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Era una notte come le altre nel piccolo quartiere a nord di Busan, la luna splendeva nel cielo e una leggera brezza scompigliava i capelli di quel ragazzo dai capelli castani che si trovava affacciato alla finestra mentre mille pensieri lo affligg...

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Era una notte come le altre nel piccolo quartiere a nord di Busan, la luna splendeva nel cielo e una leggera brezza scompigliava i capelli di quel ragazzo dai capelli castani che si trovava affacciato alla finestra mentre mille pensieri lo affliggevano velocemente.

Era la notte del 31 ottobre 2002, i giovani di quel tempo si trovavano per le strade travestiti da qualche personaggio spaventoso, bhe si spaventoso per modo dire perché erano quasi tutto il contrario per Jimin, forse dovevano indossare quei travestimenti a carnevale.

Tirò un forte sospiro e poggiò la testa sulla finestra fredda e umida a causa del forte contrasto tra caldo e freddo.
«Taehyung non è mai puntuale!» sbuffò prendendo in mano il suo telefono per vedere se il suo amico gli avesse mandato qualche messaggio per informarlo di un eventuale ritardo ma, come sempre d'altronde, non trovò assolutamente nulla se non delle notifiche di instagram di gente che metteva i cuori ai suoi post. Ovviamente ignorò completamente le notifiche e passò dal piccolo divano sotto la finestra al letto che si trovava al centro della camera.

Aspetto ancora un paio di minuti, minuti della mezzanotte che passavano lenti, anche troppo, ma passavano lenti solo per lui. Sentiva i bambini tra le strade correre e gridare quando un piccolo robottino telecomandato, del suo vicino di casa, sbucava improvvisamente da dietro una siepe e allora tutti gridavano a squarciagola, facendo volare anche diversi insulti.

Jimin odiava tante cose, per esempio il caldo soffocante di luglio, le macchine che acceleravano sulle pozzanghere, le ragazzine rumorose sul bus a prima mattina...odiava tante cose, ma ciò che odiava di più era la notte di halloween, la notte del 31 ottobre per intenderci. E in quei momenti in cui si trovava solo che iniziava a ricordare perché l'odiava così tanto.

Flashback

«Jimin-ah!» gridò a squarciagola il suo ragazzo dirigendosi a passo svento verso di lui e sventolando in mano una mazza di legno, o almeno quello sembrava essere nel buio della notte.

«Yoongi fa silenzio, sono le due della notte...se eomma ti sente ti stacca la testa a morsi» disse guardandolo correre nella sua direzione, sulle sue scale della casetta in cui viveva.
Erano quasi sette mesi che era fidanzato con quel magnifico ragazzo dai capelli grigi tinti e gli occhi come due pozze nere nel mare celeste. Già un'assurdità, quello erano i suoi occhi, uno spettacolo nero della natura.

«Jimin tu non puoi capire cos'ho appena sentito!» disse la chioma grigia stringendo la mano del suo amato tra la sua. Con i battiti accelerati e il fiato spezzato. Aveva i capelli spostati dalla sua solita acconciatura, indossava un giacchetto di pelle, una camicia rossa e dei pantaloni di tuta color nero, semplice come lui d'altronde. Gli orecchini facevano da cornice a quel bellissimo viso pallido e dolce.

«Cosa? Gente che scopava nei vicoli? Non mi scandalizzo amore, non dopo aver visto la signora Seon farlo con il suo vicino...degno da film horror» sorrise guardandolo e intrecciando la mano con la sua.

𝙑𝙖𝙢𝙥𝙞𝙧𝙚 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Where stories live. Discover now