Capitolo 1

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L'aria era fresca quel pomeriggio e di tanto in tanto una dolce raffica di vento sferzava sul viso della giovane, che da quell'alta torre ammirava l'orizzonte ed il sole tingere il cielo di mille colori mentre tramontava ad Ovest.

- Cos'è che osservi con cotanta ammirazione? – una voce alle sue spalle la fece sobbalzare. Suo fratello maggiore era poggiato con la spalla sinistra all'ingresso della torre e guardava incuriosito la ragazza. I capelli bruni incorniciavano perfettamente il viso ovale, le carnose labbra erano tese in un sorriso e gli occhi bruni cercavano vispi la cosa che attirava tanto l'attenzione della giovane.

- Caspian mi hai spaventata! – lo rimproverò guardandolo torvo la sorella.

- Perdonatemi principessa, la prossima volta mi farò annunciare! – la derise il fratello, improvvisando un inchino. La ragazza increspò le labbra nel misero tentativo di trattenere un sorriso.

- Buffone! – borbottò, scuotendo la testa e tornando a guardare di fronte a sé. Caspian seguì lo sguardo della sorella, perdendosi anche lui ad ammirare l'orizzonte, intuendo perfettamente cosa sua sorella Penelope osservava silenziosa.

Lì al nord oltre il guado di Beruna si estendeva una delle terre più antiche del loro mondo: Narnia, era il suo nome. Il loro precettore il professor Cornelius, aveva raccontato loro le storie e i miti di quella terra fantastica, intrisa di magia, popolata da strane creature quali Centauri, Minotauri, Fauni e Nani ed ogni specie animale aveva il dono della parola. Le leggende narravano che milletrecento anni prima quattro fratelli venuti da un altro Mondo avevano combattuto contro la malvagia Strega Bianca, tiranna che si era proclamata illegittimamente la Sovrana di Narnia, facendo calare un lungo inverno e assoggettando a sé il popolo narniano. Distruggendo la perfida strega avevano riportato la pace e sedettero sui quattro troni dando inizio all'Età d'Oro. Quindici anni dopo però i quattro re, scomparvero nel nulla e con l'arrivo del telmarini, del popolo narniano non v'era più traccia, solo leggende.

- Fantastichi ancora su Narnia e su re Peter il Magnifico? – la derise nuovamente il fratello, dopo attimi di silenzio in cui entrambi si erano persi ad immaginare la Narnia raccontata dal loro precettore.

- Io non fantastico su re Peter! – borbottò gonfiando le guance e dando una spinta a suo fratello. – Mi domando se quelle creature siano ancora lì o se siano veramente estinte! – guardò l'orizzonte mentre il cielo si faceva più scuro e il sole lasciava posto alla luna. Penelope abbassò lo sguardo sulle sue mani. – Chissà dove saremmo noi adesso se i nostri antenati non avessero conquistato queste terre! Chissà come sarebbe Narnia adesso!? – sospirò.

- Domande che resteranno in sospeso mia cara sorella! – disse Caspian, appoggiandosi al bordo del muro di cinta, portando lo sguardo all'insù per ammirare il cielo. – Penso che ora dovremmo concentrarci più sul nostro futuro imminente! – sospirò stancamente il principe – Nostra zia è entrata in travaglio! – informò la sorella e subito vide il suo giovane volto incupirsi.

- Cosa pensi che accadrà se... - Penelope lasciò in sospeso la frase, certa che suo fratello maggiore avrebbe intuito. Caspian abbassò il volto, cercando di celare la morsa di paura che gli attanagliava lo stomaco al solo pensiero che sua zia partorisse un maschio.

- Non lo so Pen, non lo so! – disse poi risollevando lo sguardo. – Ma qualunque cosa accada, noi ne usciremo insieme! Questa è una promessa! – si avvicinò alla sorella e posò la fronte contro la sua. – Sempre! – sussurrò guardandola intensamente negli occhi.

- Sempre! – rispose la ragazza per poi stringersi al fratello, pregando con tutta sé stessa di non dover mettere in atto il piano che lei e il professor Cornelius avevano ideato qualora fosse nato un maschio.

Take me home - Chronicles of NarniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora