Capitolo 3- Ognuno è preda e predatore

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Whistle adocchiò la minuscola sardina che sguazzava sullo sfondo del selciato

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Whistle adocchiò la minuscola sardina che sguazzava sullo sfondo del selciato. Nuotava da una parte all' altra, curiosando fra le conchiglie che in tanto continuavano con il loro concertino.

No. Non notò ancora la presenza del bianco delfino o per meglio dire, del predatore.

Così funzionava nel "cerchio marino": ognuno è preda e predatore. Non c' erano vie di mezzo. Sono l' equilibrio di due forze opposte unite per la sopravvivenza del "cerchio marino"; se tutti fossero prede o predatori si genererebbe un disequilibrio di forze che poteva piombare sull'intero ecosistema del "cerchio marino" e sicuramente anche sull'Albero di Corallo Rosso. Un terremoto, ecco come lo si poteva definire. Uno sconquasso di "armonia marina".

In questo equilibrio di forze opposte c' erano Whistle, il delfino bianco predatore e la sardina, povera preda che dovrà sfuggire al suo nemico se vorrà sopravvivere nel "cerchio marino", in questo gioco di simmetria che ha imposto Madre Natura; se vuoi vivere devi sapere anche lottare e se non sai combattere non potrai mai sopravvivere.

E la sardina doveva lottare se voleva esistere ancora nel "cerchio marino". Stessa cosa valeva per il minuto latteo delfino. Per entrambi.

A Whistle piacevano le sardine, erano le sue prede preferite tra il ricco menù di cui si cibava: tonni, gamberetti, polpi, seppie... di tutto e di più! La lista sarebbe infinita da enumerare.

La sardella stava ancora osservando ogni singola conchiglia musicale, come a volerne capire il segreto di quel magico meccanismo.

Scrutando quella deliziosa preda a Whistle gli venne l' acquolina in bocca, leccandosi ripetutamente la punta del muso con la lingua (una consuetudine quando aveva fame). Un' avido brontolio gli colpì la sua tonda trippa come se un granchio con le sue minuscole chele gli stesse pizzicando continuamente il suo ventre.

Aveva fame.

Fame di quella sardina.

Dopotutto, doveva pur sempre rimpinzarsi con qualcosa durante tutto il suo viaggio, no?

Iniziò a osservarla mentre escogitava un piano per acciuffarla, pregustandosi già il suo pasto.

Ad un tratto, come se avesse percepito che qualcuno la stesse fissando, volse lo sguardo dalle conchiglie (che ancora eseguivano il loro motivetto, ignare dello scontro che si sarebbe tenuto da lì a poco) al delfino bianco, uno dalle fattezze alquanto insolite per essere della specie che la stava osservando in lontananza come a voler prendere delle precauzioni fra loro.

La sarda sapeva benissimo le intenzioni di quel tursiope dalle gote rosse intense e dai tratti cerulei che gli tracciavano l'aspetto; si accorse del ripetuto leccarsi della sua lingua, intuendo che era lei la preda, che la stesse pregustando nel suo immaginario. Puntava ad ella, dato che era l' unico essere con le sembianze da pesce in quell'area.

Whistle- il delfino bianco dalle guanciotte rosseWhere stories live. Discover now