Un Canto Maledetto

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Un tenue raggio di sole attraversò le imposte della finestra e svegliò Keira dal suo sonno leggero.

"Jena, sei sveglia?" Sussurrò.

"No, lasciami sognare in pace!" Fu la risposta.
Keira si rigirò a destra nel suo letto e incrociò lo sguardo di sua sorella anche lei appena sveglia insieme all'altra lupa.

"Vado a controllare che anche gli altri siano svegli..." Si alzò dal letto lasciando a Jena altri cinque minuti e si diresse nell'altra camera.
Poco dopo si lavarono e si vestirono per scendere tutti a fare colazione; il cibo scarseggiava in quei borghi come in ogni piccolo villaggio del Regno, ma per i membri delle Gilde e per i più ricchi non si badava a spese perché si sapeva che avrebbero pagato abbondantemente. Tra uova, latte e pane fresco i sei si scambiavano opinioni riguardanti la sera precedente.

"Pover uomo quel Pic, non so come faccia a vivere non sapendo cosa sia successo a sua figlia." Cominciò Jena.

"In effetti è strano che un vampiro faccia sparire così una persona. Dico, non c'era nemmeno una traccia di sangue. Non capisco il motivo della scomparsa." Lok fece una riflessione.
"Il mio potere di Elderin non è certo quello di vedere il passato, ma di sicuro è impossibile che Flein sia stata uccisa quella notte. C'è sotto qualcos'altro."

"Abbiamo avuto la dimostrazione che si tratta di un rapimento e che forse la ragazza è ancora viva, ma non abbiamo ancora abbastanza indizi." Sintetizzò Dosen cogliendo la frustrazione di Lok.
Intanto Keira aveva iniziato un discorso con Jena sul padre di Flein.

"Sai, ho notato della negatività in lui, quasi come se avesse perso le speranze, come se sapesse che sua figlia non potrà più tornare da lui. Al contempo però mi è sembrato anche fiducioso in noi e nel lavoro che siamo in grado di fare. Forse possiamo davvero aiutarlo." Spiegò.
Il dialogo tra le due attirò l'attenzione degli altri che iniziarono a farfugliare constatazioni e ragionamenti basati sui più piccoli dettagli ricavati poche ore prima.
D'improvviso la musica del bardo suonò più piano come per far spazio a qualcos'altro, un brusio di sussurri si creò tra i cittadini che erano nella locanda e i sei si misero in acuto ascolto.

"Quel lago dici? Forse ci sono stato una volta."

"No, non è possibile. Non si vedono da un po' ormai e poi di lì non ci passa mai nessuno."

"Un cadavere! Io ho sentito che c'è un cadavere!"

"Non saprei, magari è annegato..."

"Cleneren? L'ultima volta che l'ho visto stava spedendo una lettera. Sì esatto, quel giorno che sono tornato a casa sbronzo."

"Il Lago dei Bardi, si chiama così."

Intanto Oldrin si avvicinò al ragazzo che se ne stava appollaiato sul suo liuto e prendendolo per la camicia gli chiese a bassa voce

"Tu sei un bardo, non mi dirai certo che non sai dove si trova questo lago di cui stanno parlando."

Intimidito il musicista disse che era situato proprio alla fine del fiume delle Aquilegie che da Netterdale arrivava fin dietro a quel Borgo.

"Bah! Le odio queste persone che se ne stanno a parlottare tra loro senza comprendere la gravità delle situazioni!" Jena incrociò le braccia e spingendo un piede contro al tavolo mise in bilico la sedia su cui se ne stava seduta con il broncio.

"Forse indagare su questo Cleneren ci aiuterà." Concluse Grim.
"È meglio prepararsi come si deve."

Tornarono nelle stanze per armarsi e vestire le protezioni in cuoio nero; Keira si prese del tempo per spiegare ad Arina ciò che avevano scoperto nella sala della locanda, mentre Jena affilava i suoi coltelli da lancio uno per uno. Allacciarono gli stivali, legarono le spade alle cinture e riempirono le faretre con le frecce argentate: era infatti risaputo che le creature maledette potevano essere ferite solamente da armi in argento. Per questo motivo spesso gli ammazzavampiri venivano chiamati «senza-sposa» o «senza-sposo» poiché nel Regno era usanza scambiarsi un anello d'argento il giorno prima del matrimonio e siccome nelle Gilde quel metallo era usato per forgiare armi, allora secondo i cittadini non potevano averne abbastanza neanche per forgiare una coppia di anelli per cominciare il rito del matrimonio.
Durate il tragitto a cavallo verso il Lago dei Bardi, i sei parlavano tra loro di queste ironie che subivano costantemente e qualcuno ridacchiando mostrava all'altro l'anello che portava al dito già da anni: Grim, il padre di Keira, e Dosen sposato da più tempo.

Keira e il VampiroWhere stories live. Discover now