Whistle- il delfino bianco dalle guanciotte rosse

Capitolo 8- Una notte d'incanto

Come lo aveva capito? O voleva mostrare qualcosa? Lo seguirono senza esitare, curiosi di sapere dove il cavalluccio dorato li stesse portando.

Nuotarono silenziosamente, ammirando la colonia dei musicanti avviarsi negli anemoni dischiusi; appena si posero nei cilindri tentacolari, essi si richiusero coi cavallucci fra i suoi rami. Ogni anemone era luminescente durante la notte, illuminandosi dei colori corrispondenti che grazie alle fluorescenti luci si poteva scorgere le sagome dei draghettini all' interno. Dormivano e si udiva il loro russare: ad ogni loro sospiro esalavano minute ZZZ seguite da una nota che uscivano dai magici e luminosi anemoni. Che il cavalluccio stesse portando i nostri due beniamini in un'anemone gigante in cui rintanarsi? Beh, il riparo in cui li stava accompagnando era sì gigantesco ma non era un'anemone... era molto più magico. Whistle e Flippy ne rimarranno deliziati.

Oltrepassarono il fondale dei "cespi d'anemoni", arrivando ad una parete rocciosa che s'elevava fuori dal mare. Si fermarono. Whistle si volse verso il cavalluccio, convinto di non sapere più dove li stesse portando. La parete era un vicolo cieco... o così sembrava. Lo svelto trombettare del cavallino li ridestò dall'attimo sospeso.

Il draghetto acquatico con le sue alette cominciò a discendere sempre più giù dalla parete rocciosa come stesse calando verso gli abissi. Improvvisamente si fermò, voltandosi dalla loro parte, accennando con la coda a fare lo stesso. Il delfinotto e il pesce striato ubbidirono senza fare obiezioni. Scesero insieme all'accompagnatore.

Flippy provò paura mentre scendeva giù; le acque dacché turchine diventarono man mano sempre più scure. Whistle s'accorse del suo stato d'animo. Colto nel profondo, allungò la sua pinna laterale al piccolo fifone invitandolo a rintanarsi al di sotto di essa dove avrebbe trovato riparo per le sue paure. Flippy s'avvicinò alla sua pinna, affiancandosi sotto al suo candido manto. Per un attimo, sentì conforto e sicurezza nell'ala protettiva del bianco delfino ma poi provò vergogna nell'essere così fifone e si ripromise d'essere più coraggioso. Chissà! Forse, l'Albero di Corallo Rosso gli avrebbe infuso quel coraggio che non riusciva ad emergere, era come nascosto nelle profondità in cui si stava inabissando.

Whistle ogni tanto lo guardava, per assicurarsi che fosse tutto a posto sotto alla sua piccola natatoria. Notò come fosse così temerario nello sfidare la sua stessa paura, mettendosi in gioco per superarla. Un vero codardo se la scamperebbe a pinne levate! Scommise tutte le sardine del mondo che fosse sì coraggioso ma non veniva a galla. Sarebbe affiorata col tempo. Il coraggio non può mai nascere dal nulla, esso si costruisce dalle paure.

Affrontarono gli abissi guidati dal cavalluccio dorato. Le sue scaglie dorate contrastavano col blu intenso. S'arrestarono. I due compresero il perché di tale discesa: nel costone c'era un' apertura che portava a una misteriosa galleria fortunatamente abbastanza grandina per Whistle. Entrarono.

Mai avrebbero immaginato siffatte meraviglie fossero celate in un simile tunnel. Quando s'addentrarono, rimasero sbalorditi. Whistle stentò a crederci, pensò che stesse sognando. Il tunnel conduceva in un altro fondale conosciuto come il "tunnel roseto di gorgonie". Vi lascio pensare in che modo divagasse il delfinetto dalle guanciotte vermiglie tra i coloratissimi ventagli.

La galleria era ricoperta ovunque da fluorescenti gorgonie... ci si poteva perdersi talmente erano vaste. Parve una foresta marina in miniatura. Tinte vivaci catturarono i loro sguardi sazi di bellezza. Osservarono dei pesci sguazzare nei ramificati alberelli che regalarono maggior vivezza al panorama fatato.

Nonostante tirasse un leggero venticello causato dalle aperture antistanti, le gorgonie rimasero impassibili alla forza ventosa. Whistle e Flippy, fino a quel momento, non avevano mai visto un sito del genere. Se potessero restare ancora per un po'... il cavalluccio marino trombettò allegramente come fosse soddisfatto della loro scoperta del roseto che frequentava solitamente con la sua colonia.