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Erano le 10:30 di sera, le luci dell'accademia erano spente, tutti dormivano, il silenzio era assordante, nessuno parlava, nessuno camminava per i corridoi, era strano, di solito le coppie si ritrovano nelle biblioteche per baciarci

Io invece ero sveglia, sulla terrazza della mia camera da letto che stavo ascoltando della musica, per me era un modo per rilassarmi i nervi per il giorno che speravo non arrivasse, ovvero i miei genitori, o per lo meno mia mamma sarà qui alla mia accademia... io e mia mamma non abbiamo mai parlato molto, forse perché non siamo mai state insieme, lei mi ha buttato qua dentro quando avevo 18 anni, e non si fece più vedere

Sono cresciuta da sola qui dentro, con le mie migliori amiche e lui... il ragazzo che tutti credono strano, che credono pazzo solo per le cose che dipinge, Xevier Torphe, e un ragazzo molto divertente, ma lo odio, lo odio perché ha un comportamento nei miei confronti molto egocentrico.

*la mattina dopo*

Il grande giorno è arrivato, vedevo tutti i miei compagni di classe con i propri genitori, felici, mentre di mia mamma nemmeno l'ombra, ma mentre mi stavo guardando intorno e il mio sguardo si posò su un ragazzo, capelli lunghi, occhi azzurri, mascella ben definita che stava in un angolo tutto da solo

i suoi genitori dove erano ? perché non erano con lui? ma non mi interessava, in fondo lui mi prendeva sempre in giro, dicendo che i miei poteri ero inutili, in fin dei conti non credo che siano del tutto inutili, per chi non lo sapesse, ho i poteri, telecinesi e manipolazione mentale, come mia mamma Morgana, si la strega più potente dell'universo

In pochi secondi una persona si calò dal cielo, era mia mamma, amava le entrate di scena, e anche io, attiro l'attenzione di tutti gli studenti e i loro genitori, gli andai incontro, gli occhi erano puntati tutti su di noi due, anche gli occhi del pittore

La abbracciai e cene andammo a fare un giro per la scuola, gli mostrai tutto, dove dormivo, dove facevamo lezione, e poi anche la serra, lei amava le piante, sopratutto quelle velenose, come gli oleandri, la bella donna, insomma tutti i fiori velenosi

Entrammo nella serra, vederla felice di quello che sto facendo a scuola mi piaceva, ma fece una domanda che non doveva fare
<<come stanno andando i tuoi poteri? sei diventata una strega più forte di tua mamma?>> disse, stava accarezzando la pianta di nella donna, mentre io ero dietro di lei pensando a cosa rispondere, i miei poterei si erano potenti ma non come quelli di lei

<<no mamma non ancora, ma ho imparato a manipolare 18 persone alla volta e solo con la mentre e non con l'uso dei miei poteri>> dissi in tono fiero, ero fiera di quello che imparavo

<<alla tua età venivo anche io in questa scuola sai ?>> disse lei da nulla, sapevo che frequentasse una scuola per reietti, ma non pensavo proprio questa

<<dai vieni ti mostro una cosa>> disse alzandosi di poco da terra, ecco una cosa, non riuscivo a volare come lei

<<concentrati sulla gravità e immagina di volare, appena lo avrai immaginato inizierai a volare>> feci come mi ha detto eh... oddio sto volando, la seguii, era una esperienza unica volare, ero sempre stata con i piedi per terra, e ora che posso volare, era bellissimo

*dopo qualche ora tornate alla accademia*

Atterrammo davanti a tutti, nessuno mi aveva mai visto volare, ora tutti sapevano che riuscivo a farlo, salutai mia mamma con un abbraccio e mi diede una collana

<<una collana?>> chiesi confusa ma felice

<<e un diadema Lilith, contiene molto potere, e vorrei che lo avessi te>> lo guardai, era un rubino rosso fuoco che se lo guardavi con si illuminava, sentiva il mio potere, e io sentivo il suo, sorrisi a mia mamma e lo misi in tasca, la salutai prima che spicca se il volo e torno a casa

Mi avviai verso l'entrata della accademia e i miei occhi si posarono su degli occhi colore ghiaccio, davanti a me, avevo lui, e adesso?....

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NUOVA STORIA SU XAVIER
spero vi piaccia
muah 💋

𝚂𝚝𝚘𝚛𝚒𝚊 𝚍'𝚊𝚖𝚘𝚛𝚎 𝚌𝚘𝚗 𝚞𝚗 𝚙𝚒𝚝𝚝𝚘𝚛𝚎//mercoledì adams Where stories live. Discover now