Chi sarà il prossimo?

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"Hey!" Mi giro lentamente e alle mi spalle vedo Tom con un sorriso ammaliante. Io rimango impassibile, lui si porta una mano alla nuca, sospira e dice:
" Ti sono cadute queste, ieri non ho avuto il tempo di dartele..." Mi porge le mie cuffiette, con tutto quello che mi è successo devo averle dimenticate.
" Ehm, grazie. Devono essermi cadute ieri quando un ragazzo mi ha dato una spinta." Le prendo e poi, sempre con dei quaderni in mano, mi allontano dall'armadietto. Lui va subito dagli altri ragazzi, senza voltarsi indietro.

Non riesco proprio a smettere di pensare a dove sia Opal, all'omicidio ed al perché ai miei genitori non importasse niente...questa notte non sono riuscita a dormire ed ho preso nuovamente le mie pillole..mi sento ancora scombussolata, non riesco a capire/ricordare bene quello che è successo ieri..forse mi sono distratta ed Opal è sparita..o forse mi ha detto qualcosa mentre ero sovrappensiero..tutti dubbi che fanno avanti e indietro nella mia mente. Chiederò a qualche amica di Opal se l'avessero vista.
Fortunatamente sono tutte davanti a me, non devo perdere tempo a cercarle. A quanto pare i miei genitori non sembrano gli unici non preoccupati per Opal...forse le sue amiche non ne erano a conoscenza...? Mi sto per avvicinare, ma ecco che la campanella suona. Loro stanno andando in classe, ma io devo sapere. Riesco ad afferrare il braccio di Denise:
" Scusami..." Non mi lascia il tempo di finire la frase che inizia a ribattere contro di me.
" Toglimi le mani di dosso!" Di scatto toglie il braccio dalla mia presa e per poco non perdo l'equilibrio.
" Ma io volevo solo..." Lei non mi ascolta e va in classe con portamento altezzoso. Le altre sono rimaste lì ad aspettarla per entrare il classe, mi guardano con un misto di imbarazzo e compassione...avranno frainteso?

Entro di corsa in classe, oggi l'insegnate è già in aula..di nuovo il Sig. White...che sfiga.
" Ed ecco che la signorina James che entra in ritardo" tutti iniziano ad accennare sorrisi e a fare bravi risatine.
" Mi scusi" abbasso la testa per scusarmi.
" Questo per lei è un altro strike. Ora può andare a sedersi" mi dà il permesso ed io eseguo.
" Lunga notte è?" Continua a parlare alle miei spalle.
" Già..." Sospiro io. Dopo ciò riprende la lezione e questa volta cerco di stare un po' più attenta...anche se è difficile...

La campanella suona. Senza pensarci due volte mi alzo insieme a tutti gli altri studenti per andare verso la porta, mi immischio in mezzo per non ricevere una nuova predica da parte del sig. White. Ce l'ho quasi fatta!
" Allora signorina James dopo scuola l'aspetto nel mio ufficio." Dice senza distogliere lo sguardo dai suoi fogli.
" Certamente " dico con tono serio ma preoccupato. Accidenti non ho tempo per questo, devo pensare ad Opal!

La seconda ora è iniziata e per fortuna c'è musica, una materia in cui posso concentrarmi un po' più sui miei pensieri.

Mentre il Sig. Gomez spiega sento due ragazze parlare dell'omicidio di ieri sera.
" Allora? Avete sentito ieri il telegiornale?" Dice la rossa
" Si! Chi pensate che sia la vittima?" Le risponde la ragazza con la frangetta.
" Penso sia quella ragazza...si insomma...si chiamava..." Prima che la mora dicesse altro, l'insegnante sbatte la mano sul tavolo chiedendo silenzio.

Tutto il giorno è passato molto in fretta e io non ho mai smesso di pensare a mia sorella... Le sue amiche mia hanno scansata per tutto il tempo senza darmi spiegazioni. Ora l'ultima cosa che mi resta prima di andare è la ramanzina da parte del sig. White.

Entro nel suo ufficio, il cuore accelera ad ogni passo che faccio.." Bene, volevo parlare di una cosa molto importante." Spezza la tensione che si è creata. Poi si siede ed io rimango in piedi davanti alla sua cattedra.
" So che sono solo i primi giorni, ma vorrei finisse prima possibile questa sua disattenzione. Ecco perché l'ho chiamata". Si ferma per fare una pausa.
" Lei ha dei voti molto alti e mi piacerebbe che li mantenesse, so che è molto in gamba" mi mordo il labbro inferiore per poi limitarmi a dire: " Si.."
Il signor White riprende il discorso: "so che non è stato un anno facile per lei, ma io come tutti i professori siamo disponibili ad aiutarla" rimango impassibile e continuo a guardare verso il basso fino a quando il signor White sospira e mi dà il permesso di andare.

