1 capitolo |incontro inaspettato|

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Crescere in una famiglia mafiosa non è facile, soprattutto se avete un padre come il mio.

Kaden Harris

al di fuori può sembrare tranquillo e discreto, sicuramente è un bell'uomo, ha un aspetto curato e preciso, ma se provi a farlo incazzare i guai si avvicinano, è tenebroso ma con me e mia madre è sempre premuroso, esagera con la sua gelosia questo si, ma ci ama e lo apprezzo tanto da lui

ho sedici anni ormai, devo prendere delle decisioni anche io e penso che seguirò le orme di mio nonno e di mio padre

parlo chiaramente di Nonno Bruce, anche perché mio nonno Henry è morto ormai sei anni fa, all'epoca per me fu un colpo aver saputo la sua morte improvvisa, nessuno si aspettava questo e chiaramente abbiamo sofferto tutti, ancora tutt'oggi è ignara la sua morte

ritornando a me, posso dire che sono cresciuta bene con i miei genitori, forse sono stata viziata troppo da mio padre ma sono solo piccolissimi dettagli

col tempo mi sono fidanzata con il mio migliore amico Bryan, cresciuti praticamente sempre insieme

ci siamo messi insieme quando lui mi ha baciata per la prima volta, sono stata stregata subito ma più passavano i giorni e più capivo che forse non lo voglio come speravo

ho perso con la verginità sperando di perdere la testa per lui, ma non è valsa la pena di averlo fatto se non lo amo e purtroppo l'ho capito solo ora

quando ormai è troppo tardi per tornare indietro

Flashback

~saremo sempre e solo noi tre...nessuno ci separerà~dice mia madre baciando me e mio padre sulla guancia
~per sempre~dico io sorridendo

~forse è il caso di scendere dagli altri adesso~dice mio padre dopo aver baciato sulle labbra mia madre, per poi scompigliarmi i capelli

ci sorridiamo a vicenda e dopo essere usciti dalla mia camera da letto, scendiamo le scale e proprio in quel momento suonano alla porta

~vado io...arrivo tra poco~dico stranita ma allo stesso tempo curiosa di chi si trovava al di fuori di casa mia
~va bene~dice mio padre entrando in cucina

non sono sicura ma penso che anche mia madre sia tornata in cucina dagli ospiti, perciò apro la porta aspettandomi di vedere mio nonno Bruce, che amo alla follia, ma il mio sorriso cala verso il basso immediatamente

~Alejandro?~dico tremolante e gli occhi spalancati
~Aurora~dice con la sua solita voce roca ma non mi sembra sorpreso di vedermi
~oh mio dio...ma cosa ci fai qui?~chiedo titubante
~tuo padre...mi ha assunto per lavorare, sono...~prova a dire ma mia madre ci interrompe
~salve~dice mia mamma sorridendo
~salve signora Harris~dice in modo educato
~stiamo cenando al momento...~dico in modo sbrigativo
~vuoi che ti chiamo mio marito?~chiede mia madre intervenendo
~non vorrei disturbare~dice Alejandro mentre io colgo la palla in balzo
~e infatti mamma...non vuole disturbare~mi giro verso mia madre e la guardo male
~nessun disturbo~gli sorride gentilmente e sparisce per un po' dalla circolazione

rimango in silenzio e guardo il basso per un po', la sua presenza mi stabilizza, lo conosco da anni ma non siamo mai andati d'accordo

è troppo presuntuoso

~pensavo che fossi in Argentina con tua madre~dico per poi alzare gli occhi verso di lui
~ho pensato che forse era meglio vivere qui con mio padre~dice togliendosi davanti agli occhi un piccolo ciuffo di capelli color pece
~che peccato~dico ridacchiando
~sei rimasta stronza scimmietta...e non capisco perché, io sono sempre stato buono con te~appoggia la lingua sul palato

~ma non farmi ridere~dico prendendolo in giro
~ti fa ancora un certo effetto se ti chiamo scimmietta?~mi chiede con tono provocatorio

rimango un secondo sconcertata, io non ho mai avuto un debole per lui

~ma che diavolo dici?~chiedo incrociando le braccia
~la verità~dice per poi imitarmi la posa
~che ci fai qui? sul serio sta volta~dico seriamente
~è qui per lavoro piccolina~si posa tra le mie spalle proprio mio padre
~ma in che senso? intendo dire...cosa farà?~ chiedo girandomi verso di lui
~sarà il tuo bodyguard personale~posa la sua grande mano sulla spalla
~che cosa?~chiedo spalancando gli occhi

Fine flashback

esatto, Alejandro Holmes è il mio bodyguard personale

ma io mi chiedo: mio padre è impazzito?

a me non serve una guardia del corpo e non mi servirà mai, sono capace di badare a me stessa benissimo

gli devo assolutamente parlare, perché non voglio un bodyguard e ne tanto meno se si tratta di Alejandro

infatti mi sto dirigendo nello studio di mio padre e quando apro la porta, nel mio volto si dipinge uno sguardo disgustato

~mio dio che schifo~dico io stessa guardando altrove
~cazzo~sento imprecare a bassa voce mio padre

per quel poco che ho visto, mia madre era sopra di lui e si stavano baciando in un modo così spinto che ho i conati di vomito in questo momento

~tesoro che succede?~chiede mia madre sistemandosi la bretella del vestito
~volevo parlare con papà~dico in tono serio
~dimmi tutto~dice mentre mia madre scende definitivamente dalle sue gambe
~penso che la tua scelta sia alquanto sciocca papà~dico leccandomi il labbro inferiore
~a cosa ti riferisci nello specifico?~chiede assottigliando gli occhi
~aver assunto Alejandro ovvio...davvero me lo stai dicendo cosi?~chiedo avvicinandomi alla scrivania
~ti serve una protezione~apre il pacchetto di sigarette e ne estrae una
~papà ho sedici anni cazzo~dico allargando le braccia
~modera il linguaggio~dicono entrambi i miei genitori nello stesso momento

~okay...ma Chris?~chiedo cercando di rimanere calma
~non può più lavorare...almeno per il momento~dice accendendo la sigaretta e aspirare una grande quantità di tabacco
~cosa? perché?~chiede mia madre
~è rimasto ferito alla gamba, dopo un incontro di lavoro~dice per poi buttare via il fumo che aveva nei polmoni
~uh che peccato~dice mia madre dispiaciuta

~quindi solo per questo Alejandro lavora per noi?~
~mmh si~dice mio padre
~non sei stato furbo però...sai lui è così giovane e sai come sono i maschi alla sua età...a questo non ci hai pensato papà?~dico con tono malizioso
~stai cercando di farmi cambiare idea?~chiede sorpreso
~assolutamente no...ti sto aprendo solo gli occhi alla dura verità~dico con un sorriso leggero stampato sul volto

e noto subito che la sua mano si chiude pian piano, per poi diventare un pugno

si è innervosito, sono riuscita nel mio intento

~quasi convincente...ma ormai ho preso la mia decisione~dice alzando le spalle, facendomi capire che è disinteressato dal l'argomento
~dannazione...me la pagherai questa papà~dico uscendo dal suo studio per correre in giardino

Spazio autrice

beh? com'è il primo capitolo?
spero vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo 💕

scusatemi, il capitolo si doveva pubblicare ieri ma ho avuto problemi con wattpad

spero vivamente che vi sia piaciuto 💕

Dangerous woman Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora