Capitolo 20: La Pazzia dei Ricordi

42 6 7
                                    

Furono le uniche parole di Hikau, esclamate con un tono di voce in cui erano assenti ogni tipo di emozione. Il Lucario ripudiato aveva solo in mente due cose: proteggere la Braixen e vendicarsi di quello che era successo a sua madre ma, per questultima cosa, non sarebbe bastata quella singola battaglia. Per avere un po di pace avrebbe dovuto aspettare molto più tempo, tutta quella stirpe andava annientata in modo che le loro idee di vita venissero cancellate dalla storia.

"Non mi potrai mai battere SCARTO!"

Anubis sorrise furioso mentre esclamava quelle parole e si lanciava al contrattacco a massima potenza. In quel momento non doveva proprio sottovalutare colui che aveva davanti. Quello scarto che aveva davanti era diventata una delle più grandi minacce di quella missione e in generale per il popolo che manipolava laura. Hikau lo aspettò per poi muoversi allultimo e far fare una bella figura de merda al suo avversario. Questultimo si girò frustato e scagliò un Crescipugno che Hikau bloccò per poi rispondere con un attacco zuffa che durò parecchi più secondi del normale. Da li ebbe inizio un breve scontro tra i due, che continuava a generare continue onde durto per la potenza mostrata. Il Generale stava cominciando a essere sempre più frustrato dalla situazione, il traditore stava riuscendo a contrattaccare in qualsiasi modo e la cosa lo stava facendo innervosire parecchio. Andava contro lequilibrio naturale delle cose.

Il traditore stava avendo la meglio sul cacciatore, non si poteva accettare, o almeno lultimo non lo voleva fare e non lo poteva assolutamente permettere e sarebbe diventato lui lo scarto se solo si fosse ripresentato al villaggio senza aver svolto il suo compito. Lo attaccò a distanza con Forzasfera ma la mossa venne neutralizzata senza alcun problema, provò di nuovo con Crescipugno provato in combinazione con Zuffa ma era tutto inutile.

Il Generale continuava ad attaccare ma era tutto inutile, tutti i suoi colpi venivano respinti senza problemi, cercò anche di aumentare la forza in modo di poter bloccare i colpi dellavversario, ma fu costretto a indietreggiare. Anubis ne aveva abbastanza e fece uscire la sua aura per circa quindici metri per poi scagliarsi definitivamente allattacco con tutte le sue forze. I due si scontravano a suon di Zuffa e Crescipugno, uno scontro prettamente fisico e di forza, in modo da stabilire una volta per tutta quale dovesse essere il destino.

Aveva giocato un gran bello scherzo che il generale non aveva gradito. Hikau era completamente consumato dalla rabbia, mentre nella sua mente e nel suo cuore si facevano continuamente strada, facendo diventare la sua aura ancora più scura. Era così sbagliato poter chiedere una vita normale? Alla fine lui non era altro che un traditore della peggior specie, avrebbe dovuto suicidarsi per non permettere tutto quello, invece era stato salvato dal gruppo investigativo Pokemon.

Non poteva credere che la sua razza fosse la responsabile della morte del grande eroe di Borgo Quieto, come era possibile una cosa del genere? Queste domande continuavano a tormentare il suo povero cuore anche a distanza di mesi e mesi. Le parole di Anubis avevano aggiunto un altro puzzle allintera faccenda e la cosa lo aveva infuriato nel momento in cui aveva messo in mezzo sua madre.

"Oh...è vero...tu non lo sai. Beh diciamo che non è proprio morta come tu immagini. E...colpa nostra!"

Nel mentre Anubis aveva incominciato a ridere sotto lo sguardo ammutolito dei due Pokemon davanti a se e con un Hikau che stava rivalutando la scelta della resa.

"Labbiamo avvelenata da un giorno allaltro, lei non ti ha detto nulla per non farti fare lazione sbagliata, anche lei era solo una emerita traditrice, diciamo che lei provò a salvare la vita al compagno della Pokemon con te!"

Quelle parole, quella risata malvagia continuavano a fare breccia della sua mente come frecce oscure conficcate nel cuore, voleva solo il caro e succulento odore della vendetta, in modo da riuscire a far ammettere la verità che aspetta da tanto. O forse non lavrebbe mai scoperta ma la cosa gli andava anche bene.

"Avevo paura! Io avevo paura di farti del male! Non volevo che tu sentissi tutto quello perché sapevo che poteva succedere questo! Anche io provo qualcosa per te, non so cosa ma qualcosa la provo!"

Gli tornarono in mente le parole di scuse della Pokemon fuoco, nel momento in cui il Pokemon aura voleva fare davvero una brutta fine, per il semplice motivo di esistere. La Braixen era stato lunica ad averlo trattato bene ma, in un impeto di paura, aveva affermato cose orribili. I sentimenti più forti sono quelli che rimangono, quelli che hanno un senso di esistere.

"Figlio mio devi vivere, non lasciarti abbattere dal mondo, vivrai bene anche senza di me"

"Ma non voglio che mi abbandoni mamma! Io non so cosa farei senza di te, io sono solo un debole!"

La Storia del Lucario RipudiatoWhere stories live. Discover now