I SUOI SENTIMENTI

5 1 0
                                    

"Il giorno dopo andammo all'università come tutti i giorni e le ragazze erano tutte felici che dovevano studiare con i ragazzi che gli piacevano, io invece non tanto perché cercavo comunque di trovare un modo di affrontare la situazione di Manuel però comunque non mi dispiaceva la presenza di Matteo anche perché lui si era reso molto disponibile per aiutarmi in quel periodo tanto è vero che a volte era lui che mi accompagnava dall'aula all'armadietto e viceversa e ci facevamo belle chiacchierate diciamo che piano piano stavamo imparando a conoscerci e piano piano dentro di me cresceva anche il sentimento che avevo messo da parte quando stavo con Manuel e più cresceva più mi sentivo meglio e la storia di Manuel mi faceva meno male. Io e le ragazze prendemmo i libri dall'armadietto mi accompagnarono all'aula dove dovevo seguire e poi se ne andarono, era la prima volta che restavo sola in aula perché Matteo ancora non era arrivato e diciamo che mi sentivo un po' a disagio e sentivo qualche occhio su di me ma cercavo di restare tranquilla quando però dopo un po' di tempo si ripresentò in aula anche Manuel, lì tutta la mia tranquillità venne eliminata dai bisbigli della gente e dalle occhiate. Ero ormai quella stupida che non si era resa conto di chi aveva accanto e quindi presi il mio telefono e uscii per andare in bagno. Manuel cercò di fermarmi, mi prese per un braccio anzi mi sfiorò ma io corsi subito via e fuori dall'aula iniziai a piangere e senza rendermi conto mi ritrovai addosso a Matteo che stava arrivando in quel momento. Mi vide piangendo e mi fermò prendendomi per i gomiti mi alzò il mento poiché io avevo la testa bassa...

<<Hei Isa buongiorno cosa succede perché piangi??>> disse

<<Manuel si è ripresentato a lezione, hanno iniziato a ridere e a bisbigliare e niente non ce l'ho fatta sono scappata via e ho iniziato a piangere>> dissi io ancora singhiozzando. Lui prese un fazzoletto mi asciugò le lacrime mi prese per mano

<<Adesso entriamo lì insieme non ti preoccupare qualsiasi cosa ci sono io a difenderti ora, Manuel deve solo pensare di avvicinarsi a te e se la vedrà con me>> disse Matteo. Era così bello quando cercava di essere gentile, quando non faceva lo sbruffone per farsi credere chissà chi, era dolce soprattutto.

Matteo mi strinse la mano per tutto il tragitto tra il bagno e l'aula dove dovevamo seguire e quando entrammo dentro tutti si meravigliarono che io e lui stavamo mano nella mano e rimasero zitti, lui però si accorse di questo fatto e mi lasciò la mano di questo gesto il motivo ancora non l'ho capito. Manuel si avvicinò a me, quasi come se mi volesse spiegare il motivo per cui stava lì ma io non avevo voglia di parlarci, Matteo lo capì e si mise tra me e lui

<<Manuel ancora non lo hai capito? Isabelle non vuole vederti figuriamoci parlarti non sta ancora bene non vedi?>> disse

<<Si lo so proprio per quello ti volevo spiegare il motivo del perché sto qui>> disse Manuel. Io avanzai tranquillizzai Matteo

<<Dillo allora ma poi basta con te ho chiuso davvero, non ne voglio sapere più niente>> dissi io

<<Sono venuto perché devo seguire il corso e questo credo che tu lo abbia capito ma poi per ridarti la tua roba non so se hai qualcosa a cui sei legata particolarmente>>disse Manuel e mi porse la mia roba ma nulla aveva importanza né volevo tenerla per ricordarmi di lui e quindi non presi niente e se la riprese e se la portò con sé. Matteo si mise accanto a me perché questo era il corso in cui i suoi amici non c'erano e quindi poteva stare vicino a me, seguimmo e poi andammo insieme a mangiare con le ragazze, Nicolò e Lorenzo. Una volta finito di mangiare io e Matteo andammo in laboratorio e dopo il laboratorio ritornammo in aula studio e iniziammo a studiare e a fare gli esercizi che le zie e i ragazzi avevano fatto prima che noi venissimo. Matteo cercava sempre una mano per gli esercizi io gli spiegavo come doveva fare e lui continuava ma quando spiegavo mi sentivo osservata non guardava il foglio ma me e questa cosa mi faceva molto imbarazzare e quindi mi fermavo e lo rimproveravo che doveva guardare il foglio non me e lui faceva quel sorrisetto malizioso che però mi faceva impazzire. Ad un certo punto andai in bagno e subito dopo di me uscì dall'aula Matteo che mi fermò prima di entrare in bagno e mi prese per un braccio...

Giovani Lupi e BansheeWhere stories live. Discover now