianco a fianco rimanendo in silenzio e ci avviciniamo alla spiaggia.
V: "Non volevi surfare?"
JJ: "Oh andiamo, mi conosci. Volevo solo stare con te. Solo io e te"
Le sue mani sfiorano le mie e io la ritraggo velocemente, imbarazzata.
Ci sediamo sull'erba, ad ammirare il cielo che il tramonto stava colorando.
"Sei bellissima" dice JJ cogliendomi di sorpresa.
Lo guardo e sorride.
Era così dolce.
Ma perchè?
Perchè mi faceva dei complimenti quando gli avevo detto che non volevo stare con lui?
Insomma, sono stata una stronza.
"Ho deciso" dico io.
"Cosa? Davvero?" ribatte lui sorpreso.
"Vic! Victoria! Eccoti finalmente!" esclama una voce maschile.
Mi giro di scatto e vedo Rafe venire verso di noi.
Proprio ora Rafe?
Stiamo scherzando?
"Che cosa vuole adesso?" dice JJ con un'espressione dura sul volto.
"Stai calmo" sussurro io.
Mi alzo in piedi e vado incontro Rafe, lasciando il biondo seduto sull'erba.
V: "Che cosa vuoi Rafe?"
R: "Meno male che ti ho trovata. Cercavo proprio te..."
V: "Ho capito, che cosa vuoi?"
R: "Allora, come dire...mi dirai di no, e ti capisco però-"
V: "Sei fatto?"
R: "Cosa? No! No no, sto bene"
Lo guardo bene in faccia.
Era sudato, aveva gli occhi lucidi e il volto rosso.
O si era appena drogato oppure aveva appena litigato con Ward.
R: "Ho bisogno che mi fai un favore"
V: "Cioè?"
R: "Mio padre mi ha cacciato di casa e-"
V: "Sì lo so. Devo ricordarti che tuo padre mi ha ospitata nella tua stanza?"
R: "Lui cosa? Da quando vivi con mio padre?"
V: "Non vivo con tuo padre. Ho fatto una notte a casa tua poi sono tornata nello Chateau, non ce la faccio a stare con voi Kooks"
R: "Ok, molto interessante, ma io devo chiederti una roba"
V: "E cosa vuoi?"
R: "Io...volevo chiederti...se....se per caso puoi ospitarmi"
V: "Cosa?!"
R: "Sì! Tu vivi da sola, non hai una stanza in più?"
V: "Non vivo da sola"
R: "E con chi allora?"
V: "Con JJ e alcune volte Pope. Sai, noi Pogues possiamo a malapena permetterci una casa"
R: "Ti prego Victoria, ti prego"
V: "No! Non se ne parla nemmeno!"
R: "Dai, mi va bene anche stare in bagno-"
V: "Il problema non è lo spazio Rafe! Il problema è che non voglio vivere con te! Quando lo capirai che non ti voglio più nella mia vita?! Io ho chiuso con te un anno fa. Ficcatelo nella testa"
R: "Victoria, non dire così. Non lo pensi veramente"
V: "Sì che lo penso"
Rafe mi prende per un polso e mi avvicina a sè dicendo tra i denti serrati "Sono senza una casa, tu sai cosa significa vero? Ti pago. Quanto vuoi?"
V: "No Rafe! Non voglio i tuoi soldi!"
R: "Ti do la barca!"
V: "Lasciami! Rafe mi fai male!"
"Ehi! Lasciala andare stronzo!" interviene JJ separando Rafe da me.
R: "Te ne pentirai Victoria!"
V: "Psicopatico"
JJ: "Vai a casa Rafe"
R: "Ti sembra bello rubare le ragazze altrui eh JJ? Fidati, non è bello"
JJ: "Vattene prima che ti spacchi la faccia"
Rafe si allontana guardandoci con il suo solito sguardo schifato e superbo e JJ mi prende il polso chiedendomi "Stai bene? Ti ha fatto male?"
"No no, tranquillo. Sto bene. Grazie J"
"Figurati" dice lui accarezzandomi i capelli.
Intanto sull'isola stava calando la sera e con sè si alzava il vento.
"Hai freddo?" mi chiede JJ mentre camminavamo per le strade di Figure Eight.
"No no, tranquillo" rispondo io sorridendogli.
Ma lui non ne vuole sapere e ruba una felpa appesa fuori da un negozio.
"JJ!"
"Mettila e basta"
Mi infilo la felpa e JJ mi avvolge le spalle con un braccio, avvicinandomi a lui.
Mi mancava stargli vicino.
Il contatto fisico è molto importante per me e l'ho sempre avuto con lui.
"Ed ecco il Cut. Dio si vede proprio tanto la differenza" osservo io.
Un parco divideva i due quartieri.
Da una parte la gente è felice e con il culo al caldo, poi fai qualche metro e vedi solo pescatori e coltivatori che si ammazzano per poter sfamare le loro famiglie.
Il mondo è veramente ingiusto.
JJ: "Guarda il lato positivo. Qui hai noi"
V: "Per fortuna che ci siete voi. Se no mi sarei già tagliata qualche anno fa"
JJ: "Non dirlo nemmeno"
V: "È la verità"
JJ: "Cosa ti ha detto Rafe?"
V: "Oh...niente"
JJ: "Non mi sembrava niente visto come ha reagito"
V: "Sai com'è fatto lui..veramente, non è niente"
JJ: "Ahhh, Victoria Booker Routhledge" dice JJ fermandosi di colpo.
"Quando lo capirai che ti conosco come le mie tasche?" continua lui.
Mi metto davanti a lui, con le braccia incrociate e i capelli in faccia per colpa del vento, e gioco con le mie unghie rovinate.
JJ mi avvicina a sè poggiando le mani sui miei fianchi e io butto la braccia al suo collo.
"Prima che arrivasse Rafe a rompere le palle, volevo dirti una cosa" dico io guardandolo negli occhi.
"Cosa?" chiede subito lui.
"Che ho deciso" rispondo io senza staccare gli occhi dai suoi.
Il biondo mi guarda in cerca di una risposta e poi dice spazientito "Quindi? Cos'hai deciso?"
"Questo" dico tutto d'un fiato.
Mi butto sulle sue labbra e tengo la sua testa attaccata alla mia tenendo le mani tra i suoi capelli biondi.
Continuamo il bacio appassionatamente e le nostre labbra si muovono in sincronia.
Mentre ci baciamo un sorriso si espande sul mio viso e JJ alza un braccio felice.
"Ragazzi prendetevi una camera!" esclama un signore di passaggio.
Ci stacchiamo e io corro verso lo Chateau, prendedo JJ per mano e ridendo.
Ero felice.
Dio se ero felice.
Ancora non capisco come abbia fatto a non essermene accorta subito.
Lo amavo e lui mi amava.
Lo sapevamo entrambi.
Solo che JJ è più intelligente e l'ha capito subito, ma mi ha aspettata.
"Vieni" dico io a bassa voce mentre apro la finestra della mia camera.
La attraverso e vengo seguita dal biondo che si butta sul letto, sopra di me.
Riprendiamo il bacio di poco prima e lui inizia a percorrermi la coscia, superando i fianchi e arrivando sul mio seno.
Mi tolgo la felpa e la maglietta rimanendo in costume e JJ si leva la canotta.
Fa per slacciarmi il reggiseno ma prima mi guarda per chiedere il mio consenso.
Io annuisco e lui procede.
Passo le mani tra i suoi capelli biondi mentre mi lascia dei baci leggeri sul collo, provocandomi mille brividi su tutta la schiena.
Poi torna sulle mie labbra e ci lasciamo andare, dando spazio ai nostri piaceri e desideri.
Lo volevamo da tanto, tanto tempo.

You can't kill a Pogue || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora