59 - Chi ti ha scosso il cuore

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Lì c'è un gazebo con poltroncine e un tavolo dove posso sedermi ogni sera ad ammirare il sole sparire dietro l'orizzonte incendiando il mare di milioni di sfumature diverse. Oppure, come spesso mi succede,  rimanere ore ed ore a guardare la luna interrogandola su cosa mi riserva il futuro o chiedendole  dove sia lui in quel preciso momento. Il mio stupido cuore non riesce a dimenticare quella notte di luna piena, non riesce a dimenticare la sensazione delle sue braccia che mi stringono facendomi sentire esattamente nel posto a cui appartengo, il più bello del mondo, tra le  ali del mio albatros pronta a volare con lui.
Così ogni sera guardando la luna dimentico ciò che è successo e mi concentro sull'uomo dei miei sogni di bambina, sul bacio dell'uomo misterioso del teatro e su quell'unico bacio sugli scogli, quando si è rivelato a me. Vivo così, il giorno concentrata sul mio nuovo lavoro e le notti a pensare a lui, so che non è giusto, che dovrei dimenticarlo, ma non si può dimenticare chi ti ha scosso il cuore e  in quei momenti fuori dal tempo voglio solo continuare ad amare l'uomo dei miei sogni dimenticando ciò che è successo nella realtà.

 La domenica il laboratorio è chiuso, è l'unico giorno in cui mi posso concedere un po' di riposo e ne ho davvero bisogno perché sono giorni che non riesco a trattenere niente di ciò che mangio, mi sembra che la nausea stia peggioriando  e sono sempre più  debole e stanca. Nel primo pomeriggio mi alzo a fatica dal letto per preparare la teiera sperando di riuscire a bere un po' di tè quando sento suonare al cancello di casa. Chi può essere? Solo Ayla è venuta qualche volta a trovarmi , forse è passata per un saluto.

Dalla porta di casa non riesco a vedere chi ci sia dietro il cancello che è completamente chiuso da lamiere, quindi afferro le chiavi e percorro il vialetto chiedendo. "Chi è?"
Non ottenendo risposta prima di aprire sbircio dallo spiraglio tra il  montante e  l'anta del  cancello per  rimanere a dir poco sbigottita. Ciò che ho di fronte non ha senso, nessun senso, ma  per educazione mi affretto ad aprire. Le due arzille signore mi salutano sorridendo.
"Pinar? Remide? Cosa ci fate qui?"
E' Remide a rispondere spalancando le braccia e sollevando in aria il suo inseparabile bastone. "Siamo venute a cercare di capire cosa sta succedendo tra te e Can".
Sono sbalordita, non sapevo neanche si conoscessero ed ora sono qui in veste di cosa? Mediatori? Paraninfe?
"Non ci fai entrare Sanem? Non ci offri un tè? Abbiamo fatto tanta  strada per arrivare fino a qui" Le parole di Remide mi riportano alla realtà e ai doveri di ospitalità.
"Prego, prego entrate pure, scusate, sono solo molto stupita di vedervi". 
Faccio loro strada verso la porta di casa e poi nel piccolo salottino dove le invito ad accomodarsi mentre vado a prendere il tè che avevo già messo sul fuoco prima di sapere che avrei avuto ospiti. Quando torno da loro  con tè e pasticcini questa volta è Pinar a parlare.
"Sanem, siamo preoccupate, io sono preoccupata per te, non vorrei aver causato problemi al tuo matrimonio proponendoti di venire a Gölcük a lavorare per noi". 
E poi è la volta di  Remide spiegare.
"So tutto Sanem, ho sempre saputo ogni cosa, sono l'amica più intima di   Aziz e mi  aveva spiegato la situazione già prima che vi sposaste. Ho cresciuto Can come se fosse un figlio ed ero preoccupata per il legame che stava stringendo con una sconosciuta che, oltretutto,  era coinvolta nei loschi traffici di Emre, ma devo dire che mi è bastato incontrarti  e mi sei piaciuta subito. I tuoi occhi sono troppo onesti e limpidi per appartenere ad una persona cattiva".
Pinar comincia a spiegare.
"Siamo amiche da tantissimi anni, ci siamo incontrate al galà per la presentazione della campagna per la mia azianda ed  eravamo insieme quando ho chiesto a Can come mai non fossi presente, entrambe abbiamo visto il suo sguardo triste quando ha inventato che non eri potuta venire per un'indisposizione dell'ultimo momento.
Io per fortuna non ho parlato Sanem, solo dopo  ho capito che tuo marito non sa che sei qui, ma mi sento in colpa per avere in qualche modo contribuito a dividervi".
Remide aggiunge.
"Io avevo saputo da Aziz che avevi lasciato Can e che lui ti sta cercando disperatamente, quando Pinar mi ha rivelato che lavori per la sua azienda non potevo crederci. Puoi stare tranquilla, non abbiamo rivelato il tuo segreto a nessuno,  neanche ad Aziz, ma sono qui per chiederti di riflettere bene su quello che stai facendo mia cara. Can può avere un carattere troppo forte, impulsivo,  ma è un bravo ragazzo e da come ti guarda sono sicura che è innamorato di te. Non l'ho mai visto così coinvolto con una ragazza prima e Aziz mi ha confermato che non si da pace da quando te ne sei andata".

Decisioni improvviseWhere stories live. Discover now