Viaggio per Hogwarts (parte 2)

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Dopo la sfuriata di Harry nessuno disse più una parola per un'ora. Quello strano silenzio che c'era nel vagone dei tre amici era alquanto insolito, considerando che per tutto il resto del treno regnava un chiasso tremendo, si sentivano urla di studenti indisciplinati, chiacchere e risate di alcune ragazze e ogni tanto qualche bombetta di Fred e George seguiata da vari esulti o esclamazioni come «Wow».
Ma nel vagone di Harry, Ron ed Hermione gli unici suoni erano il miagolare un po' brusco di Grattastinchi e il russare leggero di un uomo, forse sulla trentina d'anni, che stava dormendo nel loro stesso scompartimento. In effetti quando Harry e Ron erano entrati nel vagone non si erano accorti della sua presenza e Hermione sembrava troppo intenta a ripassare Incantesimi per ricordarsi che accanto a loro c'era un uomo. Non lo avevano mai visto, perció non sapevano chi fosse, l'unica informazione che avevano era la scritta Professor R. J. Lupin che si trovava sulla vecchia targa della valigia che aveva vicino alle gambe. Ron e Hermione erano ostinati a non parlarsi perció per cercare di sciogliere il ghiaccio iniziò Harry a parlare:

-Secondo voi sarà un nostro professore?- disse indicando l'uomo con il dito ma senza tendere il braccio perchè sapeva bene che era maleducazione.

-Chi?- chiese ingenuamente Ron che sembrava si era appena svegliato da un pisolino.

-Credo di si, Harry- rispose Hermione ignorando completamente la domanda di Ron.

-E penso anche che sarà di Difesa Contro le Arti Oscure, dato che il Professor Allock non è messo molto bene, ho sentito che è stato ricoverato al San Mungo perchè con la bacchetta di Ron- e qui lo guardó stizzita- si è cancellato gran parte della sua memoria, e non si sa se si riprenderà- concluse Hermione.

-Vedo che sei informata quindi!- le disse Ron con un pizzico di gelosia nella voce.

-Si e allora? Hai qualche problema? Sei geloso?- chiese lei provocandolo.

-No!-

-Bene, allora non commentare quando non ti è chiesto.- concluse lei sembrando quasi offesa.

*Ehm Ehm*
Harry tossì ed entrambi capirono che era il momento di smetterla altrimenti si sarebbe rialterato, infatti dopo l'intervento di Harry ritornò il silenzio.

-Comunque credo che tu hai ragione, penso che diventerà il prossimo professore di Difesa Contro le Arti Oscure.- disse dopo qualche minuto Ron.

-"Abbia" Ron, "Abbia" è "Credo che tu ABBIA ragione", comunque grazie.- disse lei scrollando le spalle e alzando la testa, come simbolo di superiorità.

Detto questo si alzó e annunciò:
-Bene, devo uscire un secondo, a tra poco.-

-Va bene- disse Harry.

-Dove vai?-chiese Ron sospettoso.

-Che ti importa? Tanto non sei geloso!- gli rispose con un tono di rivincita.

-Mah...mah- cercó di parlare Ron ma era senza parole.

Hermione stava per uscire ma si rigiró dicendo:

-E comunque vado da Ginny! A dopo.

-A dopo.- disse calmo Harry.

-A dopo!- le rispose invece Ron infastidito.

-Sai non la sopporto proprio quando fa così!- inizió Ron rivolgendosi a Harry.

-Lasciala, è solo infastidita per quello che le hai detto prima.-

-Perché cos'ho detto?- chiese curioso Ron.

-Le hai detto che non sei geloso se lei parla di Allock-

-Ma è vero!-

-Avanti Ron, puoi dire la veritá adesso! Sappiamo entrambi che ti importa, e ti comporti così perché non vuoi dimostrarglielo!-

Ron non rispose alla supposizione di Harry, perchè in fondo sapeva che aveva ragione.

