- Chi non vuole tornare come una volta?- chiede una voce salendo le scale.

Oh no no no!

Mi precipito alla porta e la chiudo a chiave.

- Eddy, apri subito questa porta o ti giuro che la sfondo!- urla arrabbiato, facendomi tremare, appoggiata contro di essa.

Comincio a piangere.

Ho brutti ricordi di gente che mi urla contro, e lui lo sa.

Lo sento calmarsi in corridoio.

- Ti prego Eddy, apri questa porta!- sussurra.

Ti vuole fregare.
Farà come ha fatto da bambino.
Ti voglio bene, sei la mia migliore amica... e puff!
Sparito.

Rimango in silenzio, mentre piano piano le lacrime si fermano.

- Va al diavolo!- sbatte un pugno sulla porta, facendola tentennare.

Peccato che il pugno mi arriva proprio dritto in pancia, facendomi piegare dal dolore e scoppiare a piangere.

- Eddy, ti prego dimmi che non eri dietro alla porta!- esclama disperato.

Mi fa talmente male lo stomaco che non riesco a parlare.

- Eddy!- ripete.

Mi alzo piano da terra e mi siedo sul letto, ignorando i richiami di Alex.

Diamine, quanto fa male!

Faccio fatica persino a camminare!

Mi sdraio un attimo sul letto e, quando sento i passi di Alex allontanarsi, apro la porta, lasciandola ugualmente chiusa, ma non a chiave.

Resto un po' sul letto a pancia in su, mentre mi massaggio lo stomaco che brucia e pulsa da morire.

- Tesoro, sei pronta?- entra pimpante Annette in camera mai.

- Veramente non sto troppo bene, è meglio se andate solo voi. Preferisco rilassarmi un po', ho molto mal di pancia- pronuncio queste parole biascicando per il dolore.

- Hai mal di pancia?- domanda avvicinandosi.

Annuisco.

- Posso vedere, magari c'è un livido che ti sei fatta un po' di tempo fa e fa male! Sai, sono una fisioterapista- alza le spalle, sedendosi sul bordo del letto.

- No!- esclamo, forse un po' troppo velocemente.

Troppo tardi, ha già alzato il bordo della t-shirt, scoprendo un livido violaceo e grande quanto il palmo della mia mano.

- Ma dove diavolo te lo sei fatta?!- esclama preoccupata.

- Allora andiamo o no in spiag- entra Alex in camera, interrompendosi vedendo Annette con gli occhi spalancati.

- Dove te lo sei fatta?- ripete.

- Uhm- pensa veloce... pensa veloce - Sono caduta dalle scale, all'orfanotrofio. Due giorni fa- mento.

- Poverina, mi dispiace! Ti prendo una crema che fa passare tutto in un batti baleno!- sorride, correndo fuori dalla camera.

Gioco con una ciocca di capelli color carota, mentre aspetto il suo ritorno.

Ad un certo punto sento il letto ai miei piedi abbassarsi e, perplessa, alzo lo sguardo, incontrando due occhi incredibilmente verdi.

- Perché hai mentito?-.

Faccio spallucce.

Si corica di fianco a me, facendomi arrossire di colpo.

- Ti fa male?- continua.

Faccio cenno con la mano di così così.

- Quando ti ho sentita parlare da sola in camera, ho colto solo l'ultima parte: non voglio tornare come una volta. Di che cosa stavi parlando?- domanda.

Mi giro, anche se dolente, dall'altro lato, senza rispondergli.

Lo sento sospirare, lasciando cadere il discorso.

Restiamo in religioso silenzio, rispettando l'uno i pensieri dell'altro, fino a quando torna Annette con una crema in mano.

- Ecco qua!- me la spalma sul livido violaceo, facendomi un po' male.

- Ottimo, ora possiamo andare in spiaggia!- sorride pimpante, mollando una pacca sulla spalla al figlio e tirandomi su dai polsi.

- Ehm... veramente io...- comincio, ma Annette è già scesa di sotto.

- Tu cosa?- domanda Alex.

Trasalisco, non ricordandomi della sua presenza.

- Io... È che mi manca... ehm...- balbetto arrossendo.

- Che cosa?-.

- N-non ho u-un costume...- rispondo, arrossendo ancora di più.

- Dio, non sei cambiata proprio per niente! Sei sempre la solita timidona!- lo vedo sorridere, il che non fa che farmi arrossire ancora di più.

- Oggi resta in spiaggia, credo che tu no abbia ancora imparato a nuotare- riprende il discorso.

Rimango sorpresa nel sentire che si ricorda che non sapevo nuotare.

- O-okay- annuisco.

Scendiamo di sotto, dove Annette e Norman ci aspettano davanti alla porta, già pronti.

- Andiamo?- chiedono in coro.

- Andiamo- ripetiamo sorridenti io e Alex.

Angolo autrice:
Ciao a tutti! Ecco il terzo capitolo di La Notte Delle Falene!
Cosa ne pensate dell'arroganza di Alex e della solita dolcezza di Eddy?
E delle sue insicurezze?
Ringrazio tutti quelli che passano sempre a leggere e non si perdono mai un capitolo, grazie ai quali la storia ha raggiunto più di 100 letture! ❤️
Se il capitolo vi è piaciuto commentate e lasciate una stellina se vi va✨
Grazie se lo farete e ci vediamo venerdì con il quarto capitolo! 🦋
~Evy Dreams

La Notte Delle FaleneWhere stories live. Discover now