Ayla notò una sagoma femminile avvicinarsi al salotto , una donna di mezza età ben portati.
<<è lei?>> la voce della donna risuonò forte e chiara <<sembra scioccata sorella cosa le hai detto?>> la donna era sotto la luce delle lampadine a gas , era alta quanto Ayla , portava un elaborata capigliatura il colore castano perfettamente intatto anche per l'età , e due occhi azzurri vividi è curiosi, la donna sembrava uscita da un ballo di corte anche se il vestito nero non era adatto portava una collana di perle e un sorriso smagliante.
<<Victoria Mayer>> porse la mano verso Ayla <<tutto bene cara sei così pallida>> e le sorride.
<<noto che il tuo povero marito è deceduto>> Keitha si mise di nuovo a sedere <<umani sorella cosa ti aspettavi>> la prese in giro Victoria.
<<Come ti chiami tesoro?>> quella donna non le piaceva e Ayla era ancora impalata seduta.
Victoria poggiò quella specie di mantella sul mobiletto e si sedette accanto a lei, notò sicuro che i suoi occhi si posarono sulla collana <<non credere a tutto quello che dice mia sorella e un po' drastica>> le prese le mani, prese un bel respiro <<Ayla>> , Keitha le fissò <<come stai sorella>> Victoria si tolse la polvere invisibile da vestito.
<<Meglio prima che ti presentassi>> era un provocazione , la vecchia amava provocare quando ne aveva l'opportunità <<cominciò ad avere un certo laugurino cosa si mangia?>> Victoria si alzò di colpo facendo scattare Ayla in indietro ,<<Cara sorella , se vuoi proprio essere avvelenata fa pure la sala da pranzo e infondo al corridoio>> Keitha a sua volta si alzò e fece segno con la mano di andare << mi sono mancate le tue battute>>rise<<forza andiamo>> e prese per il pesciolino Ayla , che sorpresa guardò Keitha che sbuffava come al suo solito.Ayla era andata ha dare una mano alla cuoca , zitta e silenziosa ma con in lingua affilata piena di gentilissimi commenti per "la signorina Victoria" , ed Ayla ne aveva subito un po' "ma guarda quella lì" "che abito costoso chi si è portata a letto" "che pettegola che sarà".
Ayla non aveva aperto bocca né per parlare né per mangiare , eri lì a fare avanti e indietro con la forchetta , di solito non mangiava con Keitha , anzi quasi mai ,prendeva il vassoio e saliva in camera a mangiava spesso da Leyre.
<<quanti anni hai cara?>> Victoria spezzò il silenzio imbarazzante <<diciotto compiuti oggi>> a Victoria le si illuminò la faccia << buon compleanno>> <<di alla cuoca di fare una piccola torta dobbiamo festeggiare>> Keitha lanciò una occhiata a entrambe <<non c'è bisogno Victoria>> Ayla parlò <<ti prego insisto, e chiamami zia>>
<<non è mia figlia sorella>>Keitha poso la forchetta
<<me ne sono accorta è troppo gentile ed educata per essere figlia tua , ma io insisto comunque>>.
Keitha era andata in cucina ad avvisare la cuoca che aveva urlato <<che?!?>>, ed Ayla e Victoria rimasero da sole
<<li sai usare?>> aveva chiesto la "zia"
<<cosa devo saper usare?>>
<<i tuoi poteri sciocchina>> e sorse una piccola risata
<<i miei cosa?>> prima che ricominciasse con le sue domande Keitha tornò,<<non li sa usare>> sottolineo lei portando un minuscolo tortino , e con la sua camminata lunga e piena di se glielo porse <<grazie>> le aveva detto Ayla e la vecchia torno al suo posto.
Cera e una piccola candelina i suoi occhi si lungarono sulla fiamma <<prova ad usarli concentrati sulla fiamma e spegnila>> Victoria si era porta in avanti con le mani intrecciate.
Ayla chiuse gli occhi perché la vista di entrambe era sgradevole e si concentrò sulla fiamma , un'ondata di vento fece colare piatti bicchieri tovaglia e si rovinò persino lo chignon di Keitha.
Ci era riuscita come aveva fatto si guardò intorno girando la testa da destra a sinistra , aveva pensato al vento e ci era riuscita in un modo al quanto sproporzionata ma l'aveva fatto.
Victoria rise <<bene bene, per essere un inizio e fin troppo buono>> si prese la briga di attraversare l'enorme tavolo fino a lei <<ti abbino aspettata per così tanto tempo che nemmeno ci credo>> le accarezzò la faccia
<<dove vuoi andare a parare sorella>> la voce di Keitha fece girare gli occhi a Victoria,
<<la voglio insieme a me a Trakenal insieme hai ragazzi>> si rimise composta <<lo so che non ti sta bene ma pensa a nostro fratello ucciso da quella gente, ci serve>> .
Keitha la guardò dritta in faccia <<la ragazza non è mica un'arma che puoi usare a tuo piacimento>> stava raccogliendo le cose da perterrà ancora intatte, Victoria si stirò la gonna con le mani<< non è mia volontà , non posso vederli così per loro padre , hanno già perso entrambi i genitori quando il lavoro sarà finito te la rispediamo con un fiocco in testa>>, rimase solo silenzio, il suo sguardo si punto sulla porta , non voleva assistere a una litigata fra spiriti quindi si tirò fuori <<sono stanca vorrei andare in camera mia se è possibile>> lo chiese alla "zia" visto che la vecchia non le importava nulla << vai cara chi sono io per intrattenerti>> Ayla le sorrise e si diresse verso quella santa uscita <<partiamo domani mattina prepara i bagagli>> in quel momento tutto si spezzò la sua vita le sue amicizie o sua quotidianità <<che?>> si giro di scatto <<buona fortuna sorella la mia figlioccia non fa altro che fare domande da quando sa parlare >> Keitha andò in cucina lasciandole sole <<non preoccupati domani avrei tutte le tue risposte,notte tesoro>>.
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The dragon stone
FantasyLa leggenda del drago ha sempre stregato Ayla fin da quando era bambina, orfana cresce sotto la cura della vecchia burbera bibliotecaria Keitha. Ayla non aveva mai avuto grandi ambizioni nella vita, si limita a fare quello che le piaceva . La guerra...