Una volta si chiamava Grace

Africa

La madre superiora l'ascoltò attentamente, poi con molta calma le domandò:
- sei sicura? Davvero vuoi intraprendere  questa strada? Non è una passeggiata, se ti affido un compito del genere non sarebbe bello che tu poi ti tirassi indietro.
- non ho nessuna intenzione di farlo, davvero è quello che voglio, mi aiuti.
- va bene, allora ascolta, si stanno organizzando degli aiuti per la missione a Nairobi, in Kenya, una ventina di volontari sono già pronti a partire fra una settimana.
Sono per di più giovani dottori, qualche infermiere, diverse suore e uno o due persone volenterose di dare una mano come te.
Dovrai fare dei vaccini e preparare tutti i documenti necessari, il viaggio è stato completamente organizzato e curato dalla croce rossa, partirete con una nave lunedì mattina all'alba.
Che mi dici? Te la senti?
Non è un gioco, ma ti assicuro che se il tuo cuore è ben predisposto, sarà un'esperienza indimenticabile, scoprirai il vero senso della vita, amore per il prossimo al 100 %.

- sono pronta.

- ti affiderò al dottor Sherman, nonostante la sua giovane età, ha già partecipato a diversi viaggi e prestato il suo aiuto in quattro missioni in Africa.
È un giovane per bene, con un grande cuore, che saprà badare a te ed insegnarti tanto.

- grazie mille, cercherò di fare del mio meglio.

La settimana passò in fretta, i giorni volarono sbrigando tutta la burocrazia dei documenti richiesti per il viaggio, Grace non ebbe il tempo di fermarsi a pensare o ripensarci, si ritrovò sulla nave senza quasi rendersene conto, trascinata dalla corrente del tempo.

-buongiorno Grace, io sono Tommy, il tuo angelo custode, per i prossimi tre mesi...
- il dottor Sherman?
- in carne ed ossa, ma chiamami Tommy,  abbiamo quasi la stessa età, suppongo.
- ok, grazie mille per il suo aiuto, in anticipo.
- niente lei, dammi del tu, staremo insieme per tre mesi, come farai a mandarmi a quel paese in modo formale?
Esplose in una risata.
- sai, lì in alcuni giorni la situazione potrebbe complicarsi, ci potrebbero essere momenti difficili, momenti in cui è praticamente un miracolo mantenere la calma, perciò  ti autorizzo a mandarmici senza mezze misure, quando diventerò insopportabile, quando il mio cervello sarà fuso...a patto però che poi quando la bufera passerà mi darai un bacio di quiete e bentornato...
Così dicendo sorrideva in modo incredibilmente dolce, Grace lo trovò subito molto simpatico, anzi a dire la verità, si sentiva a casa, protetta, sicura, lo conosceva da dieci minuti e già aveva sentito qualcosa di strano, una sensazione piacevole, per la prima volta dopo tanto tempo aveva sorriso di gusto, dimenticando tutto il suo passato.

- Tommy, che casualità, proprio come Thomas Shelby...io Grace, coppia perfetta ...peccato che lei muoia...sto parlando della serie dei peaky blinders, conosci?
- si, ho visto qualcosa, anch'io ho pensato alla coincidenza dei nomi, ma noi non siamo loro, perciò tu non morirai, stai tranquilla,  sono un dottore , farò l'impossibile per assicurarti la vita, mi stai molto simpatica e ti assicuro che pochissime persone mi fanno quest'effetto...

Grace si sentì lusingata da quello che aveva appena detto Tommy, tanto più perché era la stessa cosa che provava lei.
Si sentiva tranquilla, il viaggio prometteva bene, la ruota finalmente stava girando a suo favore, e Tommy sembrava proprio un angelo caduto dal cielo, mandato in suo soccorso, spinto nella sua vita per farla rinascere.

- Hey, a cosa stai pensando?
Le chiese Tommy sfiorando la sua guancia delicatamente con un dito.
- c'è qualcosa che non va? Hai paura di che....hai dei dubbi?
Quel tocco le provocò un brivido dentro, una morsa allo stomaco, una sensazione che aveva dimenticato, le risvegliò i sensi da tempo addormentati, una piccola fiammella le risalì il petto, le sue guance si avvamparono di rosso...
Trovò un pò di fiato per dire semplicemente :
- no, va tutto bene, grazie, davvero.
Così dicendo allargò un sorriso delizioso sulle sue labbra che lui recipì in ogni suo piccolo millimetro, perché anche il suo stomaco mormorava strani segnali.

Due destini si erano uniti, aspettando di scoprirsi, di conoscersi, sperando di andare oltre insieme.