Dio perché sono cosi?

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Mikey pov

Stavo guidando lentamente per le strade di tokyo, il viaggio era molto silenzioso, forse fin troppo anche per me. Non lo nego ho sempre amato il silenzio che c'è sulla moto quando guido, perché mi da un vero e proprio senso di tranquillità...se dovevo guidare con lei dietro avrei preferito se avessi parlato anche per un mezzo secondo solo per risentire di nuovo la sua voce.
si stringeva a me molto forte anche se stavo andando abbastanza lentamente rispetto a come andavo di solito.
<<sai Inui e una persona unica, lo conosco da quando sono piccola e non vorrei lo succedesse niente di male>> dopo poco appoggio la testa sulla mia schiena rilassandosi un pochino, nel mentre continuava a parlarmi di lei e Inui.
<<credo che sia una delle persone che mi capisce in molte cose, e come se lo conoscessi da una vita>> sentivo che nella sua voce che qualcosa non andava in Inui, era molto preoccupata anche se cercava di non farlo capire.

mi fermai poco dopo davanti alla scuola dove non c'era nessuno se non noi due che guardavamo l'ingresso come due rincoglioniti che eravamo.  entrambi scendemmo dalla mia moto e ci misimo  sulle scale della scuola a guardare il cielo che era coperto da alcune piccole nuvole che oscuravano il sole di tanto in tanto.
<<Mikey non stai parlando più di tanto...ti sto dando fastidio con i miei problemi?>>
<<Affatto e solo che mi torna in mente lei con tutte ste nuvole così candide e pulite come lo era il suo cuore>>
<<scusami la domanda ma se è così importante e bella per te, perché non ti dichiari lei? ti direbbe di sì sicuramente>>
mi girai a guardarla con un piccolo sorriso e tornare a guardare davanti a me dove sul mio ginocchio si posò una farfalla bianca come il latte.
<<e morta tanto tempo fa, ero solo un ragazzino e non le sono sempre stato accanto come avrei dovuto fare, ma nonostante tutto so che lei tornerà da me magari in un altra vita>>
mi girai a guardarla e vedevo dal suo viso che era pietrificata da quello che gli avevo detto, non sembrava voler dire niente ma allo stesso tempo dire tutto.
<<Tn tu le assomigli -allungai la mano per spostargli una ciocca di capelli che aveva in volto- ma tu non sei malata come lei>>
era vero, anche se in realtà quella che ho davanti a me e la stessa Tn che avevo conosciuto nel 2005, solo che sta volta non si ricorderà mai di quello che c'era stato un tempo.
<<Mikey...io ci sarò sempre non ti lascerò come fece lei>>

la stavo guardando e non capivo appieno se si stesse divertendo a farmi male e non capire i miei reali sentimenti verso di lei. Sinceramente penso che questo sia il karma...che mi punisce per ciò che gli feci dopo quel festival di fine estate. Sinceramente me lo merito per ciò che gli feci ma non riesco a comprendere perché dopo decenni?
Probabilmente ci stavo mettendo troppo a darle una risposta dato che si buttò addosso a me dandomi un'abbraccio e non allontanandosi da esso.
<<Mikey mi dispiace, ma sono sicura che la rincontrerai in un'altra vita>> il abbraccio era molto stretto, come se stesse cercando di dare del amore a quel cuore freddo fermo da troppo tempo.
<<in un'altra vita dici? perché non in questa? sai mi disse esattamente ciò molto anni fa -appoggiai la mano sulla guancia- e sai io l'aspetterò per altri mille anni se servisse>> non so esattamente che faccia stavo facendo in quel momento ma lentamente le nostre face si stavano avvicinando sempre di più, eravamo a pochi centimetri dalle nostre bocche e...mi allontanai sotto il suo sguardo scioccato e molto imbarazzato.
<<scusami cara...non so cosa mi sia preso, mi è sembrato di vedere in te la mia amata. so benissimo che non provi nulla verso di me e che amo Izana. scusami ancora>>
<<Mikey...>> la sua voce era ferita dal mio comportamento così freddo verso di lei, cazzo se avrei voluto baciarla ma non potevo farlo, non ora che Izana si era innamorato di lei.

sentivo la sua flebile voce chiamarmi ma io non stavo rispondendo e non avevo neanche la forza di girarmi a guardarla, non in quel momento, volevo solo sparire e magari sta volta morire io per colpa di una malattia sconosciuta a dio.
davanti a me si parò Koko che stava cercando con lo sguardo qualcuno, probabilmente il suo fidanzato.
<<Mikey hai per caso visto Inui? vorrei parlargli prima di entrare a scuola>>
<<Non è venuto oggi a scuola, sta da Tn perché l'hai ferito Koko>>
<<scusami non è colpa mia se pensa male su tutto, è vero che sono uscito con un ragazza ma mica è tradire>>
lo stavo guardando con sguardo di disappunto ma infondo pure io l'avevo fatto con lei solo che non in modo fisico ma mentale, quindi in sto caso dovrei stare zitto e non giudicarlo.
<<sai pure io lo feci, ma non in modo fisico ma mentale>>
<<allora vedo che mi capisci e non mi giudichi per ciò che ho fatto a Inui>>
<<lei mori davanti a me per questa mia scelta di merda...e se non l'avessi fatto magari avrebbe vissuto di più. Non devi commettere i miei errori>>

Sinceramente in quel momento non mi sembrava di parlare con lo stesso Koko che conoscevo ma con un totale estraneo. Mi alzai e andai nel cortile dietro la scuola per cercare un po' di riposo da tutto quello che stava succedendo, non volevo avere contatti con l'umanità ma per sfortuna trovai Takemicchi che era disteso pure lui li a guardare il cielo.
Mi stesi pure io li affianco a lui, prima c'era stato un momento di silenzio ma dopo poco decisi di aprirmi un po' con lui e di raccontargli tutto anche se non credevo che mi avrebbe creduto, invece con mia grande sorpresa mi riusciva a capire.

<<Quindi è andata a finire così con lei? E non sai come comportarti con lei adesso?>>
<<Esattamente...Sai Micchi la cosa peggiore del fatto di ricordare la mia vita passata? E ogni volta che guardo T/n mi sembra di vederla morire come quella volta" dissi tirando le miei gambe sul petto mentre guardavo la scuola riempirsi sempre di più>>
<<Ma mi sembra che tu non ti sia mai suicidato...oppure>> disse Takemicchi guardandomi come se avesse paura di una mia reazione
<<Ho vissuto fino ai miei 28 quando mi sono rovinato e sono letteralmente sprofondato nell'oscurità poi mi hanno ucciso>> dissi mentendo allungando la mano verso le nuvole che si facevano sempre più lontane dal limpido cielo.
<<Però ora potrai essere la versione migliore di te di come lo eri in passato>> disse sorridendomi Takemicchi.
<<vorrei che avessi ragione Micchi ma non è vero, se potessi ora ucciderei chiunque osi avvicinarsi a lei...ma ho fatto un patto con la morte e quindi non posso fare nulla se non aspettare che si rinnamori di me. E non è detto perché magari non lo capirà mai e andrà aventi con Izana senza di me>>
<<Mikey, come vi siete rimessi insieme nella scorsa vita succederà lo stesso, dato che è la tua anima gemella>>

Dopo poco se n'è andò lasciandomi da solo li a guardare il cielo nuvoloso in compagnia della mia sigaretta. Non avevo voglia di andare a scuola e di vederla affianco a me quindi decisi di rimanere lì fino a pranzo e magari poi tornare a casa a farmi i cazzi miei come sempre. Mia madre non si faceva più domande sul quando andavo a scuola o meno dato che sapeva delle miei problematiche con il cibo e mi lasciava fare ciò che volevo in un certo senso. Nella mia famiglia molte persone hanno problemi con il cibo, lo stesso Izana una volta era stato ricoverato per bulimia ma nessuno lo sa tranne la mia famiglia, non si può guarire da sta malattia ci si impara a convivere in verità. Più che altro io ne soffro ancora si anoressia ma mi rifiuto di andare in terapia perché non me la sento e non ho voglia di andarci anche se questo comporta all'autodistruzione di me stesso. A me sinceramente basta sapere che le persone affianco a me non distruggono davanti a me.
Sentì vibrare il telefono e lo presi in mano notando una notifica da parte di mio fratello maggiore che si chiedeva dove fossi io, la ignorai tornando ai miei pensieri soliti fino a quando non lo trovai davanti a me che mi guardava in malo modo.

<<Mikey ti prego non puoi andare svenati così, almeno prova ad andare in classe e non ti senti bene puoi pure andare a casa ma almeno provaci>>
Lo guardavo ma non riuscivo a emanare nessuna mia emozione in quel momento, e specialmente non ne avevo la forza necessaria per farlo.
<<seriamente cosa hai in sto periodo? e ritornata l'era in cui ritorna la depressione e l'anoressia?>>
<<Non sono mai andate via Shin, sono sempre presenti li a farmi compagnia nei miei momenti da solo>>
Non stava parlando ma si sedette affianco a me a guardarmi e ad accarezzarmi i capelli, mi era sempre piaciuto quando faceva così. Di solito lo faceva per consolarmi o cose così, non ho mai capito il suo vero significato.
<<Mikey vuoi andare a casa? spiego io alla mamma che hai bisogno di tornare in struttura perché sta ritornando quel periodo>>
<<Shinciro no, non ne ho bisogno>> invece si che ne avevo bisogno ma non volevo lasciare Tn da sola con Izana.
<<lo dico per il tuo bene, da quando è ricominciata la scuola hai smesso praticamente di mangiare e ora ti trovo qui, lo dico per il tuo bene e sta volta ci resti finché i medici non si assicurano che tu stia bene del tutto. Discorso chiuso>>

La dove le nuvole puoi toccare (Mikey x Reader)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang