𝐎𝐧𝐞-𝐬𝐡𝐨𝐭 (𝟐)

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A/N: no SMUT, solo FLUFF.
Basata sull'episodio 7 della stagione 1
Alcuni dialoghi sono presi dalla serie.
Ps. Se la raccolta vi sta piacendo, seguitemi per darmi un po' di supporto!

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Artù camminava silenziosamente nella foresta con il fucile tra le mani, pronto a sparare. Era a caccia assieme a Merlino, nella speranza di uccidere un alce. Il principe sperò solo che il suo servitore non facesse alcun rumore e che si facesse da parte, per evitare distrazioni: solo così sarebbe riuscito ad uccidere l'animale.

Nel bosco, quel giorno, non incontrò nessun alce, bensì una donna e un uomo alle prese con i briganti. Artù riuscì a salvare i due malcapitati (inconsapevolmente aiutato da Merlino) e, dopo essersi accertato che stessero bene, li accompagnò a palazzo da suo padre.

L'uomo disse di chiamarsi Aulfric e aggiunse che la ragazza che lo accompagnava era sua figlia Sofia. Raccontò che la loro casa era stata saccheggiata e che erano riusciti a scappare. Il loro obbiettivo era andare ad ovest, per iniziare una nuova vita.

Uther disse loro di fermarsi a Camelot per un po', e che lì erano i benvenuti. I due accettarono volentieri, contenti dell'ospitalità ricevuta.

Nessuno sapeva che in realtà erano entrambi una minaccia, e che presto avrebbero causato guai.

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Artù fu subito colpito da Sofia, tanto che fu felice di sapere che la ragazza avrebbe avuto la camera vicino alla sua.

Il giorno seguente il principe chiese a Merlino di coprirgli le spalle, perché sarebbe uscito con lei di nascosto. Non avrebbe dovuto farlo, poiché avrebbe dovuto essere di pattuglia con suo padre, ma preferiva di gran lunga fare un giro per la città con Sofia che adempiere ai suoi doveri.

Il mago non era per nulla contento della situazione. Si convise di sentirsi in quel modo perché Artù, in quanto principe, avrebbe dovuto dar retta a suo padre e non uscire con una ragazza.

Cosa ci trova in lei, poi? Certo, la dama non è male, ma Artù può trovare di meglio, pensò.

Nonostante fosse in disaccordo con la decisione del principe di uscire, Merlino lo coprì lo stesso, perché non sarebbe mai riuscito a dirgli di no (forse nemmeno poteva farlo, dato che era un servo). Inoltre voleva vederlo sorridere, voleva vederlo felice, anche se questo significava sapere che sarebbe andato ad un appuntamento con una ragazza di cui era invaghito.

Avrebbe fatto qualsiasi cosa per il principe.

Se Artù era felice, lui era felice.

Nonostante si sentisse triste e infastidito, cercò con tutte le sue forze di non lasciar trasparire i suoi sentimenti: si comportò come se niente fosse e mantenne il sorriso, anche di fronte allo stesso Artù che continuava a parlargli di Sofia.

Lo incoraggiò dunque ad andare all'incontro con la ragazza, sperando di essere capace a coprirlo di fronte ad Uther. Sperò che tutto filasse liscio, poiché non era molto bravo a mentire. Doveva riuscirci a tutti i costi però, perché non voleva deludere Artù. Uther non avrebbe mai dovuto scoprire che suo figlio gli aveva disobbedito... piuttosto si sarebbe preso lui la colpa.

E alla fine fu così: di fronte alle inquisizioni del re su dove fosse Artù, Merlino si assunse la colpa dell'assenza del principe e venne messo alla gogna, ricevendo per l'ennesima volta la frutta in testa.

Odiava essere incatenato a quel luogo, quasi quasi passava più tempo lì che altrove.

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𝐌𝐄𝐑𝐓𝐇𝐔𝐑 𝐎𝐍𝐄-𝐒𝐇𝐎𝐓𝐒 | 𝐌𝐄𝐑𝐋𝐈𝐍Where stories live. Discover now