try me | minsung ✓

nono tentativo

amava quando minho diventava romantico, sempre allegro e in vena di viziarlo. era il giorno migliore di tutti quei mesi.

[...]

«hai la relazione più bella di sempre.» disse felix guardando jisung.

«di cosa stai parlando? anche la tua relazione è bella.»

il ragazzo dai capelli chiari scosse la testa mentre sorseggiava il suo thè: «sei adorabile e questo è tutto. non voglio altre scuse!» disse in modo carino, facendo sorridere jisung.

«va bene, ma penso che la tua relazione sia fantastica.»

«voglio dire, chan è fantastico.» ridacchiò felix, «ed è molto, molto premuroso. anche se tutti gli altri pensano che sia un vampiro.»

«voglio dire-» jisung ridacchiò roteando gli occhi, «è pallido e ogni volta che mi guarda, penso che stia pianificando l'omicidio perfetto con le sue capacità di chirurgo.»

«è tenero, fidati di me. dovresti vedere la sua faccia fare il broncio perché non gli do baci.» felix ridacchiò, «è solo un grande bambino pallido e scontroso.»

il maggiore rise sottovoce, immaginando il serio chirurgo che era carino con suo marito e la loro figlia: «e come sta rosie?»

«bene! ha finalmente messo il primo dente.» felix sorrise come non mai, tirando fuori il suo telefono per mostrare a jisung la piccola e paffuta bambina che avevano adottato soltanto alcuni mesi prima.

nella foto rideva con un simpatico vestito rosa morbido e calzini bianchi che si abbinavano alla sua candida pelle pallida. era seduta sulle ginocchia di chan mentre lui gli sorrideva affettuosamente e i suoi denti venivano mostrati.

«sono qui!»

entrambi i ragazzi allontanarono le loro facce dallo schermo verso una voce dietro di loro, era un ragazzo alto e di bell'aspetto. questo toccò affettuosamente i fianchi di felix e lo salutò sulla guancia.

«hyunjin, che ci fai qui?» chiese, ma venne interrotto da chan che si schiarì la gola.

li stava già guardando da un bel pezzo e quando aveva visto quel ragazzo avvicinarsi a suo marito, aveva deciso di intromettersi. guardò entrambi e si mise affianco a felix, baciandogli le labbra.

hyunjin aprì la bocca per dire qualcosa ma venne interrotto da un altro ragazzo che entrando di fretta, si scontrò contro quest'ultimo, rosso in viso e morto dalla stanchezza.

«scusami!» disse in fretta per poi guardare jisung. «oh! signor han!»

il ragazzo chiamato alzò lo sguardo, riconoscendolo poco dopo. gli fece un grande sorriso. «jeongin, ehi.»

«quindi è lui il signor han di cui mi parli sempre? avrei dovuto capirlo dal cognome!» disse ad alta voce felix e jeongin andò subito a tappargli la bocca.

«è lui quello che mi dici sempre che è carino, a cui hai portato i biscotti, ma che ha già un marito ed è spavent-»

«ehi signor han, come mai qui?» lo bloccò jeongin cercando di farlo smettere di parlare.

«sono qui per trovare felix. ah, e mi dispiace davvero se mio marito ti ha spaventato, jeongin. è vecchio e scontroso.» rise.

«vecchio e scontroso,» jisung ripetè, «ma lo amo.»

«va tutto bene, non mi ha spaventato davvero. gli ho solo portato i biscotti e lui mi ha guardato male e detto qualcosa che neanche ricordo..»

«amico, ma se ti sei dichiarato malato il giorno dopo perché eri spaventato.» continuò hyunjin.

«stai zitto tu.» sbuffò jeongin.

«stavo solo dicendo.» hyunjin alzò le spalle, «comunque sono hwang hyunjin, il migliore amico e compagno di stanza di jeongin.» jisung gli sorrise.

«han jisung, piacere di conoscerti.»

«così sei sposato, giusto?» gli chiese.

jisung annuì: «sì, ed è piuttosto geloso.»

«eppure ho sentito dire che se una relazione non va bene, un cavaliere dall'armatura scintillante potrà venire in tuo soccorso.» disse sicuro di se, ridendo quando felix gli colpì la spalla.

«smettila e provaci con qualcun altro.» sbuffò.

«jisung, hai fratelli o sorelle?»

«no, sono figlio unico.»

«allora hai qualcuno di single da presentarmi?»

«la sorella di minho penso sia single.»

«allora ci incontreremo di nuovo.» rise toccandogli una spalla e andando via.

«è troppo amichevole.» commentò chan in modo sgradevole, guadagnandosi una risata da parte del marito.