Oppure ci porterebbero in uno di quei posti dove portano gli oppositori politici, e ci farebbero morire lì come dei cani.

Non voglio far preoccupare anche Levi, e poi lui cosa potrebbe fare anche se glielo dicessi?

Aspetta...

Possiamo scappare forse, ma sarebbe troppo strano e Floch capirebbe tutto, quindi non risolveremmo nulla.

Passò qualche oretta e mentre io stavo sdraiata sul letto a pensare, Levi era in giardino, e non ci eravamo più parlati.

Non ero arrabbiata con Levi ovviamente, però avevo così tante cose per la testa che non riuscivo neanche a stare in sua presenza.

Verso sera cenammo nel completo silenzio, che per lui era imbarazzante sicuramente, e un po' anche per me forse.

<<Allora... come ti senti?>> chiese lui.

<<Ah beh, tutto bene?>>

Restammo nuovamente in silenzio.

<<Senti...>> dicemmo all'unisono.

<<Ah no vai prima tu>> continuammo sempre parlando insieme.

Restammo nuovamente in silenzio, e poi lui iniziò a parlare.

<<Ho deciso di tornare a fare il partigiano>> affermò.

<<Cosa?! No perché?!>> esclamai.

<<Perché ormai la gamba è guarita quasi del tutto, riesco anche a camminare abbastanza bene... perciò non ha più senso restare qui>> concluse.

<<Se è per come mi sono comportata oggi mi dispiace! Ero nervosa e->> dissi con le lacrime agli occhi.

<<no no! Non è per quello, in realtà è da un po' che ci penso...>> sussurrò.

<<Andrai a fare il partigiano di nuovo quindi?! A rischiare la vita?>>  chiesi e lui sospirò.

Però poi pensai che se Levi se ne fosse andato magari lui sarebbe stato al sicuro, e Floch non avrebbe più potuto accusare nessuno.

<<Va bene, è una tua scelta. Ma finita la guerra prometti di tornare da me>> dissi prendendolo per mano.

<<Lo prometto, tornerò da te>> disse dandomi un bacio sulla fronte.

<<Quando hai intenzione di partire?>> chiesi.

<<Tra una settimana, giusto per far migliorare ancora un po' la gamba>> mi rispose lui e io annuii.

<<Cosa dovevi dirmi invece?>> chiese lui.

<<Oh no, nulla di importante fidati>> dissi appoggiando la testa al suo petto, era meglio restare con lui prima che se ne andasse.

Lui mi mise una mano sulla guancia alzandomi il viso per poi darmi un bacio a stampo.

<<Scusa per come mi sono comportata>> dissi appoggiando la mia fronte alla sua.

<<Non preoccuparti>> disse abbracciandomi, e io appoggiai il mento alla sua spalla, e lui mi mise le mani sulla schiena.

<<Si è già fatto buio, ma che ne dici di andare in giardino?>> chiese lui e io accettai.

Andammo in giardino, dove c'era la Luna piena che splendeva alta nel cielo, e stranamente quella notte le stelle si vedevano anche meglio.

<<La Luna è stupenda vero?>> chiesi sorridendo.

<<Molto>> disse mettendomi una mano sulla guancia per poi baciarmi.

Angolo atroce

EEEHHH LEVI SE NE ANDRÀ, CHE PECCATO, SEMPRE SE NON VERRÀ SCOPERTO PRIMA COME TIENNE TICCÌ

ORMAI MANCANO TIPO 6-7 CAPITOLI

Ci vuole coraggio ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now