Capitolo 29 - Vittorie e sconfitte

774 37 0
                                    

Quel giorno Marc Delacroix aveva dovuto alzare bandiera bianca. Aveva subito la sua prima sconfitta della sua vita, ad opera della propria figlia. 

Il nostro rapporto si era concluso con la firma di un accordo di riservatezza che l'avrebbe protetto da mie future dichiarazioni, ma anche la promessa formale che nel caso fosse ricomparso nella mia vita l'avrei portato in tribunale. 

Era un accordo che lo tutelava in pubblico, ma nel privato era tutt'altra storia. E a me andava bene così.

Il mio unico desiderio era di concludere il tutto nella maniera più rapida e definitiva possibile, per poter prendere un elicottero che mi aveva portato in Olanda il giorno stesso.

Avevo raggiunto Charles, che mi aveva raccontato di come aveva ottenuto la registrazione che mi aveva effettivamente salvata: il tirocinante Ferrari che aveva risposto alla telefonata di mio padre aveva anche inavvertitamente ascoltato una conversazione tra Andrea e Charles, ed essendo uno specialista di sistemi ricordava che ogni comunicazione del team in sede di un gp veniva registrata e archiviata. Gli avrei fatto un regalo enorme, benedetto ragazzo.

-

I colori autunnali avevano iniziato a spargersi nei vari parchi del Principato, che restava sì uno stato denso di palazzi e grattacieli, ma anche con moltissime aree verdi. 

E' proprio in una di queste che mi trovo ora, soltanto io e la mia reflex nuova fiammante, un regalo di Charles per la fine del mio corso di fotografia. Passeggio tra gli alberi di Parc Saint Martin, cercando di cogliere il contrasto tra le foglie e il cielo e il mare retrostanti. 

Quando penso di aver scattato qualcosa di buono (o almeno lo spero), mi incammino verso il capolinea dell'autobus che mi avrebbe riportato nella città bassa

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Quando penso di aver scattato qualcosa di buono (o almeno lo spero), mi incammino verso il capolinea dell'autobus che mi avrebbe riportato nella città bassa. 

Le vie di Monaco Ville sono tranquille, non ci sono molti turisti. E' anche grazie alla poca folla che c'è in giro, che l'occhio mi cade all'interno di una vetrina. E' una stanza vuota, un negozio al momento sgombro, semicoperto da una tenda opaca. 

Il tessuto non basta a nascondere un uomo e una donna che si abbracciano all'interno.

L'uomo in questione è Charles. Sento stomaco e cuore precipitare all'altezza delle caviglie, un peso improvviso che mi ancora i piedi alla strada, ma soltanto per i secondi necessari a vedere i due separarsi e sorridersi raggianti. 

Quello è il colpo di grazia. Ciò che mi blocca a terra sembra volatilizzarsi all'improvviso, mentre i miei piedi iniziano a muoversi sempre più veloci.

Oltrepasso la fermata del bus, il cancello d'ingresso a Monaco Ville, corro giù per la lunga discesa che porta fino alla rotonda di Place d'Armes. Non ho mai corso così rapidamente, neanche quando stavo fuggendo dal mio matrimonio. Non è solo merito delle scarpe più comode, o della discesa, fuggo così velocemente che sembro quasi pronta a prendere il volo. Non è una cosa che mi dispiacerebbe poi molto. 

Quando oltrepasso anche la Rascasse mi blocco contro la balaustra del porto. Il fiatone che mi rimbomba nello sterno, il battito cardiaco come un tamburo nel cervello. 

Fisso l'acqua sotto di me. E davvero non capisco. 

Proprio ora che la mia vita aveva preso una piega all'insegna della serenità e libertà, Charles aveva deciso di rovinare tutto. 

Sono l'ansia e la fatica a riportarmi alla mente alcuni piccoli dettagli dei giorni scorsi, inezie a cui non avevo dato alcun peso sul momento. Charles che sorrideva allo schermo del cellulare, un paio di telefonate terminate bruscamente non appena ero entrata nella sua stessa stanza. 

Aggiungiamo che in questo momento lui (a suo dire) avrebbe dovuto essere occupato con i suoi fratelli, e il puzzle era completo.

Era tutto finito.

Come una cometa // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora