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Mi ero svegliata, come sempre, con Liz che urlava di alzarmi.
«Liz agg capit, mannagg a miserij»mi lamentai scendendo dal letto a castello.
«Crè principè, stare qua ti sta trasformando in una vrenzola?»sentii il soprannome e di scatto mi girai verso le sbarre della cella...Edoardo.
«Può essere»risposi annuendo, lui rise.
Poi aprii le celle ed entrò, fortuna che ero sola e le mie compagne erano già scese a fare colazione.
«E comm m si mancat principè»si avvicinò pericolosamente a me, facendo scontrare i nasi, ma io indietreggiai.
«Fino a quando non butti le altre per me io rimango sulla mia idea Edoà, mi dispiace»ammisi con un velo di tristezza, e lui mi prese le mani.
«Ma ij agg lassat tutt cos p te Ginè, mi devi credere to giur»disse mentre non lasciava le mie mani.
«Va bene, ti credo»annuii.«Ma non farmene pentire»dissi, lui dopodichè mi prese, e in un secondo mi portò in bagno.
Che voleva fare?
«Non ti tocco senza il tuo consenso, voglio solo baciarti senza essere osservati, lì con la cella aperta ci vedono tutti»disse, e senza darmi il tempo di rispondere si fiondò sulle mie labbra desiderose di lui.
Ammetto che non vedevo l'ora.
Quando io stessa approfondii il bacio, mi sentii in paradiso.
«O limon chiu bell ra vita mij»disse ridendo non appena ci staccammo, io sorrisi timida e con il viso rosso.

Uscimmo dalla cella mano per mano fino ad arrivare giu dalle ragazze che facevano colazione, ci guardavano scioccate non capendo, Naditza si fiondò da me.
«Poi ti racconto Nadì»rassicurai alla mia amica, feci uscire ad Edoardo ma prima gli diedi un bacio a stampo.
«RACCONTA ORA»disse nad mentre le ragazze al nostro tavolo-Silvia e Gemma-annuivano altrettanto curiose.
«Ci siamo baciati»dissi senza troppo giri di parole.
«Niente scopata?»chiese Silvia.
«No Silviù, è stato proprio lui a dirmi di non toccarmi senza il mio consenso»dissi con gli occhi sognanti.

Che mi stava facendo quel ragazzo...

𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝||𝐄𝐝𝐨𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora