𝐎𝐧𝐞-𝐬𝐡𝐨𝐭 (𝟏)

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A/N: no SMUT, solo FLUFF.
Basata sull'episodio 4 della stagione 1.
Alcuni dialoghi sono presi dalla serie.

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Camelot diede il benvenuto a lord Bayard di Mercia, assieme ai suoi soldati.

Era un grande giorno: il re della città, Uther Pendragon, e il lord, avevano firmato un trattato che segnava la fine di una guerra e l'inizio di una lunga amicizia.

Merlino era lì. Il mago vide come i due uomini si strinsero le mani, attorniati dagli applausi delle altre persone. A sua insaputa però, qualcuno in quella stanza non vedeva l'ora di eliminarlo per sempre: una strega di nome Nimueh.

La donna tramava vendetta contro il mago, giacché il ragazzo aveva ucciso l'Afang, un mostro d'argilla da lei creato, che aveva vissuto nella fonte d'acqua di Camelot e che ne aveva contaminato la sorgente.

Oh, se solo il mago avesse saputo che cosa la strega avesse in serbo per lui.

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Merlino ebbe l'occasione di parlarci poco tempo dopo, quando in una conversazione con Gaius la donna gli passò vicino, cadendo. Il gesto fu apposito, benché il mago ne fosse ignaro.

Merlino l'aiutò a rialzarsi e raccolse gli oggetti che le erano caduti. I due poi si presentarono e la strega usò un nome falso, dicendo di chiamarsi Cara.

Il mago fu subito rapito dalla bellezza della donna, dalla sua pelle diafana e dai suoi occhi blu scuro. Per non parlare di quelle labbra, carnose e rosse...

«Sei il servitore di Artù? Deve essere un grande onore.»

«Oh sì, è vero. Qualcuno questo posto deve mandarlo avanti.»

«Grazie Merlino.»

«Non c'è problema.» rispose il mago, restituendole l'ultimo oggetto che le era caduto.

«È stato bello conoscerti.»

Il ragazzo le sorrise, osservandola andare via. Fu Gaius a destarlo da quella visuale, divertito dalla faccia adorante del suo aiutante.

«Non devi mandare avanti questo posto?» gli chiese, per spronarlo a ritornare ai suoi doveri.

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Finché nessuno la osservava, Nimueh entrò in una stanza, quella di lord Bayard. La strega aprì un confanetto, dove dentro vi erano due coppe. Ne tirò fuori una e la scambiò con la sua che aveva maledetto, tramite un rituale e un fiore.

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La sera, al banchetto fatto in onore della nuova alleanza, vi era anche Merlino. Fu Artù a chiedergli di partecipare, gli diede persino l'uniforme. Un'uniforme alquanto ridicola, soprattutto il cappello. Il mago ci mise poco a toglierselo dalla testa, sopratutto dopo che Cara lo aveva guardato.

Il ragazzi osservò assieme all'amica Gwen come Uther e lord Bayard firmassero un foglio e si stringessero di nuovo la mano.

Quest'ultimo fece poi un discorso, parlando della nuova amicizia tra i due regni.

«Come simbolo della nostra buona volontà e della nostra neo nata amicizia, porgo in dono questi due calici cerimoniali. A voi, Uther.»

L'uomo mostrò il calice non maledetto a Uther.

«E a vostro figlio Artù.» disse, mostrando quello maledetto il calice maledetto. «Nella speranza che la nostra amicizia possa durare.»

Il mago era intento a seguire il discorso del lord, quando venne interrotto da Cara. La donna era piuttosto agitata.

𝐌𝐄𝐑𝐓𝐇𝐔𝐑 𝐎𝐍𝐄-𝐒𝐇𝐎𝐓𝐒 | 𝐌𝐄𝐑𝐋𝐈𝐍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora