Thank You

862 38 1
                                    

Draco fissava il soffitto, incapace di tornare a dormire. Diede un'occhiata alla sveglia e decise che era troppo presto per alzarsi, soprattutto se voleva evitare di imbattersi nei Granger che non erano ancora consapevoli della sua presenza.

Aveva chiesto (molto educatamente) se poteva avere una stanza tutta sua, sostenendo che un signore come lui non poteva accettare di dormire nella stessa stanza di una ragazzina. Granger scoppiò a ridere, forse perché pensava che fosse divertente che lui ci tenesse a quello, e le disse che i suoi genitori non avrebbero sicuramente apprezzato di trovare un estraneo, e più specificamente, un ragazzo in camera da letto. Avrebbe voluto farle notare che trovare un ragazzo nella sua stanza non sarebbe stato sicuramente meglio, ma lei lo aveva messo a tacere e gli aveva dato una coperta. Allora aveva abdicato, e lo aveva visto muovere le sue cose per fargli posto.

Ahimè, Draco cambiò posizione e decise di osservare la stanza in cui si trovava. Un formidabile congegno occupava gran parte della scrivania della ragazza, e lui cercò di indovinare a cosa potesse servire. Sembrava essere composto da tre parti: una grande scatola con una finestra oscurata (una specie di Pensatoio, forse?), un lungo rettangolo che non poteva davvero vedere e un'ultima scatola, questa volta seduta sul pavimento.

Un ronzio interruppe la sua indagine, e l'enorme animale che Granger chiamava gatto saltò giù dal suo letto, poi si avvicinò lentamente a Draco. Il felino lo fissò a lungo, apparentemente cercando di decidere se fosse degno o meno della sua fiducia, prima di cominciare a strofinare il muso contro la spalla del biondo. Confuso, Draco iniziò ad accarezzarlo, e il gatto gli saltò sul petto, facendo le fusa ancora più forti.

Fu in questa posizione che Hermione li trovò poche ore dopo, dopo essere stata svegliata dal fischio allegro di suo padre. Sbadigliò, cercando di dimenticare che gli eventi della notte precedente l'avevano tenuta sveglia più a lungo di quanto avrebbe voluto, e si prese qualche momento per considerare la situazione in cui si trovava ora. Draco Malfoy, il ragazzo che l'aveva perseguitata per anni, era nella sua camera da letto, a dormire con il suo gatto sul petto. Che strano inizio di giornata.

«Malfoy»

Il biondo, che sembrava dormire profondamente, non si mosse e lei osò provare a scuoterlo. Agitò vagamente un braccio, prima di gemere di dispiacere.

«Amh?»

Hermione sospirò, anticipando una forte emicrania prima della fine della giornata.

«Non capisco cosa stai dicendo, Malfoy»

«Che ore sono?»

«È presto, ma i miei genitori si sono già alzati e devo far loro sapere che sei qui»

Aprì gli occhi e si alzò improvvisamente a sedere, disturbando Grattastinchi. Quest'ultimo, infastidito, cominciò a sputare con rabbia.

«Dannato gatto» mormorò Malfoy.

«Dovresti essere più gentile con lui» gli fece notare Hermione, «è raro che gli piaccia qualcuno quindi approfittane. Odia essere toccato normalmente»

«Veramente?»

-«Sì. È solo la seconda volta che lo vedo fare questo. Nemmeno ai miei genitori è sempre permesso accarezzarlo. Ron ci ha provato, una volta, e lo ha graffiato. Stranamente, nessuno ha provato da allora»

«Mi piace quel gatto» disse Malfoy, rivolgendo a Grattastinchi un piccolo sorriso. Hermione alzò gli occhi al cielo alla sua osservazione.

«Resta qui mentre parlo con i miei genitori» disse, «ti chiamo quando avrò finito»

«Fantastico» rispose, sentendo che il suo coraggio lo abbandonava. Come avrebbero reagito, scoprendo che era stato lui a tormentarla per tutti questi anni?

Dumbledore's Last Request |Traduzione Where stories live. Discover now