Il Conquistatore di Shambala

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"Sei comunque attraente, anzi..."

"Malfoy, hai appena fatto il complimento sbagliato alla persona sbagliata. O il complimento sbagliato alla persona giusta. O ancora il complimento giusto alla persona sbagliata.."

"Il complimento giusto alla persona giusta?"

"Per questo dicevi che non avevo capito nulla?"

"Esattamente."

Harry doveva immaginarlo che c'era una ragione se Malfoy aveva iniziato ad esporsi. I Serpeverde non fanno mai nulla senza un proprio tornaconto, ma di certo non era quello Harry aveva immaginato.

Malfoy si era esposto completamente, fornendogli spunti a sufficienza per farsi rovinare totalmente la reputazione. Probabilmente il suo lato Serpeverde l'avrebbe anche fatto, ma Harry aveva scelto di essere un Grifondoro, e le conseguenze di quella decisione si riflettevano anche in quelle occasioni. Malfoy sapeva che Harry non l'avrebbe deriso o umiliato e, ad essere onesto, in quel momento il Grifondoro si sentiva esposto tanto quanto il suo presunto rivale.

"Anche a te la pioggia sta bene."

Non aveva idea del perché gli avesse risposto proprio con quelle parole, ma al momento gli era sembrata la cosa più logica da dire.

No, forse logica no. Un botta e risposta logico tra lui e Malfoy consisteva in una serie di insulti. Il Serpeverde avrebbe dovuto sottolineare quanto in quel momento facesse schifo ricoperto di fango. Harry avrebbe dovuto fargli notare che lui, fradicio, non era messo tanto meglio.

Malfoy era uno stronzo arrogante figlio di Maghi Oscuri della peggior specie che improvvisamente aveva deciso di voler 'diventare amico' della sua nemesi, carezzato dall'idea di voltare le spalle alla famiglia di cui tanto si era pavoneggiato di far parte.

Serpeverde, mago oscuro, futuro Mangiamorte che cercava di diventare amico del Prescelto, per giunta Grifondoro.

Non c'era logica dietro tutto quello e, per quanto la vita di Harry fosse sempre stata al limite dell'assurdo, quello stava cominciando a diventare troppo anche per lui.

Si spinse il cuscino sulla faccia non del tutto sicuro che dietro quel gesto non ci fosse la voglia di togliersi di mezzo. Da morto non avrebbe dovuto guardare nuovamente in faccia il Serperverde.

Lanciò il cuscino in fondo al letto e tornò a respirare normalmente. Per Godric, era un Grifondoro lui! Non sarebbe scappato e avrebbe trovato il modo di risolvere la questione.

§

La questione non si risolse. Harry rimase chiuso nella Torre per tutto il week-end. Uscì solo quel tanto che bastava per mangiare e portava sempre con sé la Mappa del Malandrino per accertarsi che Malfoy non fosse nei paraggi. Da quello che notò, però, anche il suo compagno di gaf aveva trovato particolarmente confortevole la sua Sala Comune.

Hermione, Ginny e persino Ron erano preoccupati per Harry: non era da lui comportarsi così e, da che lo conoscevano, il ragazzo non era mai stato fermo nella Torre per più di qualche ora. Doveva sempre stare attento che qualcuno non tramasse qualcosa ai danni di Hogwarts, di cui era diventato il paladino difensore.

"Sto bene, sono solo un po' stanco!" non aveva fatto altro che ripetere per due giorni mentre, tra un compito e l'altro, i suoi amici non avevano smesso di lanciargli occhiate furtive, cercando di intuire cosa stesse accadendo.

Harry li odiava quando si comportavano in questo modo. Erano i suoi amici ed era comprensibile che fossero preoccuparti per lui, ma il fatto che certe volte tentassero di metterlo con le spalle al muro e parlare quando non aveva la minima voglia era quanto di più irritante ci fosse. Certe cose non li riguardavano. E il fatto che la notte precedente il volto arrogante di Malfoy gli fosse apparso in sogno con un'espressione ben diversa dipinta sul viso, non era di buono auspicio.

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