Che cosa intendeva con "non è stato un anno facile"? Per me come per tutti gli altri adolescenti il liceo può essere un periodo difficile ma in genere i professori non ti chiamano in ufficio per fartelo presente.. non sono riuscita a capire che cosa abbia voluto dire White. Comunque ho altre cose in testa in questo momento, non voglio rimuginarci ancora.

Sono all'uscita di scuola, molti ragazzi sono ancora qui tutti radunati per andare via insieme. Io sto aspettando mio padre che non è ancora arrivato. D'un tratto il telefono squilla ed io rispondo mettendo il vivavoce per capire meglio con quella confusione.
" Hey tesoro, oggi non posso venire a prenderti ho avuto un imprevisto a lavoro..." Sospiro e poi freddamente dico:
" Ovviamente" prima che lui risponda riattacco subito. Mi sarebbe venuta voglia di urlare..non voglio prendere l'autobus con gli altri, decido di tornare a piedi anche se dovrò fare quasi 10Km per arrivare a casa!

" Se vuoi posso accompagnarti io a casa" mi si avvicina Tom. Io da lì mi blocco. Preferisco andare a casa a piedi pur di non essere accompagnata dal ragazzo che mi piace/ piaceva- ragazzo di MIA sorella! Tutti ma non da lui.
" No grazie" rispondo diretta.
" Come vuoi" io incrocio le braccia.
" Cercavo solo di essere gentile, ho notato che con te a parte Opal non lo è nessuno" continua Tom. In effetti ha ragione, ma a me tanto non importa...
" Grazie lo stesso" questa volta lo dico accennando un sorriso.
Sta per andare via ma io lo blocco dicendo:
" Aspetta...hai visto Opal, a proposito?" Fa di no con la testa e poi " scappa" in macchina come niente.

Il cammino è stato lungo, specialmente perché stamani mattina faceva freddo e mi sono vestita pesante; ora che ho il sole puntato contro sento un caldo tremendo! Arrivata a casa ho una fame da lupi, prendo le chiavi ed entro.

Apro la porta, vedo che la TV è accesa...che strano. Ci sono anche degli snack sparsi sul tavolino...
Se c'è qualcuno è di sicuro in cucina, sento che sta cercando qualcosa negli scaffali. Mi avvicino piano piano quando...
" Opal!?" Mi sorprende ed emoziona nel vedere mia sorella.
" Ciao" si limita a dire.
" Ciao? Sei sparita per ore e tutto quello che sai dire è ciao!?" Dico infuriata. Lei sembra non capire.
" Pensavo fossi il cadavere carbonizzato che hanno fatto vedere alla TV ieri sera!"
Nel mentre lei ha preso uno degli snack dal tavolo e si è rimessa sul divano con le gambe incrociate.
" Se ti riferisci al fatto che non sono venuta a scuola è perché ero davvero molto stanca dopo il pigiama party di ieri sera" dice con tranquillità
" Pigiama party?" Ora sono confusa!
" Si, da Celeste. Te lo avevo detto ieri mentre correvamo che dovevo andare da lei". Ora tutto mi è chiaro..mi sento stupida per tutto quello che ho pensato..ha solo passato la notte a casa di Celeste! Come ho fatto a non capire?
" Mamma e papà lo sapevano?" Chiedo.
Lei annuisce e allora mi domando perché non me lo abbiano detto quando gliel'ho chiesto... vabbè errore mio. Avrei voluto arrabbiarmi ed urlarle che era stata proprio una stronza a farmi preoccupare così..ma di sicuro il fatto che l'avessi ignorata durante la corsa non giocava a mio favore. "Ed allora perché non mi hai risposto al telefono? Ho provato a chiamarti e dava sempre non raggiungibile!"..."Dai Cloe, sai che non sono sempre raggiungibile". Dopo questo scambio con mia sorella inizio a prepararmi il pranzo e provo a distrarmi un attimo lavorando ai fornelli. Man mano che passa il tempo la tensione svanisce ed inizio a sentirmi meglio.

Mentre mangio, Opal è qui che pigia ogni possibile canale nel disperato tentativo di trovare qualcosa che le potesse piacere. Mentre la guardo mi sento sollevata, felice e ormai quasi spensierata. A mia sorella non è successo niente, menomale. Sospiro e poi iniziò a salire le scale per andare a farmi una doccia.
Mentre salgo sento la TV:
" Opal no ferma!" Le grido. Ho sentito il telegiornale, dicono qualcosa dell'omicidio di ieri sera, ma Opal ha già cambiato canale.
" Ah sì." Rimette sul telegiornale.
" ...siamo riusciti ad identificare la vittima, che sarebbe..."

P.S.

Hey! Sono tornata con un nuovo capitolo 😁. Ditemi, siete rimasti con abbastanza suspence? 😏
Fatemelo sapere nei commenti!
~♪

Non tutto è come sembra...Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt