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Stamattina Kylian ha doppia seduta di allenamento, visto che la partita si avvicina.
Facciamo colazione e ci coccoliamo un po' sul divano, prima che se ne vada.

"A che ora devi andare da Gallimard?" mi chiede.
"Alle cinque"
"Menomale, perché voglio essere lì con te" mi accarezza il viso.
"Grazie"
"Di cosa?"
"Di supportarmi"
"Sempre, come tu fai con me"
Gli arriva una chiamata e risponde,
ne approfitto per scrivere a Jes.

- Buongiorno <3
- Buongiorno, nottata di fuoco?
- Può darsi...
- Quanto siete belli!

"Piccola" mi chiama e mi volto.
"Stasera per te è un problema tenere i bambini di mio fratello? Vanno a cena è il loro anniversario, li verranno a prendere domani mattina"
"Che bello! Volentieri"
"Ti amo" mi bacia.
"Verso le sei e mezzo passiamo a prenderli"
Annuisco contenta.

[...]

È quasi ora di pranzo, ed io non sapendo che fare decido di passare a prendere la mia roba in albergo e pagare il conto.

"Spero abbia soggiornato bene" mi sorride la receptionist.
"Benissimo la ringrazio, quant'è?" chiedo tirando fuori la carta.
"È già stato pagato"
"In che senso? Da chi?" sgrano gli occhi.
"Da Kylian Lottin" dice controllando sul computer.

007 ha utilizzato pure il doppio cognome a suo vantaggio, anche se tutti conosco pure quello, ma magari non da troppo nell'occhio.
La ringrazio e appena esco lo chiamo, data l'ora credo che adesso abbia una pausa.

- Kylian Lottin, ma sei impazzito?
- Stavo aspettando questa chiamata sai?
- Grazie infinite, davvero.
- Ma non devi ringraziarmi, sei andata in quell'hotel per colpa mia, mi sembra il minimo
- Ma non dovevi
- Sì invece e prima ti metterai l'anima in pace per i miei piccoli gesti e meglio è, perché voglio riempirti di regali
- Non ti azzardare

Ridacchio insieme a lui.
- Oh sì, vedrai
- Mi arrendo
- Pesa molto la valigia? Ti sei fatta aiutare da qualcuno?
- Amore stai tranquillo è una semplice valigia e ha pure le rotelle, cosa voglio di più?
Lo prendo in giro, nonostante mi faccia impazzire la sua premurosità.
- D'accordo, adesso scappo che ricomincio a dopo piccola
- Va bene a dopo!

Qualche ora dopo

Sono in sala d'attesa che aspetto d'entrare
"Prego accomodati" mi dice Sandrine.
Sono stata lì dentro per 40 minuti, ho firmato il contratto, dopo essermi fatta spiegare per filo e per segno il progetto che ha in mente per me.

Kylian mi ha aspettato tutto il tempo in macchina, perché non volevo che la sua presenza facilitasse, in un certo qual modo il mio nuovo lavoro.
"FATTO!" urlo gasata, chiudendo la portiera.
"Sono fiero di te" mi bacia.
"Ecco qua" gli mostro il contratto.
"La mia piccola scrittrice diventerà ricca" dice leggendo.

Cantiamo e balliamo come scemi, fino a casa del fratello, per i nipoti.
"Zio!" gli saltano in braccio i piccoletti appena lo vedono, loro si ricordano di me, anche se gli ho visti una sola volta.
"Ci sarai anche tu stasera, vero?" mi domanda la piccola.
"Ma certo, faremo impazzire lo zio" le faccio l'occhiolino.
"SIII!" urlano in coro e il mio ragazzo fa finta di piangere e mette il broncio.
Prendiamo i loro zainetti e andiamo a casa.

[...]

Sento tirarmi il pantalone, abbasso lo sguardo e vedo Lana farmi cenno di voler salire in collo e così la tiro su.
Il mio ragazzo invece è sul divano con Isayah.
"Che fate ometti?" chiedo raggiungendoli.
"Guardiamo i cartoni vero?" dice lo zio.
"Anche io, anche io" si lamenta la piccola, volendosi sedere accanto a loro.
"Vieni piccolina" mi avvicino a lui e la faccio sedere sulle sue gambe.
È la scena più dolce che abbia mai visto, sia la più piccola, che il più grande sono accoccolati a lui.

"Amore non fargli addormentare, che fra poco si mangia"
"Ci proverò, che pappa volete?" chiede alle pesti.
"La pasta" dice Isayh.
"E pasta sia" mi volto per andare in cucina.
"Dove credi di andare senza i tuoi aiutanti" esclama il francese alzandosi con entrambi in braccio.

Stiamo cucinando tutti insieme e loro due hanno pure dei grembiulini per non sporcarsi.
"Brava così" dico a Lana aiutandola.
Vedo un flash e mi volto, ci ha appena scattato una foto.
"Siete bellissimi"

Hanno divorato la pasta in tre secondi e adesso siamo sul divano a vedere un film, lei sdraiata sul suo petto e l'ometto ha la testa appoggiata sulla mia spalla.

Kylian's pov

Sto sorridendo come un idiota, pensando a quanto sarebbe bello avere dei figli con lei.
Molte volte mi sono immaginato questa scena, sul divano con delle piccole pesti uguali a noi.

Sento il suo sguardo e mi volto
"Perché sorridi in questo mondo?" chiede con occhi dolci.
Decido così, per la prima volta di dirglielo.
"I-io vorrei che fossero nostri" confesso con il cuore a mille, le vedo illuminarsi gli occhi.
"Un piccolo te che palleggia ovunque" fantastica.
"E te che lo rimproveri dicendo 'sei uguale a tuo padre' " continuo ad immaginare e lei ridacchia.

Olimpia's pov

Finalmente ne abbiamo parlato, non vedevo l'ora di fantasticare con lui sul nostro futuro.
"È da ieri sera che volevo chiedertelo..." inizia.
"Verresti qui, a vivere con me?" chiede ansioso, probabilmente per la mia risposta.
Non sto capendo più niente dall'emozione.
"Cosa?" incredula sussurro per non svegliare i bambini.
"Se te la senti ovviamente, in più hai anche trovato lavo-" non lo lascio neanche finire che lo bacio.
"Non vedo l'ora" confesso al settimo cielo.

ICI C'EST PARIS Kylian MbappéWhere stories live. Discover now