Serata di musica e conversazioni

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-Ciao Andy, come andiamo?-
La voce di mio padre era riconoscibile ovunque. Erano le 8:00 p.m. circa quando l'ascensore arrivò all'attico e uscì dalla cabina.
-Oh, salve Signor Morningstar!- salutò Andy a sua volta, con un sorriso sincero.
Si stavano simpatici a vicenda lui e mio padre, praticamente mio padre lo considera come un figlio.
-Beh, avete già mangiato?
-Non ancora, ma abbiamo ordinato delle pizze che arriveranno tra una mezz'oretta - gli ho risposto io.
-Perfettissimo. Volete che vi lasci da soli o posso unirmi a voi? - ci chiese con il suo solito sorriso.
-Ma si papà che puoi stare con noi, ahah- gli dico io, dandogli un bacino sulla guancia. Che strana sensazione, ultimamente ci stiamo dando molto affetto.
-Allora mi unisco. Qualcuno vuole qualcosa da bere?- chiede mio padre andando verso il bancone.
-Io una soda - rispondo.
-Io un'acqua normalissima va bene.. non posso praticamente bere nulla di gasato o alcolico signore, mi spiace, ahahah - risponde Andy.
-Tranquillo Andy, nessun problema- gli dice mio padre facendogli l'occhiolino.
Mi allontano un momento per andare al bagno, e sento che mio padre e Andy iniziano a parlare, ma non me la sento di origliare per correttezza, quindi li lascio il loro spazio.

Conversazione tra Lucifer e Andy.

Lucifer: -Allora.. stasera ti fermi da noi?
Andy: -Già.. grazie mille per aver accettato.. *guarda il bicchiere*
Lucifer: -Vorresti parlarmi di qualcosa? Non lo chiedo per chissà cosa, ahah, voglio solo essere informato. Ci tengo al migliore amico di mia figlia. *sorseggia del whisky*
Andy: -Beh.. a casa mia le cose non vanno bene..
Lucifer: -Come mai?
Andy: -Mia madre sembra impazzita.. lancia oggetti a me e ai miei fratelli, fa battutine mirate a mortificarci e solo perché frequento un corso di danza mi da dell'effemminato e vuole sempre farmi o dirmi qualcosa di abbastanza violento quando torno a casa.. sono stufo, ahah.
Lucifer: -Non pensavo che gli umani potessero essere così poveri d'animo.. cioè, si, ma insomma.. hai capito. *beve un altro sorso*
Andy: *guarda Lucifer negli occhi* Spero che questa situazione si plachi e che mia madre la smetta di usare questi atteggiamenti con me e i miei fratelli.. sto cercando di stare più fuori casa possibile per non incontrarla, e mio padre è d'accordo.
Lucifer: -Mi dispiace per questa situazione, ragazzo *gli poggia una mano sulla spalla*. Su di noi puoi contare sempre, questo lo sai.
Andy: -Grazie, signore.. *sorride*
Lucifer: -Non ti preoccupare. Se ti va per un po' potrai restare qui. Sentiti libero di stare quanto vuoi.
Andy: -Signore non so cosa dire..
Lucifer: -Non dire nulla. Questo ed altro. *Sorride*

Fine conversazione

Torno al bancone, e mi siedo. So che hanno parlato di qualcosa, ma non faccio domande. Se Andy si sentirà pronto me ne parlerà sicuramente.
-Allora, stasera il LUX cosa offre? - chiedo io a mio padre.
-Beh, penso una brava cantante. - dice lui guardandomi.
-Uh, stasera canterai? - mi chiede Andy sorridendo.
Annuisco. Ogni tanto mi esibisco anche io la sera, e a volte mio padre mi accompagna al piano. Indosso quasi sempre un abito da sera blu oppure un completo abbastanza scuro.
Stasera opterò per l'abito blu.
-Woooow, allora devo sentirti!
-Va bene, ahah, dovrei cantare un paio di canzoni stasera - gli dico io arrossendo.
Mio padre intanto sorride e si allontana un momento. Lo fa apposta per lasciarci un po' da soli.
Andy intanto mi da la mano.
-So che sarai bravissima, ne sono sicuro- mi dice sorridendo.
Sorrido un po' imbarazzata. I suoi complimenti o questo tipo di frasi, quando me le dice mi fanno venire le farfalle nello stomaco. Lo ringrazio nuovamente.
Nel frattempo arrivano le pizze che abbiamo ordinato e mangiamo tutti e tre assieme, e piano piano l'ora dell'esibizione si avvicina.
Non vedo l'ora.


Sono circa le 11:00 p.m. . Mi guardo allo specchio. L'abito blu mi sta a pennello. Non canto da molto, riprendere al LUX è strano e allo stesso tempo emozionante.
-Stai benissimo.
Mi giro. Andy è appoggiato al muro e sorride.
-Pensavo fossi sceso..
-Nah, ero in bagno e prepararmi un po', ahah.
Mi guarda.
-Non pensavo che potessi metterti vestiti "femminili", ahahah - mi dice prendendomi in giro.
-Ah-ah-ah, divertente signorino - gli rispondo sorridendo in modo sarcastico.
Scoppiano a ridere, poi lo sguardo mi cade sul suo braccio destro, leggermente scoperto. Spero che non sia ciò che penso..
-Ehm.. dovremmo scendere.. - dico tornando un po' più seria.
-Oh, giusto - dice lui, senza che ne sia accorto del mio cambio di tono.
Entriamo nella cabina e iniziamo a scendere.

Le due stelle del mattino.Where stories live. Discover now