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Dire che mi sentivo a pezzi era un complimento a me stessa

Mi sentivo sola, come se una parte di me fosse sparita e avesse lasciato un buco nel mio cuore

Pensavo che potevo fidarmi di lui pensavo che potesse funzionare tra di noi, ma a quanto pare non era attirato da me nel modo che pensavo...

Erano passate già 2 settimane da quell'episodio, non mangiavo più, non dormivo quasi mai, i male alla testa e il vomito erano sempre con me, come se fosse diventata una routine

Ero a lezione di matematica, ero agli ultimi banchi, non volevo parlare con nessuno, non avevo voglia di integrarmi nella società, sopratutto adesso...

Non avevo nemmeno la divisa, ero completamente assonnata, avevo in dosso una felpa e la tuta, nessuno sene era accorto.

Enid faceva il possibile per farmi tornare un sorriso, ma era inutile, e devo dire che Enid era l'unica che riusciva a farmi stampare un sorriso dalla faccia

La mia attenzione si sposto su di lui, con la divisa era ancora più bello del solito, aveva i capelli legati in un codino, e la metà dei capelli era sulle sue spalle, ero concentrata su di lui e non sulla lezione

<<Signorina Delaney sta prestando attenzione?>> io spostai il mio sguardo da Xavier che sentirmi richiamare dal prof si era girato e feci un sorriso di sfida al prof, stavo male lo so, ma ho comunque le orecchie

<<le radici quadrate, sono le radici che vengono divise per due il numero che c'è sotto, se cambiando la radice cambia anche il risultato>> dissi e tutti risero, io sorrisi a mia volta e guardai il prof si girò verso la lavagna e continuo a scrivere

Mi sentii osservata, girai la testa e il suo sguardo era puntato su di me, io lo guardai con le lacrime agli occhi e uscii dall'aula, non potevo stare lì dentro un minuto di più, corsi fuori in giardino e mi rifugiai sul lago, ormai era diventato il mio posto, dove potevo essere quello che volevo

Quando sentii dei passi e un uomo che non avevo mai visto si sedette vicino a me, era alto, occhi verdi ma era molto pallido, se non altro anche io ero pallida, ma lui molto di più, mi girai a guardarlo stranita e mi asciugai velocemente le lacrime

<<non asciugarti le lacrime, come mai qui?>> disse fissando un punto impreciso del lago

<<non credo che siano affari tuoi, non ti conosco nemmeno >> dissi con serietà, lui rise e poi mi guardò

<<ho si invece che mi conosci solo che non ti ricordi>> disse guardandomi fiero io scossi la testa e mi alzai

<<non so chi tu sia, mi dispiace ma hai sbagliato persona>> dissi prima di tornare in accademia

Si era fatto buio, stavo camminano per il bosco il cerca della strada, quando un rumore di ramo spezzato mi fece fermare e dei ruggiti si udirono

Non avevo la forza di combattere, quindi qualsiasi cosa fosse poteva uccidermi, ero girata di spalle quando qualcosa mi graffio la schiena, urlai dal dolore e iniziai a correre quando potevo, sentivo i suoi passi inseguirmi, quando in onoranza vidi la accademia, corsi più che potevo, avevo il sangue che sgocciolava ovunque, corsi dentro senza farmi vedere ma venni vista da lui che subito corse verso di me

Mi spostai, ma lui iniziò a parlarmi e a seguirmi fino alla mia stanza

<<cosa cazzo e sucesso perché hai la schiena che sanguina>> io non lo ascoltai orami era fuori dalla mia vita, mi levai la maglia davanti a lui, non mi vergognavo, mi guardai allo specchio e tre graffi mi presero in pieno la schiena

Ad una certa, mentre ero in bagno sentivo altri passi e altra gente che litigava, mi ero disinfettata tutta la schiena, ma bruciava lo stesso, uscii dalla stanza e trovai Enid e Xavier litigare

<<ma dico sei stupido o cosa l'hai ferita>> Xavier stava cercando di spiegare qualcosa

<<cosa succede qui?>> intereranno io con in mano un asciugamano sporco di sangue, Enid mi vide e mi abbraccio, io mugolai un gemito di dolore per la schiena, e poi spostai gli occhi su Xavier che mi guardava preoccupato

<<se te non l'avessi lasciata non le sarebbe successo nulla>>disse d'un tratto Enid, non volevo che Xavier sapesse quello che stavo provando, e quello che stavo subendo, non era il giorno adatto

<<basta Enid lascialo stare non è il caso>> mi misi nelle difese di Xavier perché anche se ero incazzata a morte con lui ero comunque innamorata di lui, ma Enid continua a guardarlo e poi sposta lo sguardo su di me

<<no Lili deve saperlo>> disse e io mi feci da parte tanto che lo sappiano meno non mi interessava, lui guardò me e poi Enid

<<sapere cosa ? cosa gli è sucesso>> Enid guardò me e poi Xavier

<< Lilith non mangia più, e dimagrita di 10 kili, e ora è in depressione>> cristo santo Enid dovevi dire proprio questa cosa, la faccia di Xavier era arrabbiato con se stesso ma trista allo stesso tempo, vedere la sua faccia che stava così mi stava facendo male dentro, Enid si girò verso di me

<<mostraglielo>> disse ad una certa, ero incerta su quello che volevo fare, ma dopo alzai la maglia e si intravedevano di poco le costole, ero davvero anoressica, non mi sentivo nel mio corpo, abbassai la maglia subito dopo per evitare casini e mi slegai i capelli per andare a letto, Enid uscì dalla porta perché era incazzata nera con Xavier, mentre lui era ancora davanti a me, che mi guardava, poi con la rabbia che tenga dentro andò via senza nemmeno degnarmi di una parola

Piansi tutta la notte, ma il giorno dopo trovai una biglietto sotto alla porta, era domenica quindi niente lezioni lezioni

Enid è Mercoledì stavano ancora dormendo erano le 5 del mattino, mi alzai con le poche forze che mi erano rimaste e presi il biglietto, lo aprii e...

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CIAO RAGA
NUOVO CAPITOLO
un po' più sentimentale ma spero che vi piaccia (le parti che vedrete della depressione e della anoressia, sono cose che ho passato anche io er questo che le ho scritte)
VI AMO AL PROSSIMO CAPITLO 😗

𝚂𝚝𝚘𝚛𝚒𝚊 𝚍'𝚊𝚖𝚘𝚛𝚎 𝚌𝚘𝚗 𝚞𝚗 𝚙𝚒𝚝𝚝𝚘𝚛𝚎//mercoledì adams Where stories live. Discover now