Chapter 44 -Miss You-

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"Fai troppe domande"

"E tu non mi dai mai delle risposte"

Effettivamente non ha tutti i torti; ma questo è un caso un pó speciale.

"Come se tu lo facessi"

Sbuffa, alzando gli occhi al cielo.

Gli sorrido lievemente prima di stendermi sopra al sacco a pelo. C'è abbastanza caldo così, non mi serve proprio morire dentro quel forno a microonde.

"Allora?"

Chiede, posizionandosi dietro di me.

"É successo tanto tempo fa. É una vecchia storia"

Dico cercando di sviare questo discorso; ma so che non sarà così semplice.

"Amo le vecchie storie"

Appunto, lo sapevo.

"Non avevo dubbi"

"Cosa ne dici di raccontarmela?

Mi sussurra ad un orecchio, avvicinandosi e stringendomi a se.

"Potrei non sentirmela"

Sussurro mordendomi il labbro inferiore. Non voglio ricordare nulla perchè sono proprio i ricordi che fanno piú male.

"Tranquilla, non sei obbligata"

Bisbiglia Luke, spostandomi la maglia del pigiama e lasciandomi un leggerissimo bacio sulla spalla.

Perchè deve fare così? Perchè mi fa cambiare idea nel giro di un minuto? Perchè sta succedendo tutto questo?

"Perchè sei cosí fottutamente dolce?"

Chiedo, girandomi di scatto verso di lui e prendendolo molto.probabilmente alla sprovvista.

"Dono naturale"

Faccio una smorfia disgustata a queste sue parole.

Non è capace di fare il ragazzo dolce per piú di un determinato tempo, a quanto pare.

"Dimenticavo la tua modestia"

Esclamo alzando gli occhi al cielo e fare per girarmi; ma vengo bloccata dalle sue braccia che mi cingono la schiena e mi impediscono di muovermi.

"Hai voglia di parlarne?"

Ingoio a vuoto, tornando a pensare a quelle scene.

Evito di rispondere alla sua domanda, portando lo sguardo sui suoi occhi. Sono così azzurri, così chiari e perfetti.

Lascio che il mio sguardo scorra sui nostri corpi così vicini e noto che le nostre gambe sono intrecciate in un modo alquanto strano ed insolito.

Ridacchio leggermente non capendo come cazzo abbiamo fatto; ma non appena torno sugli occhi del biondo rimango come incantata.

Ricordare tutto quello che è successo forse non è la cosa migliore per me; ma per lui forse lo è. Alla fin fine per quanto cretino, coglione, egocentrico, modesto e bambino sia, non sa quasi nulla sulla sottoscritta.

"Non interrompermi"

Gli sussurro parlando seriamente.

"Posso aspettare se non te la senti"

Scuoto velocemente la testa per poi lasciargli un bacio di sfuggita sulle labbra.

"É successo quando avevo 7 anni, quindi è passato abbastanza tempo. Era la notte di Halloween e i miei genitori erano all'ospedale poichè da li a poco sarebbe dovuto nascere mio fratello. Io, invece, ero a casa dei miei nonni con la febbre.

Stubborn -Luke Hemmings-Where stories live. Discover now