Episodio 25: Sentimenti

35 5 6
                                    

Disse quelle ultime parole con lo sguardo rivolto alle sue zampe, per non guardarlo negli occhi. Non riusciva comunque ad ammetterlo, era più forte di lei. Forse serviva qualcosa, una spinta per riuscire a cambiare le cose. Un sentimento che continuava ad aumentare di intensità, soprattutto dopo gli ultimi eventi.

"Quel bastardo non è riuscito a ferirti vero?"

La Pokemon volpe sgranò gli occhi. Anche in un momento come quello, la mente del Pokemon traditore non era altro che in pensiero per lei, questo la faceva sentire bene e male allo stesso tempo, si sentiva in colpa per non essere riuscita a fare nulla. Stava per venire uccisa anche lei se non fosse stato per il Pokemon che in questo momento, giaceva sul letto di paglia, con le bende di Millebave.

In tutto quello, ella non si accorse di aver piegato leggermente il volto. Il Lucario era stufo di vivere tutta quella pressione, da così tanto tempo, come se fosse una rete impenetrabile da cui non si intravede uscita. Con le sue ultime forze recuperate, si piegò e finalmente riuscì a posare le sue labbra su quelle della Pokemon fuoco, che sgranò gli occhi e ricambiò, chiudendo gli occhi e lasciandosi trascinare dalle mille emozioni che albergavano nel suo cuore.

Fu proprio in quel istante, che lei capì di essere stata una stupida. Incredibilmente era la stessa cosa che pensava il Lucario. I loro animi non erano mai entrati in contatto così intensamente, entrambi possedevano gli stessi sentimenti, solo ora erano riusciti a tirarli fuori con unazione e non con delle semplici parole. Si sa, un gesto vale più di mille parole. In quel momento i loro sentimenti si stavano facendo spazio come un fiume in tempesta, quasi impossibile da fermarli, fortunatamente era ancora l'alba e tutti dormivano ancora, altrimenti sai che figura.

Quello fu un vero e proprio bacio appassionante, pieno di profondo rispetto e amore incondizionato, che lasciava finalmente il passato alle spalle per riuscire a concentrarsi sul presente. In quei interminabili minuti, era come se ogni problema li avesse abbandonati, come se avessero già smesso di combattere da una vita. Dopo qualche minuto dovettero tornare alla realtà e si allontanarono leggermente, sciogliendo così lunione impetuosa delle loro labbra che, sotto sotto, continuavano a cercarsi per riprendere quella danza e abbandonarsi così alla finzione di una lotta già finita.

Entrambi erano stupefatti, non riuscivano a preferire parola, era stato tutto così impetuoso e perfetto. I loro cuori battevano allimpazzata per il completamento di un obiettivo quasi impossibile.

"W-Wow"

Furono le uniche parole che riuscì a esclamare il Lucario, prima di ristendersi sul letto in preda ai dolori che ancora erano vivi, ma che si erano tranquillizzati durante quello scambio di amore, come se fosse stato un patto con il cervello in modo da cambiare finalmente le cose.

"Non è...tutto un sogno vero?"

Disse lei, non riuscendo a credere a quello che fosse successo. Le pareva di sognare, di star vivendo un sogno dove finalmente stava riuscendo a placare quel vuoto dopo così tanto tempo. Invece era tutto vero, le stava provocando una felicità immensa. La forza dei sentimenti non è seconda a nessuno. Bisogna avere sempre qualcuno con cui stare, non si può rimanere da soli, non si può morire da soli come molti desiderano. La Braixen lo aveva capito proprio in quel preciso momento e il suo cuore era stracolmo di gioia.

"Non-non è un sogno"

Disse lei balbettando per poi sdraiarsi vicino a lui per potersi stringere al suo corpo ferito solo per dargli il suo appoggio. Lei finalmente sentiva il suo cuore puro e senza dolore, come se tutto fosse sparito da un momento allaltro. Non era sempre così facile ma almeno uno dei tentativi doveva pur riuscire no? Alla fine è il sentimento dellamore che si era fatto strada portando, dopo una certa serie di azioni sbagliate, alla scelta giusta.

Era anche ora.

Rimasero così per ore, a lei non importava di essere vista, non si voleva più allontanare da lui, non voleva più rimanere sola. Era in una pressione psicologica di affetto talmente grande, che non avrebbe lasciato che la dividessero dal Pokemon che in quel momento amava più di qualsiasi altra cosa al mondo. Entrambi finirono addirittura per addormentarsi.

Entrambi vennero svegliati circa un paio di ore dopo, quando il sole era ormai alto nel cielo, non ci furono commenti a riguardo della situazione in cui li avevano trovati, non sarebbe stato opportuno. Il Lucario proseguì con il percorso riabilitativo, mentre la Pokemon Volpe incontrò gli eroi di Villaristoro: Un Samurott e un Emboar, rispettivamente Daindal e Skar.

La Storia del Lucario RipudiatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora