VII CAPITOLO SHAUN VS ASHER

Start from the beginning
                                    

Dio mio, è proprio sadico.

Asher scompare dalla stanza. Cavolo, non so come comportarmi. Vado in bagno per vedere i segni che mi ha fatto addosso. Sono ben visibili, merda.

Mi dirigo verso la vasca. Dentro vi trovo Shaun che sta dormendo. Ma che cavolo...?

«Eh... Shaun?» lo chiamo.

«Abbassa la voce. Non così forte» borbotta. «Mi sto solo facendo un bagno. Ecco tutto.»

Ma si è reso conto che è ancora vestito, oppure no?

«Ma sei ancora vestito» gli faccio notare.

«Allora spogliami tu» mi risponde con totale calma.

«Eh?»

«Non sei venuta qui nella speranza di vedermi nudo?»

«T-ti sbagli! Non insinuarla nemmeno una cosa del genere» ribatto. «Sono venuta qui per farmi un bagno.»

Shaun abbozza un sorriso. «Vuoi unirti a me?» mi domanda.

«Perché dovrei farlo?»

«Dici così ma stai arrossendo» mi fa notare.

Cavolo è vero. Ma perché mi sento così strana?

«Mi chiedevo come mai, pur essendo fratelli, siete così diversi.»

«Abbiamo madri differenti» mi risponde.

«Cosa?»

Non posso credere a quello che ho appena sentito.

«Rhys ed io abbiamo la stessa madre, mentre Asher e Redgrave...» inizia a dire. «... hanno un'altra madre.»

Quindi è per questo... «Ehm, e Steven?»

«Lui è figlio di un'altra donna ancora» mi risponde, prima di immergersi completamente nella vasca.

«Shaun» gli urlo, prendendogli d'istinto la mano. Non so per quale motivo, mi stia iniziando a stringere la mano.

Improvvisamente mi tira a se, facendomi cadere nella vasca.

«Lasciami bere il tuo sangue.»

«Cosa?» gli domando, sgranando gli occhi dallo stupore.

«Che c'è, sei spaventata?»

Non so come rispondergli, perché la mia espressione parla chiaro e tondo. Shaun avvicina la mia testa a sé. «Che carnagione chiara. Scommetto che se la mordo, sguizzerà del bel sangue rosso vivo.»

Shaun abbozza di nuovo un sorriso. «È stato Asher a farteli?» mi domanda, riferendosi ai succhiotti che sono ben in vista. «Non si smentisce mai il suo ego possessivo.»

«Pensavo che tu... fossi diverso dagli altri. Perché?»

«Non commettere errori. Sono un vampiro» inizia. Si avvicina al mio collo. «Ti mostrerò un modo completamente nuovo» dice, iniziando ad affondare le sue zanne nel mio collo.

«Il tuo sangue è così caldo, che potrei bruciarmi. Ti stai eccitando, che donna lussuriosa. La tua temperatura sta salendo ora che le mie zanne stanno affondando nella tua gola.»

Ma che cavolo sta blaterando. L'unica cosa che riesco a sentire è il dolore, non la lussuria. Anche se la mia temperatura corporea sta aumentando, non significa che io mi stia eccitando.

«N-no...» mi lamento.

Shaun esce dalla vasca. «Pensaci due volte prima di venire ancora da me. Ricordalo bene» mi dice prima di uscire. Mi ha lasciata lì da sola come uno stoccafisso, imbambolata a pensare a quello che è appena successo. Ed io dovrei essere colei che farà riaccendere l'umanità a loro, perché?

Dopo essermi fatta il bagno me ne torno in camera mia, con indosso solo l'accappatoio. Asher è sdraiato sopra il mio letto, appena lo vedo vacillo.

«Tappetta, sei in ritardo» esorta appena entrata nella camera. «Sono assetato. Svelta, voglio bere il tuo sangue.»

«Asher, non è un buon momento...» gli dico.

Asher si alza dal letto e viene verso di me

«Non hai alcun diritto di rifiutarmi. Devi solo prestarti alle mie esigenze.»

Mi prende il polso e si avvicina al mio collo. «Questo cos'è?» domanda.

Con le dita mi sfiora i buchi dove prima Shaun aveva bevuto il sangue.

«Ahi!» mi lamento.

«Rhys?» borbotta Asher. «No, dev'essere stato Shaun. Quel fetente...»

Caspita, l'ha presa proprio male. Chissà perché non vuole che gli altri bevano il mio sangue.

Asher mi trascina per il braccio fino alla sala dove c'è il tavolino da biliardo. Non mi ha dato il tempo nemmeno di vestirmi, che seccatura.

«Shaun!» urla Asher non appena entra.

Il fratello è sdraiato sul divano, con gli occhi chiusi. Come sempre ha le cuffiette nelle orecchie.

«Stai cercando rogne con me? Ehi, mi senti?» gli urla.

«Abbassa la voce...» dice in tono impassibile. Sembra che non gliene frega un accidente di quello che gli ha appena detto Asher.

«Ti sfido ad una partita a freccette» gli dice Asher.

Wow, che sfida originale. Mi sono quasi commossa.

«Troppo noioso.»

«Razza di...»

Qualcuno applaude le mani. Io ed Asher ci voltiamo. Redgrave è appoggiato al tavolo da biliardo.

«Mica male, e il premio per il vincitore sarà una bellissima sgualdrinella! Fantastico.»

Ma questo qui ce l'ha con me, per caso? «Il premio?» chiedo confusa.

«Basta far chiasso» esorta Rhys, spuntando dalla porta. «Qual è il motivo di questo trambusto?»

«Di lei non potrebbe importarmene di meno. Quindi, fate silenzio e lasciatemi dormire» interviene Shaun.

«Sapevo avresti detto una cosa del genere» interviene Rhys. «Ti tiri indietro ad ogni sfida. Se cerchi sul dizionario la voce: "senza spina dorsale", troverai una sua foto accanto. Non riesce a far nulla senza aiuto, buono a nulla di un pelandrone.»

Rhys ci è andato veramente pesante con gli insulti.

Shaun apre gli occhi e si alza dal divano. Gli insulti di Shaun devono avergli fatto effetto, perché sembra veramente incazzato. «Asher, sarò il tuo avversario.»

Iniziano a giocare a freccette. Verso la fine della partita, Redgrave fa uno dei suoi commentini da arbitro. «Se Shaun va a segno con il prossimo tiro tu apparterrai a lui, Sgualdrinella.»

«Cosa? Ma è ridicolo» mi lamento. Perché? Perché si stanno sfidando per me? Sono fratelli, dovrebbero divertirsi insieme non scontrarsi di continuo.

Cerco di andarmene, questa cosa mi fa venire un nervoso indescrivibile. Redgrave mi blocca dalle spalle. «Non fare così, il premio deve restare qui» mi dice sorridendomi appena.

Shaun tira l'ultima freccetta.

«Sei andato forte, centoottanta punti» esulta Redgrave. Certo che Shaun ha dato uno splendido schiaffo morale al fratello Rhys. Il ragazzo si avvia verso l'uscita.

«Ecco il tuo premio che equivale ad una sgualdrinella!» esorta Redgrave spingendomi addosso a Shaun. Mi scontro con la sua schiena, ma mi faccio subito indietro.

Shaun si volta e mi guarda dritto negli occhi. «Per me i mortali non sono altro che una preda di cui nutrirsi» mi dice, prendendomi il mento. Si avvicina verso di me. «L'hai già scoperto. Non sognarti nemmeno di provocarmi» mi dice prima di sparire.

Mio Dio, non so come dovrei reagire.


My Vampire Lovers - Mia [1° Libro]Where stories live. Discover now