La Storia del Lucario Ripudiato

Capitolo 1: Debolezza

“Non sai fare di meglio?”

Disse mentre colpiva il suddetto interessato con un Palmoforza dalla notevole potenza. Il bersaglio fece un volo di qualche metro prima di ruzzolare a terra ansimante e indebolito dalle estenuanti battaglie. Altri Pokemon di quella stessa specie stavano assistendo al combattimento, completamente delusi da ciò che stavano assistendo. Di solito i Lucario sono Pokemon che vantano un onore per certe cose, il nostro povero malcapitato non era da meglio ma non era mai riuscito a esprimere il suo potere. In quel momento non rappresentava altro che l’ombra di sé stesso.

Vi starete chiedendo come mai sia riuscito a evolversi… che ci crediate o no, prima quello stesso Lucario aveva da Riolu, una vita più felice, più spensierata, un qualcosa che ormai aveva completamente dimenticato. Il Popolo dei Lucario, viveva su una larga piana di una montagna tagliata a metà. Avevano trovato stabilità in quel luogo, dove vivevano come eremiti, allenandosi e allenandosi ogni giorno pur di far accrescere le proprie capacità. Non andavano quasi mai a contatto con le altre popolazioni, tranne in momenti speciali e inediti.

“No, niente… è debole e incapace, non riesce a fare nulla”

Aggiunse un terzo Lucario, il suo tono e lo sguardo non facevano che presagire delusione e odio. Qualcosa che si poteva avvertire anche senza il controllo dell’aura, una frase che eguagliava il proprio animo in frantumi.

“Non...Non è colpa mia s-se sono così”

Il Lucario cercò di alzarsi e contrattaccare, aveva un qualcosa che lo rendeva diverso da tutti gli altri, ossia un velo azzurro intorno al collo in memoria di sua madre, scomparsa ormai da tempo. Inutile dire che l’attacco fallì miseramente, non ci volle nulla per bloccare quel disperato Crescipugno, il suo avversario era molto più forte, molto più allenato e molto più spietato.

Non era altro che un pietoso attacco per cercare di non uscire da quello scontro senza mai aver azzeccato un colpo, anche se ormai il suo onore non valeva nulla.

Tutti sanno che i Lucario hanno la straordinaria capacità di avvertire l’aura, attraverso il quale possono prevedere i movimenti dei propri avversari o anche per rintracciare qualcuno, il problema è che il nostro protagonista non ne possedeva affatto, ne era completamente sprovvisto e non riusciva nemmeno a percepirla.

“Oh si che è colpa tua e sai perché? Perché sei un fallito, un rifiuto, un Lucario uscito male”

Non ebbe pietà… un potentissimo Crescipugno lo colpì allo stomaco, anzi non uno solo ma una raffica, quasi come se stesse usando l’attacco Zuffa, dritti tutti allo stomaco. Il Lucario dal fioccoazzurro subiva, continuava a subire incapace di contrattaccare, non ci riusciva, era completamente bloccato dalla morsa dei colpi del suo avversario che, con una zampa, lo bloccava e con l’altra inveiva sul povero Lotta-acciaio fino a fargli sputare sangue.

Non era finita lì, non veniva risparmiato neanche dalla sconfitta, fu colpito con un potente montante che quasi gli ruppe il muso. Il Lucario cadde a terra, senza forze, quasi in pericolo di vita, ma poco importava, i Lucario non potevano ricevere cure, dovevano scendere dalla montagna per andare a cercare bacche per conto loro, non potevano fare affidamento verso nient’altro o nessun altro, altrimenti la punizione sarebbe stata peggiore. Una regola spietata che si erano imposti per diventare ancora più forti.

Il dolore non fa altro che fortificare ma in quel caso era il contrario. Lo rendeva solo più debole e incapace di agire o difendersi. Sensi di colpa e dolore subito non facevano altro che peggiore la ormai frittura mentale del Pokemon Aura.

“Ben fatto Ken!”

Disse un altro Lucario, stavolta più anziano. Al villaggio prevaleva la figura del più forte, a cui spettavano vari premi in caso di vittoria, mentre al perdente non rimaneva altro che umiliazione. I Pokemon Aura sono conosciuti per essere creature davvero orgogliose, per loro la sconfitta non era affatto contemplata, addirittura alcune specie preferivano la morte pur di non cadere al suolo senza aver dimostrato il proprio valore. Hanno anche la capacità di comprendere i sentimenti degli altri Pokemon, ma quello valeva fino a un certo punto. Non aveva un valore così alto.