~ Capitolo 5 ~

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ALLY'S POV

-Ma buongiorno-

Senti dire da una voce a me sconosciuta.

Mi strofinai gli occhi e quando misi a fuoco ciò che mi circondava riconobbi Christian, se così si chiamava, sulla porta che guardava me e suo fratello con un ghigno, quasi con rabbia.

-emh buongiorno-

dissi un pò in soggezione.

-cosa ci fai tu fra le braccia di mio fratello?-

-ieri sera ho fatto un brutto sogno quindi...-

Non finì di parlare che la dolce voce di Craw mi interruppe.

-Ally non devi dargli spiegazioni-

-e invece si che deve e devi anche tu-

-smettila di comportarti come se fossi chissà chi, Chris sono grande abbastanza ed anche lei è grande abbastanza per fare le sue scelte-

-falla finita di comportarti come un ragazzino-

-qui il ragazzino sei tu Chris-

-non capisci che quella tipa accanto a te porterà solo guai? È una persona lurida e schifosa come la madre. Non hanno il diritto di stare qui e portare via mio padre o te. Questa famiglia è già al completo e non serve altra gente per completarla soprattutto se queste altre persone sono delle ragazze-

Sentiì i miei occhi diventare lucidi, non volevo sembrare debole davanti agli occhi verdi di quel ragazzo che d'aspetto sembrava una persona così dolce.

-non sono come mia madre-

Furono le uniche parole che uscirono dalla mia bocca prima che mi alzassi da quel letto per ritrovarmi per strada.

Vagavo senza meta in quelle che erano le strade di Los Angeles.

Non sapevo dove stavo andando e avevo paura ma non volevo tornare indietro, forse non l'avrei mi fatto.

Ero stufa di essere trattata male, derisa e essere paragonata a mia madre.

Quello stupido ragazzo non mi conosceva, non sapeva niente di me eppure era riuscito a ferirmi.

Quando i miei piedi non ressero più il peso del mio corpo mi accovacciai per terra e cominciai a piangere.

Una mano toccò la mia spalla provocandomi la pelle d'oca.

Era mattina presto e mi sentivo indifesa.

Avevo paura di alzare lo sguardo, non sapevo chi avrei trovato in piedi dietro di me ma mi feci coraggio.

Alzai gli occhi e mi trovai di fronte ad un ragazzo a dir poco stupendo ma allo stesso tempo un pò inquietante.

-tutto bene?-

-si certo-

-sicura?-

-no-

Il ragazzo dagli occhi color nocciola e la bandana si avvicinò a me prese la mia mano e mi fece rialzare.

-piacere il mio nome è Taylor. Taylor Caniff-

-sono Ally Dolan-

Risposi con freddezza.

Cercai di mantenere le distanze poiché non lo conoscevo, non potevo sapere che razza di persona fosse.

Avevo paura che mi volesse rapire quindi cercai di andarmene ma la sua presa possente mi fece rimanere inchiodata li a terra.

Nel momento in cui costrinse i miei occhi a guardare i suoi una scarica di adrenalina mi attraversò il corpo facendomi rimanere incantata.

-sei nuova di qui? Non ti ho mai vista-

-potrei farti la stessa domanda-

-lo so che sei arrivata da poco conosco tutti in questo quartiere e tutti conoscono me-

A quell'affermazione la paura di poco prima divenne terrore e mi immobilizzai.

-tranquilla non sono né un assassino né uno stupratore, non voglio farti del male-
-scusa è che..-

Non diede il tempo di farmi parlare che continuò la frase che aveva interrotto prima.

-non devi scusarti davvero, ti capisco anche io ho passato quello che hai passato tu-

-e tu cosa ne sai di quello che sto passando io?-

-Bhe in realtà non lo so, non ti conosco ma so che hai paura so che ti senti da sola, offesa e impotente di fronte ad un mondo che sembra scagliarti contro tutto ciò che ha di negativo. Non sei l'unica che si trova in questa situazione. Come ho già detto tutti mi conoscono come Taylor Caniff, come il ragazzo con la bandana ma nessuno sa in realtà chi sono, neanche i miei amici, i miei più cari amici; sono sicuro che neanche a loro interessa di me, della mia vita, di quello che ho passato-

-a me interessa Taylor-

-non è vero Ally-

-si Tay davvero, ti prego non fare il mio stesso errore, non chiuderti in te stesso, peggiori solo la situazione così. Devi sfogarti. L'ho capito da poco anche io ma finalmente ci sono arrivata. Bisogna liberarsi dei pesi che ci opprimono, bisogna cercare di buttare fuori tutto, bisogna trovare qualcuno che ci sappia ascoltare, qualcuno che riesca a capirci, qualcuno che quando ti chiede come stai non lo fa solo per farti un favore ma perché ci tiene davvero a te-

I miei occhi si scontrarono di nuovo con i suoi e in men che non si dica mi ritrovai fra le sue braccia.

-ehi andrà tutto bene Tay-

Dissi accarezzando la sua schiena.

-non ho bisogno che tu mi consoli-

Sgranai i miei occhi neri e mi allontanai da lui.

-scusa Ally non volevo davvero-

-non fa niente Tay-

Dissi a dir la verità un pò delusa.

-senti ora devo andare ma potresti darmi il tuo numero?-

-certo-

'Avrò fatto la cosa giusta?'

-mi raccomando torna a casa sono sicuro che qualcuno sentirà la tua mancanza-

E con questa frase mi lasciò li in mezzo alla strada.

Quel ragazzo mi aveva spiazzato, mi aveva sconvolto e mi aveva incuriosito in così poco tempo.

Dovevo conoscere la sua storia a tutti i costi.

Go on alone || Taylor CaniffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora