chapter four

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"capitolo quattro"
cheerleaders
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"MH? CHE SUCCEDE, STEVE?" Dissi io. Era piú strano del solito, anche quando eravamo in piscina lo era.

Ora lui é appoggiato con la schiena sulla porta di casa sua mentre mi fissa.

"Hey? Steve, ci sei?"

"Si... volevo solo salutarti, ecco."

"Sei strano." Già, molto strano.

Alzò le spalle indifferente, "é successo qualcosa?" Continuai io.

"Non dovevi andare via?"

Stava cercando di evitare quel discorso, ma sa benissimo che con Daphne Henderson non ci riuscirà mai.

"Finchè non me lo dici, non mi muoverò da qua." Ribattei io decisa.

"Allora dovrò prenderti con la forza, perchè io non dirò nulla."

"Come sei misterioso!"

Alzò gli occhi al cielo dandomi una pacca sulla spalla, "non mi interessa, voglio saperlo entro domani!" Esclamai io per poi chinarmi leggermente per dargli un bacio sulla guancia.

"Buonanotte, misterioso."

"Buonanotte, stronza."

. . .

LENTAMENTE INIZIAI AD aprire gli occhi sentendo il rumore della sveglia.
Scesi dal letto e andai verso il mio amato armadio e presi la tuta da cheerleader e la misi dentro al borsone, che utilizzo per ció.


Decisi di mettermi un jeans lungo accompagnato da un top rosso e del mascara, ma non troppo.

Uscii da camera mia e andai al piano di sotto in cucina dove c'era un foglio sul tavolo.


"Ciao tesoro. Sono a lavoro mentre Dustin é già a scuola. Quando ti sei svegliata, chiamami."

Come immaginavo, sempre a lavoro. Non é quasi mai in casa ma questo non mi interessa molto. Non la chiamerò.
Non avevo voglia di preparare qualcosa per colazione, quindi decisi di non farla.


Presi il mio borsone e le chiavi di casa per poi uscire chiudendo la porta.

"Buongiorno, capelli merda". Salutai a modo mio il ragazzo davanti a me.

"Buongiorno, essere umano stronzo."

"Hey! La prendo come un'offesa!" Dico ironicamente mettendomi la mano sul cuore come se fossi offesa.

"Muoviti a entrare o giuro che ti lascio qua da sola." Disse voltando lo sguardo verso di me. Per un momento i nostri occhi si incatenarono e sentii una strana sensazione allo stomaco.

«« Ma che cazzo... »» Pensai io.

A farmi risvegliare dai miei pensieri fu Steve che scuoteva una sua mano davanti alla mia faccia, "Daphne? Terra chiama Daphne,"

𝐢 𝐰𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐛𝐞 𝐲𝐨𝐮𝐫 - steve harringtonWhere stories live. Discover now