Bus 730 l.w.t.

55°Fermata

Sorvolando la mia mia situazione familiare procedeva tutto a meraviglia.
Le persone intorno a me sorridevano, eravamo tutti un po' più felici. Forse era per l'arrivo del Natale. Quel giorno mi trovai Louis che bussava sul finestrino mentre io mangiavo il mio pranzo (se così si può chiamare una fetta di pane rinsecchito con del burro d'arachidi) aveva un mazzo di margherite bianche in mano e se non mi avesse detto le sue intenzioni avrei pensato che fossero per me. E questo era abbastanza preoccupante.
"Per l'appuntamento è tutto pronto. Ho ordinato il cibo e un mio amico mi ha prestato alcune cose."
"Oh bene allora a domani. Vieni qualche minuto prima per sistemare qualsiasi cosa porterai e vestiti elegante." Lui mi guardò stranito stringendo gli occhi minacciosamente e lì capì che la cena era quella sera e che se n'era dimenticato. Merda.
"And te ne sto parlano da tre giorni. E ora? Non ce la faremo mai questo posto deve essere pulito e dobbiamo ancora perderci nel bosco."
"Cosa? Perché dovremmo perderci nel bosco?"
"Oh giusto ho chiesto ad un tuo collega di farci un piccolo favore.
Quetin, quello con la gobba, ha promesso solennemente che dirà al capo che hai avuto una consegna da fare sotto suo nome ad un vecchio nel bosco, a quel punto noi staccheremo i fili che gli permettono di controllare la nostra posizione e il bus risulterà introvabile, verso fine serata ricollegheremo i fili e riporteremo la mia principessa a casa e poi il bus alla base. Sono un genio!"
"Okay l'ho ammetto è forse un piano geniale, ci pensi la notte a queste cose? E poi Quetin l'ha fatto in cambio di cosa?"
"Beh forse gli ho promesso un appuntamento con Mrs. Clinton.."
"La cuoca di quel ristorante verde e rosso?"
"La proprietaria. Sono io il cuoco."
"Davvero? Pensavo lavorassi in un bar."
"Beh non proprio, cioè qualche volta si è il bar di un mio amico, quando c'è parecchia gente lo aiuto a gestire la situazione."
"A che ora è l'appuntamento?"
"Alle 19:30 passiamo per casa sua."
"Quindi ora dov-"
"Si sbrighiamoci a staccare i fili e poi aiutami a scegliere il completo. Nero o blu?" In quel momento cacciò due completi da una busta che non mi ero reso conto avesse il primo, il nero, era quasi una taglia più grande della sua e il secondo era gigantesco. Forse erano di suo padre o aveva sbagliato a lavarli.
"Che ne dici se passiamo per casa mia e ti prepari lì?"
"Buona idea."
E partimmo.