20. Occhi E Cuore

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Ti ho amato prima di saperlo
e forse è solo così che si
ama.

Ho sempre amato il Natale: le ghirlande appese alle porte, le luci attorno alle ville, l'albero, i regali e... la magia.

Credo ancora a Babbo Natale dopo diciotto anni.

Non mi piace pensare che tutto quello a cui credevo da bambina sparisca con il diventare grandi.

Perché diventare grandi è inevitabile, smettere di essere bambini no.

- Allora, cosa fate voi stasera?- domanda Liza, affiancando Nat.

- Penso che mia madre abbia preparato una cenetta coi fiocchi!- risponde lui, con gli occhi a cuore.

- Noi abbiamo deciso di passare il Natale con papà, quest'anno. Mentre nostra sorella maggiore Aly resta con la mamma. E penso proprio che dopo cena ci guarderemo un bel polpettone rosa- sorride Beth.

- E tu, Eddy?-.

- Alex mi ha detto che mi vuole fare una sorpresa!- arrossisco.

- Ma guarda un po'! Anch'io voglio un ragazzo che appena due giorni dopo esser stata dimessa dall'ospedale e la sera della Vigilia di Natale mi fa una sorpresa!- ribatte offesa Liza.

- Non è il mio ragazzo. Cioè, non ancora- specifico.

- Fattela fare da Natan- obbietta ridacchiando la gemella.

- Pff, io e lei!? Spero stiate scherzando!- si intromette lui.

- Ah ah- annuiamo in contemporanea io e Beth.

- Alla fine voi l'avete finito l'album?- cambia discorso la gemella.

- A me manca una foto- rispondo.

- Io ho solo una foto- ribatte la sorella.

Arrivo davanti al vialetto di casa, salutando i miei migliori amici e promettendoci di vederci spesso durante le vacanze natalizie.

Prendo le chiavi dalla tasca dei jeans e apro la porta di casa, dove mi accoglie una vampata d'aria calda.

- Ciao Eddy!- trilla Annette, impegnata ad addobbare casa, spostando decorazioni dalla cucina al salotto e dal salotto alle scale.

- Ciao! Alex è di sopra?- domando.

- Sì, mi ha detto che doveva parlarti. Vai pure- sorride.

Salgo di corsa le scale, divorata dalla curiosità, rischiando di inciampare nell'ultimo gradino, di scivolare sul tappeto di seta rosso in mezzo al corridoio e di investire Luna.

Non è stato facile spiegare ad Annette il perché avessi un gatto in camera mia, che aveva scoperto nei due mesi che ero all'ospedale.

Per un attimo ho avuto paura che lo cacciasse di casa.

Entro in camera senza bussare e fiondandomi sul letto.

Alex sobbalza per lo spavento, mentre lo stritolo in un abbraccio.

- Mi piace l'effetto che ti fa il Natale- ridacchia.

- Mi piace l'effetto che ti fa il Natale- imito la sua voce, cercando di guardare da dietro alle sue spalle cosa sta facendo.

- Che fai?- chiedo saltellando in punta di piedi per riuscire ad arrivargli alle spalle.

- Lo sai che mi piace lavorare i metalli. Pensavo di fare la stella da mettere in punta all'albero- spiega, facendomi vedere dei sottili fili ricamati a forma di stella.

- Wow! È bellissima!- commento.

- Si, lo so- si pavoneggia, beccandomi un pugnetto sulla spalla destra, che non lo smuove di un millimetro.

La Notte Delle FaleneWhere stories live. Discover now