VII

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*Quella sera al bar, indossavi un vestito corto tanto da poter ammirare quelle tue gambe lunghe che avrei tanto voluto baciare. Quando con il mio unico occhio incrociavo il tuo sguardo, tornava il sorriso...*

Dopo la visita di una certa donna dai capelli biondo sgargianti, vestita di tutto punto; Atsushu, Dazai e Kunikida si riunirono in ufficio

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Dopo la visita di una certa donna dai capelli biondo sgargianti, vestita di tutto punto; Atsushu, Dazai e Kunikida si riunirono in ufficio.
<Vista e considerata la mia compassione nei tuoi riguardi, ti darò una dritta affinché tu possa avere più probabilità per sopravvivere in questa città, fai in modo di non incrociare mai quest'uomo. > Disse Kunikida portento ad Atsushi la di un uomo in completo nero avente un bizzarro taglio di capelli, capelli nero pece e bianchi argentei sulle punte.
<E se mai dovesse palesarsi dinanzi a te, fuggi. > Dazai rimase in silenzio ad ascoltare <Chi è? > Chiese Atsushi <È un mafioso, o meglio è così che li definiamo non essendovi un termine più appropriato per denominarli. > rispose Dazai precedendo Kunikida che proseguí con il discorso <Fa parte di un organizzazione criminali a delinquere e pronta ad uccidere chiunque la ostacoli, la loro base è situata al porto, non a caso viene denominata Port Mafia. Probabilmente l'organizzazione criminale più temuta tra quelle presenti in questa città; e lui è uno tra i membri più spietati e forti capace di sfuggire anche a noi dell'Agenzia. > <Cosa?! Perché è così pericoloso? > <Perché i suoi poteri soprannaturali sono nati per uccidere, trucidare e devastare, una vera e propria macchina da guerra vivente adibita allo sterminio. >.
Il silenzio di Dazai raggelò la sala quando Kunikida nominò il nome dell'uomo: Akutagawa.

"Sei una vera e propria delusione Akutagawa. Osserva quanto il potere di Persefone accresce. Anche tu devi diventare forte, ma oramai sto perdendo le speranze nei tuoi confronti. Dunque non lamentarti, non spreco tempo con un senza speranza come te, preferisco utilizzarlo per chi lo merita, per chi vale come lei."

Dazai pov:

Riuscii a proteggere Atsushi ponendo fine allo scontro con Akutagawa. Le sue parole mi destabilizzarono. "Oh ma certo ex dirigente della Port Mafia".
Nel mio vagabondare in quella giungla di cemento giunsi a Yokohama e così decisi di andare in quella che reputavo una seconda casa. Mi abituai a frequentare il bar sotto l'Agenzia ma la nostalgia di quel vecchio bar era troppo forte per resistervi. Appena entrai smise di essere un semplice bar, è divenne una dimora a me cara, una compagna fedele in cui fare ritorno. Il barista pareva riconoscermi poiché mi fece il solito sorriso che faceva parte della mia routine anni addietro. Mi accomodai sull'alto sgabello e ordinai da bere: <il solito, sai di cosa parlo.> Ma non si respirava più l'aria di un tempo, quell'odore nostalgico nella sala svanito, il tintinnio dei bicchieri in cristallo che si scontravano era assente, il silenzio non era mai stato così assordante e soffocante in tutta la mia esistenza, un vuoto nello stomaco che nemmeno il mio solito drink poteva colmare, senza di loro questo posto non era che un semplice involucro privo di significato, presi atto di questa consapevolezza solo adesso. Girai lo sguardo verso lo sgabello accanto al mio sul quale lei era solita sedersi. Quasi mi sembrò di udire la sua risata, di godere dei suoi occhi luminosi e del suo meraviglioso sorriso.

<Che sciocca ragazzina. Il mondo non è altro che un cumulo di menzogne, popolato da commercianti di morte, bipedi, che godono della sofferenza altrui denominati umani, trafficanti di sogni in cambio di odio e false speranze. Il male non esiste, tutto ciò rientra nella normalità, imparalo e nessuno finirà per privarti della tua vita. >

Ma quella testa dura non mi diede ascolto. Era una risorsa di enorme valore per la Port Mafia, ma le sue abilità sono finite sprecate per mano sua.

<Ti sbagli Osamu.>

O forse mi sto soltanto auto convincendo che fosse per questo motivo.

<Continuerò a credere nell'umanità.>

Magari, non volevo morisse.

<E di ciò me ne dai dimostrazione ogni giorno...>

Lei era l'unica in grado di capirmi.

Lo squalificato

<Non fai che macchiarti di orribili azioni solo per coprire il tuo fragile animo, fai ciò pensando che tali atti possano celare le tue ferite ancora sanguinanti.>

Perché ad aver sgretolato con un semplice tocco quel muro, sei stata tu.

<Questo è indice di umanità Osamu.>

L'unica in grado di scrutare attraverso i miei occhi ciò che risiedeva nella mia anima.

<Non dubitare mai di te e di chi sei veramente, perché io non lo farò mai.>

Hai reso il mio inferno meno infernale.

<Perché come credo nel mondo, così io crederò sempre in te, ora e per sempre.>

E andandotene hai portato con te un pezzo della mia anima, lasciando al suo posto un immenso ed incolmabile vuoto, un abisso che presto o tardi mi risucchierà con esso, ed io non opporrò resistenza.

Non Mi Dimenticare | Dazai Osamu Where stories live. Discover now