Un nuovo caso e nuovi pensieri per il Diavolo

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Lucifer POV

Arrivo alla stazione di polizia e mi dirigo verso la scrivania della detective. Neanche alle tre di notte si può stare tranquilli, cazzo.
Man mano che avanzo la vedo, capelli raccolti nella sua solita coda ma con sguardo stanco.
- Vedo che abbiamo idee diverse di fare le ore piccole, detective - dico sarcastico sorridendo. Alza lo sguardo su di me.
- Già, ma vedi, io ho il dovere di difendere i cittadini. Non come te che passi queste ore nel tuo locale con mille persone diverse - mi dice sarcastica.
- Beh, detective, possiamo dire che in un certo senso io difendo quelle ragazze da cattive compagnie nel lasso di tempo che stanno con me. Non so se mi spiego - dico facendo l'occhiolino a Chloe. Alza gli occhi al cielo.
- Comunque, qual è il caso, detective?-
- Una ragazza è stata uccisa a una sfilata di moda, era una delle modelle - mi dice, mentre indossa il giubbotto. Deduco che stiamo andando alla scena del crimine. Prima si scendere, si avvicina a prendere un caffè per me e me lo porge.
- Come promesso - mi dice con un semi-sorriso stanco. La ringrazio e ci dirigiamo all'auto.

*

Arrivati sulla scena del crimine, tutto sembra surreale. Quanta gente falsa e piena di peccati che è qui dentro.
Inconsciamente sorrido e Chloe se ne accorge.
- Che hai da ridere? - mi dice, seria.
- Oh, niente, diciamo che qui c'è pane per i miei denti, sempre con tutto il rispetto per la deceduta - dico non curante.
Alza nuovamente gli occhi al cielo.
- Bene, aspettiamo che i ragazzi finiscano di scattare le foto per la scientifica e poi possiamo passare a ispezionare e interrogare i presenti - mi dice guardandosi intorno. Annuii. Non avevo troppa voglia di fare lo spaccone stasera, erano successe fin troppe cose. Chissà se Zoe ora sta meglio..
Mi dispiace averla mandata via da casa ma con Andy sarà più al sicuro. C'erano solo lui, suo padre e i suoi fratelli in casa, i suoi genitori era da qualche notte che dormivano in case separate. Povero Michael..
Domani la andrò a riprendere appena mi libero dal lavoro.
Le ore successive trascorrono come da "scaletta", ma qualcosa non mi convince: perché proprio quella ragazza?

*
- Hai notato qualcosa? - mi chiede la detective quando torniamo in macchina. Ormai erano le 6:00 a.m. .
- Al momento niente, detective. Solo che si è fatta mattina - dico.
- Tornando seri, non ho notato nulla di particolare. Suggerisco però di interrogare quel ragazzo che la conosceva. Sospetto qualcosa - dico.
- Va bene, ma come fai a dire che sospetti qualcosa? - chiede lei. Mi giro verso di lei e riesco a catturarle lo sguardo.
- L'ho visto coi miei occhi detective. Fidati di me, non abbiamo mai sbagliato fino ad ora - dico, stavolta non sarcastico. Difatti se ne accorge. Non volevo sembrare uno stronzo, non so cosa mi sia preso. Annuisce e mi riaccompagna al LUX. Scendo dalla macchina e salgo sul marciapiede. Abbassa il finestrino e tira fuori la testa.
- Se ci sono sviluppi ti telefono. Scusami per l'orario ma purtroppo veniamo chiamati anche in questi orari. Per l'auto te la riporterà qualcuno entro oggi pomeriggio - mi dice con aria stanca. È bellissima.. ma non posso ancora.
- Tranquilla, non importa. Vai a riposare detective, hai un'aria molto stanca - le dico accennando un sorriso. Mi ricambia il sorriso, annuisce e dopo avermi salutato riprende a guidare.

*

I pezzi del piano sono ancora sul pavimento. Zoe non c'è, credo sia andata a scuola. Quella ragazza è fin troppo diligente. Mi scappa una piccola risata.
- Ma che cazzo è successo qua? - sento dire alle mie spalle. Maze ha gli occhi spalancati e la bocca aperta.
- Visite - le dico sarcastico con un tasto del pianoforte in mano. Alza gli occhi al cielo. Le racconto l'accaduto e si irrigidisce.
- Zoe ora dov'è? - mi chiede con tono leggermente preoccupato.
- È da un suo amico, stai tranquilla. Ora sarà già a scuola - le dico.
Annuisce.
- Devo cercarlo? - chiede.
Annuisco.
- Ho un'idea: prova ad avvicinarti a lui -.
- In che senso? -
- Provaci. Fai finta di essere dalla sua parte, diventa la sua amante, la sua confidente, così scoprirai le sue intenzioni passo per passo - dico, sorridendo malizioso. Lei ricambia il mio sorriso.
- Sarà fatto, Lucifer. Vediamo come ci cascherà in pieno - dice, sfregandosi le mani.
Sorrido di rimando. Si dirige verso l'ascensore con un ghigno e quando le porte si chiudono resto solo.
Mi dirigo verso la camera da letto e tolgo la camicia; vado in bagno e mi guardo allo specchio. Un povero Diavolo.
Sospiro, passandomi una mano sul viso. Perché prima ho provato quella strana sensazione con Chloe? Dopo Ariel.. si ho fatto quello che ho fatto, ma non mi sono più innamorato. Che fosse quello il motivo..? Non sarei mai riuscito a dimenticare Ariel, e il mio amore per lei sarebbe rimasto per sempre e lei so che lo sapeva.. ma se la detective mi faceva questo effetto, cosa dovevo fare?
Uff, non ci capisco un cazzo.. magari dopo una dormita ci rifletterò.
Invio un messaggio a Zoe per chiederle come stesse.

- Ciao Zoe, tutto okay?

- Ehi, tutto bene. Dopo scuola vado con Andy in un posto (è una sorpresa, dice).

- Capito. Divertitevi!

- Grazie. Con la schiena e il lavoro come va..?

- Con la schiena bene, ti ringrazio ancora. Il lavoro dai, è un caso abbastanza intrigante, te ne parlo bene quando torni

- Uh, va bene. Figurati papà, davvero. Ora vado, sta cominciando la seconda lezione. Ci sentiamo dopo <3

- Va bene piccola, a dopo.

Mi dirigo verso il letto e finalmente mi stendo. Ho ancora la cucitura, ma non fa più male dato che la detective non è con me. Sospiro guardando il soffitto e poi la foto con me, Zoe e Ariel con una malinconia profonda.
Quel bastardo non riuscirà mai a portarmi di nuovo laggiù. Glielo impedirò, fosse l'ultima cosa che faccio.

Le due stelle del mattino.Where stories live. Discover now