7.In riva al lago

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-"Finito!" urlò battendo le mani felice Teresa, erano ore che stavo seduta su questa dannatissima sedia con la mia amica che mi truccava e mi acconciava i capelli
-"Sei stupenda Giulia!" disse Elena con l'assenso anche di Giada e Maguette
-"Grazie ragazze! Ma ora voglio vedermi" dissi loro avvicinandomi allo specchio posizionato di fianco alla scrivania
-"O mio dio! Chi è quella ragazza?!" urlai stupefatta indicando il riflesso nello specchio. Dinnanzi a me apparve la mia figura avvolta da un abito nero corto fino a metà coscia, con un profondo scollo sulla schiena e del pizzo a contornare il busto, i capelli erano stati piastrati e ricadevano dritti sulle mie spalle ma la frangia era stata divisa formando due trecce riunite sul retro della mia testa, i miei occhi erano contornati da un eylainer nero e un mascara del medesimo colore e le labbra erano di color rosa acceso, ai piedi indossavo delle decollete, per me troppo alte, nere
-"Secondo me passate direttamente al dolce tu e Jason questa sera" mi disse Maguette facendomi l'occhiolino
-"Maggy! Non sparare stronzate" le urlai con le guance sicuramente in fiamme, non che mi dispiacesse arrivare direttamente al dolce, anzi..ma queste cose mi imbarazzavano molto
-"Forza Giulietta, il tuo Romeo è arrivato" mi risvegliò dai miei pensieri Elena
-"Cosa? è già arrivato?" chiesi agitata
-"Esattamente, hanno suonato al campanello e, a meno che non sia il fattorino delle pizze, è arrivato il tuo Jason" mi disse Teresa
-"Merda!" esclamai iniziando a girare per la mia camera "Merda!" ripetei troppo agitata
-"Giulia, datti una fottutissima calmata!" mi fermò Teresa prendendomi per le spalle
-"Respira, inspira" cercò di tranquillizzarmi Giada
-"Okay, sono calma, si, calma, andiamo" dissi cercando di regolare il respiro
Scesi le scale di corsa e quasi caddi rischiando di rompermi l'osso del collo a causa di quelle maledettissime scarpe, aprì la porta e quasi non svenni alla magnifica visione che mi si parava dinnanzi agli occhi; Jason era lì in piedi con indosso una camicia bianca con i primi bottoni sbottonati, facendo intravedere la parte superiore del petto scolpito e dei jeans neri stretti, molto stretti, non avrebbe assolutamente dovuto indossarli, perché il suo amichetto là sotto stava già premendo per uscire, cercai di trattenere una risata e lo guardai in viso, potrei quasi giurare che mi stesse divorando con gli occhi
Pov's Jason
Ero di fronte alla porta d'entrata della casa di Giulia, i suoi genitori non c'erano quindi mi ero presentato normalmente e senza dovermi nascondere. Dopo alcuni minuti che avevo suonato il campanello la figura perfetta di Giulia apparve dinnanzi a me, era stupenda nel suo abito nero, avrei dovuto cavare gli occhi a chiunque avrebbe osato poggiare il proprio sguardo su di lei, era mia ed ero dannatamente geloso di ogni essere di sesso maschile che le girava attorno, guardai il suo viso e vidi che cercava di trattenere un sorriso, cercai di decifrare la sua espressione e mi resi conto che i miei jeans erano più stretti
-"Buona sera piccola" le dissi avvicinandomi e porgendole un mazzo di fiori che avevo nascosto dietro di me
-"Ciao Jason" mi rispose sorridendomi e prendendo le rose che le porgevo -"Sono stupende" mi disse avvicinandole al viso e annusandole -"Grazie, le metto in un vaso, vuoi entrare?" mi chiese indicando la porta
-"Certo" le risposi seguendola in soggiorno, dove c'erano altre ragazze a me molto familiari
-"Buona sera professore" mi disse una delle mie alunne
-"Buona sera" risposi loro per poi guardare Giulia per chiederle spiegazioni
-"Sanno tutto, ma non diranno nulla a nessuno" mi disse appoggiando il vaso contenente le rose che le avevo regalato al centro del tavolo "Vero ragazze?" domandò loro avvicinandosi a me
-"Assolutamente!" le risposero loro annuendo -"Ora andate o farete tardi"
-"Ciao ragazze" le salutò Giulia per poi prendermi per mano e portarmi fuori casa
-"Allora, dove andiamo?" mi chiese curiosa salendo in auto
-"Non te lo dirò, è una sorpresa" le risposi sorridendo
-"Nemmeno un indizio?" mi chiese facendo il labbruccio, cazzo, era fottutamente tenera con quell'espressione sul viso