Passó mezz'oretta, Harry e Ron parlarono del più e del meno: del Quidditch, delle prossime materie a Hogwarts, addirittura del pluriomicida di cui si parlava da settimane: Sirius Black. Ma non osarono toccare il discorso "Hermione". Proprio lei entró in quell'istante nella cabina ma orgogliosa com'era non disse nulla e si rimese seduta sul suo sedile. Harry e Ron la guardarono, incuriosi attenti però a non irritarla. Sapevano infatti che se avrebbero detto qualcosa, si sarebbe innervosita di nuovo. Lei senza degnarli di uno sguardo prese un libro dalla borsa che aveva vicino e inizió a leggerlo. I ragazzi invece non proferirono parola, continuarono parte del viaggio fissandosi le mani e giocherellando con le dita. Ad un tratto, quando tutto semprava tranquillo, il treno inchiodò di colpo. Facendo sussultare gli studenti degli altri vagoni e scaraventandone a terra alcuni. Quando il treno si fermò non c'era più un rumore solo uno strano silenzio. Non era infatti un silenzio tranquillo e pacifico come gli altri, no. Quel silenzio, era diverso dagli altri, in quel silenzio c'era qualcosa di inquietante. Ad un tratto tutto si fece buio, i ragazzi sul treno iniziarono a non percepire più alcun sentimento, non percepivano più la felicità. Sentivano come se tutta la loro speranza gli fosse stata portata via. Si guardavano immobili, sembravano sia disorientati sia spaventati. Il tempo sembrò fermarsi, tutto era immobile, continuò così per qualche minuto, fino a quando, i tre ragazzi non videro una mano rinsecchita e ossuta aggrappare il vetro dal quale si entrava nello scompartimento, spalancandolo. Sull'uscio si fermò una figura alta, nera, incappucciata, con il volto nascosto. Nessuno parlò. Terrorizzati videro Harry svenire per terra, un fascio d'aria avvolse la sua faccia con quella della creatura misteriosa.
A quel punto Ron decise di mettere da parte l'orgoglio, si alzò veloce andò verso Hermione e la strinse a se, come per proteggerla, entrambi erano spaventati, ma più per l'altro che per loro stessi. I loro occhi erano serratti, quelli di lei affondati nel petto di lui. I secondi sembravano interminabili, pensare ad una soluzione era diventato impossibile. Sembravano disperati, e ora la loro speranza era persa veramente. Ma ad un tratto l' uomo che prima dormiva vicino a loro si alzò si scatto, levò la bacchetta verso quella specie di mostro sussurrando parole non udibili. Lampi di luce argentea cominciarono ad uscire dalla punta della bacchetta e un immenso Lupo balzò fuori, anche esso andando incontro alla figura incappucciata. Quest'ultima svolse il fascio d'aria che si era creato lasciando a terra Harry, immobile e se ne andò. Passò qualche minuto, quell'uomo si era inginocchiato a terra per far riprendere Harry mente Ron e Hermione si tenevano ancora la mano sempre a terra sopra il corpo di Harry. Finalmente sembrò riprendersi, aveva gli occhi spaventati, era disorientato. Il professore gli spiegò tutta la storia, aggiungendo che quelle creature erano chiamati "Dissennatori" ed erano i guardiani di Azkaban, la prigione dei maghi, ed evintemente erano lì per un controllo. Gli offrì della cioccolata per riprendersi per poi uscire dallo scompartimento. I ragazzi si strinsero intorno a Harry, sembrava scioccato ma si stava riprendendo. Di certo anche Ron e Hermione non erano nel migliore stato: sembravano infatti imbarazzati entrambi da quanto successo poco prima.

Il viaggio proseguì tranquillamente, se così si potevano definire le chiacchere e i pettegolezzi che iniziavano a nascere su quella storia. Dopo un' ora buona, finalmente si intravedeva il castello di Hogwarts spuntare tra le montagne; finalmente erano di nuovo a Casa.

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Ciao, cari lettori, vi sono mancata? Mi dispiace di averci messo tanto ad aggiornare ma ero un po' confusa su come continuare il capitolo e poi sono un po' impegnata con la scuola.
Beh in compenso l'ho fatto più lungo degli altri, e niente spero vi piaccia❤️ penso che aggiornerò nei prossimi giorni anche perchè già so come sara il prossimo capitolo, ma non vi anticipo nulla❤️
Alla prossima❤️
-Hermione

Litigare, Scoprirsi, Amarsi [SOSPESA]Where stories live. Discover now