«Quindi mi spii di tua volontà?»

«Io non vi stavo spiando!»

Il Guardiano sospirò.
«Tu e gli altri due mi avete riportato qui. Grazie» si abbassò in uno strano inchino.
«Ma» disse tornando dritto.
«C'è qualcosa che non va in te. Ti penti? Vuoi fermarmi? Per Nick?»

Sul volto di Luke ancora sorpresa.
«No! Non me ne frega niente, ero qui di passaggio! Giuro che io non vi stavo spiando»

Etere non rispose e la tensione cresceva. Da dove si trovava Audley, a destra e più indietro di Etere, riuscì a vedere dei movimenti quasi impercettibili ripetuti delle dita di Luke.

Quando meno se lo aspettò Etere alzò entrambi le mani nello stesso momento in cui Luke ruotò il polso.

Il ragazzo andò a sbattere contro un albero dietro di sé. L'albero non si spezzò quindi il colpo non era stato troppo forte, ma abbastanza per farlo tossire e cadere a terra.

Il Guardiano rise come potrebbe ridere un pazzo.

«Stupido umano» Sussurrò.

Etere fece un piccolo movimento della testa, un'inclinazione verso sinistra e Luke si alzò dal terreno.

'ti prego non lo uccidere'

Audley era immobilizzato dalla paura. Voleva intervenire, ma non ce la faceva.
Allison si strinse a lui spaventata.

Intorno a Luke si creò un piccolo tornado, portava con sé foglie secche e terra. Audley non riusciva a vederlo chiaramente. Il piccolo tornando era sempre più veloce, più violento.
Luke sembrava una bambola che veniva sbattuta da una parte all'altra.

Il Guardiano rideva, poi il tornando si placò come era iniziato e Luke venne lanciato decine di metri lontano da loro.

«Potrebbe non essere morto, ma è stato divertente» il Guardiano rise ancora e poi continuò a camminare.
Allison prese la mano ad Audley che sconvolto la seguì.

Quella sera, quando Audley fu sicuro di essere solo, scrisse un lungo messaggio a Jenny. Voleva scriverla a Nicolas, ma aveva paura di una sua reazione esagerata.

Jenny vide il messaggio solo il giorno dopo. Imprecò alzandosi dal letto mentre cercava di chiamare Nicolas. Il ragazzo rispose con la voce impastata dal sonno solo dopo quattro chiamate.

«Jenny che cavolo ti prende?»

«Audley mi ha scritto. Etere ha attaccato Luke. Non sa dove sono con esattezza»

«Che cazzo stai dicendo? Luke?»

«Chiamalo! Io non ho il suo numero. Non osare fare il pazzo e uscire di casa Nick, chiamalo. Ci vediamo fra poco»

Nicolas chiamò Luke, con le mani che gli tremavano e una brutta sensazione allo stomaco.

«Ti prego rispondi, ti prego»
Continuava a sussurrare mentre componeva il suo numero per la quinta volta.

E finalmente rispose.

«Nick?»

«Luke? Oh, finalmente, perché non mi rispondevi? Sei vivo? Stai bene?»

Luke si sentì confuso da tutte quelle domande.
«Cosa? No, cioè, diciamo che sto bene, ma-»

Nicolas lo interruppe.
«Sappiamo tutto. Hai incontrato Etere, ti ha attaccato, perché?»

«Pensava lo stessi spiando, ma non è vero! Giuro! Non sapevo che fosse lì »

«Spiando?»

«Si! Per conto di Scarlett&co, come ha detto lui, ma io non ho fatto nulla Nick, nulla!»

«Si, lo so, ti credo. Come stai? Cosa ti ha fatto?»

Luke sospirò.
«Ero svenuto, probabilmente sarei morto mangiato dai lupi, ma Nathan mi ha salvato.»

«Nathan?»

«Si, Nathan. Non pensavo che mi avrebbe salvato sinceramente, ma l'ha fatto.»

Nicolas sospirò di sollievo.

«Meglio così. Ascoltami, appena ti senti meglio potete raggiungerci? Siamo a New York»

«Da voi?»

«Si, per favore.»

Sapeva che Luke non voleva stare con lui, ma qui non c'entrava solo lui, sperava lo capisse.
Per fortuna Luke rispose: «Okay»

E il cuore di Nicolas fu più leggero.

Spazio Autrice

Ciao! Mi dispiace davvero per il mio ritardo, ma ecco il nuovo capitolo!
Le cose iniziano a smuoversi e rientra in gioco Luke! Mi era mancato scrivere di lui.
Ci rivedremo fra tre giorni <3

The Sons Of Elements - L'ombraWhere stories live. Discover now