-"Fuori città, ti piacerà ne sono sicuro" le risposi "E ti prego, non fare mai più quella faccia, o potrei fermare la macchina e prenderti su questi sedili" le dissi spostando lo sguardo dalla strada al suo viso, che in quel momento si stava colorando di un porpora acceso, lei iniziò a boccheggiare non sapendo cosa dire così le afferrai una mano e tornai a guidare
-45 minuti dopo-
Pov's Giulia
-"Siamo arrivati" sentì dire da Jason mentre parcheggiava l'auto
-"Finalmente!" dissi entusiasta nel sapere dove mi aveva portata
Scendemmo dall'auto e lui mi prese per mano
-"Cosa ne pensi?" mi chiese fermandosi di fronte ad un lago, che era illuminato dalla luna e dalle stelle, le quali erano riflesse sull' acqua calma e cristallina
-"è stupendo Jason" gli dissi girandomi verso di lui, il quale mi stava già guardano
-"Sono felice che ti piaccia" mi rispose facendomi un gran sorriso, ricambiai il sorriso e mi avvicinai a lui, gli posai le mani sulle spalle e, sollevandomi sulle punte, gli diedi un leggero bacio a stampo, lui mi cinse i fianchi e mi strinse di più a se premendo le sue labbra sulle mie, dopo poco, troppo poco, ci staccammo -"Dobbiamo andare al ristornate ora, avremo tutto il tempo per divertirci più tardi" mi disse mordendosi il labbro e facendomi l'occhiolino
-"Mm.." risposi semplicemente, lui mi afferrò la mano e ci dirigemmo al piccolo ristornate in riva al lago
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-"Buona sera, avete prenotato?" ci chiese il cameriere quando entrammo
-"Si, a nome Black" gli rispose Jason
-"Bene, seguitemi" ci disse
Il cameriere superò la prima sala, la quale era tinteggiata di grigio con ai muri dei quadri raffiguranti foto antiche del lago, i tavoli erano di forma ovale e ognuno aveva una tovaglia azzurra con al centro delle candele e dal soffitto pendeva un grande lampadario. Uscendo da quella sala arrivammo in veranda, dove il cameriere ci lasciò al nostro tavolo
-"È stupendo!" dissi con occhi sognanti a Jason ammirando il paesaggio che si estendeva a pochi metri da noi
-"Sapevo che ti sarebbe piaciuto" mi rispose abbracciandomi da dietro -"Ora vieni" continuò prendendomi per mano e spostandomi la sedia per farmi accomodare -"Sono sicuro che ti piaceranno anche i piatti che preparano"
-"Ho gusti difficili, ma se lo dici tu, mi piaceranno sicuramente" gli risposi sorridendo
-"Cosa prendi?" mi chiese dopo avermi posto il menù
-"Non saprei, ci sono così tante cose" gli risposi osservando i nomi dei piatti sul menù tra le mie mani -"Credo che prenderò quello che ordinerai tu" gli dissi
-"Okay" mi rispose alzando il braccio per chiamare il cameriere, il quale arrivò dopo pochi secondi
-"Avete deciso cosa ordinare?" ci chiese
-"Si, due pesce spada alla griglia con un contorno di verdure e una bottiglia di acqua naturale, grazie" gli rispose Jason
-"Arrivano subito" disse annotando l'ordine sul taccuino e andandosene
-"Sono ancora senza parole, è tutto stupendo, grazie mille Jason" gli dissi sorridendo
-"Per te questo e altro piccola" mi rispose prendendo la mia mano poggiata sul tavolo
Poco dopo arrivò il cameriere con i nostri piatti -"Ecco a voi, buon appetito" ci disse appoggiando i piatti sul tavolo
-"Allora, come ti sembra?" mi chiese Jason quando iniziai a mangiare
-"è delizioso, avevi proprio ragione" gli risposi e lui mi sorrise
Pov's Jason
Il tempo passò veloce e dopo varie chiacchiere e aver gustato tutta la prelibatezza che avevo nel piatto uscimmo dal ristorante, dopo aver litigato su chi dovesse pagare il conto vinse io ovviamente, non avrei mai fatto pagare ad una ragazza, questa sera avevo intenzione di aprirle il mio cuore, non avevo mai desiderato il tutta la mia vita qualcuno come desidero Giulia, non riuscirei più a rimanere senza di lei.
-"La prossima volta che usciremo pagherò io" mi disse puntandomi un dito contro
-"Assolutamente no" le risposi io
-"Invec.." iniziò a dire quando un'altra voce la interruppe
-"Jason!" urlò una donna correndoci incontro

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora