Vai, Belly

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"Ragazzi ma come vi è venuto in mente. Sarebbe potuto essere pericoloso"
Laurel ci disse una volta chiusa la porta ai poliziotti
"Ci dispiace Laurel"
Disse Jere mortificato
"Si, mamma"
Assecondò Steven
"E voi due"
Si girò verso me e Conrad.
Ancora un pò brilli dalla serata.
Andata un pò di merda oserei dire
"Come avete fatto a finire così"
Continuò lei
"2-3, forse 5 birre"
Dissi io, cercando invano di trattenere una risata.
Al che Conrad, forse un pò più lucido di me mi diede una breve botta con la gamba.
Anche se sapevo che un pò avrebbe voluto ridere anche lui
"Siete i più grandi. Dovevate badare agli altri, non voi a loro"
Disse Laurel ancora giustamente arrabbiata
"Scusaci mamma"
Le dissi io, cercando di nuovo senza riuscirci a rimanere seria
"E voi due come ci siete arrivate lì"
Si rivolse a me e a Belly
"Con la tua auto"
Dissi io. Non riuscendo neanche a mentirle, meritandomi un'occhiataccia da Belly
"E tu avresti guidato fin qui in queste condizioni?"
Disse accompagnando il tutto dalle mani sui fianchi
"Certo che no mamma ho guidato io, ero con Belly"
Disse Steven, tranquillizzandola
"Si, e io ho riaccompagnato Conrad e Julie"
Disse invece Jere
"Ragazzi, che non vi venga più in mente di fare una cosa del genere"
Disse mia madre alzando gli occhi per l'ennesima volta per quella sera
"Non capiterà più"
Le disse Jere serio
"Andare a dormire"
Ci liquidò seria.
Forse quella sera avevo esagerato.
Leviamo il forse.
Feci qualche passo con l'aiuto di Belly e sentii Laurel continuare a parlare
"Tu"
Fermandosi per un secondo e dire subito dopo
"Che ti succede"
Seguito dalla voce di Conrad in risposta
"Solo una birra di troppo, Laurel"
"Sei sicuro che sia solo questo?"
"Si, cos'altro dovrebbe essere?"
La conversazione finì.
E io tornai in camera mia, aiutata da Belly anche per prepararmi per andare a dormire.
Mi svegliai la mattina dopo con un mal di testa incredibile.
Quasi facevo fatica ad alzarmi.
Mi scontrai addirittura con Jere nel tragitto per andare in cucina
"Che brutta faccia Julie"
Mi disse guardandomi
"Grazie Jere"
Gli dissi sbadigliando
"Oh... Non volevo dire che..."
Disse lui cercando di giustificarsi
"Lo so, sto scherzando"
Gli risposi io tranquillizzandolo
"Stavo andando a prendere l'ingrediente segreto per il mio famoso frullato anti sbornia per Conrad, ma credo che serva anche a te, mi sbaglio?"
Mi disse mettendomi le mani sulle spalle
"No, non ti sbagli. Anche dose doppia se possibile"
Gli dissi, al che lui mi condusse in cucina dicendo davanti a tutti
"Ed ecco a voi il secondo zombie di oggi, adesso torno, così ritornerete nel mondo dei vivi"
Jere ci preparò il suo intruglio speciale e come se avesse trovato l'antidoto, mi risvegliai dopo 5 minuti, forse grazie anche alla comparsa di una Belly tutta pimpante in cucina
"Susannah, comunque volevo dirti che ci ho pensato e ho deciso di diventare una debuttante"
Disse lei, portandosi alla bocca un cucchiaio di latte e cereali.
Inutile dire che Susannah si alzò dalla sua sedia e corse verso di lei abbracciandola una volta arrivata lì.
E dopo qualche altro piccolo urlo di felicità da parte della donna, si rivolse a me per sapere cosa avessi deciso anche io
"Emh... Non ci ho ancora pensato benissimo in realtà"
Dissi io un pò incerta
"Susannah io penso che farebbe un favore per salvare la vista di tutti se non si presentasse, quindi..."
Disse Steven, simpatico come sempre
"Steven"
Lo rimproverò mia mamma
"Che c'è? Sto solamente dicendo la verità"
Continuò lui
"Invece, pensa un pò, la tua vista mi chiederà di ballare di nuovo"
Gli dissi io, sfidandolo
"Aspetta un secondo... Questo significa che parteciperai?"
Mi chiese Susannah trepidante
"Certo che si"
Corse ad abbracciare anche me e lì mi resi conto di aver fatto una cavolata.
Un'enorme cavolata.
Non sapevo ballare e forse non avrei fatto male a dare un minimo di ragione a Steven sul fatto di avere l'eleganza di un elefante.
Ma era risaputo.
Io e lui ci sfidiamo continuamente.
Siamo entrambi quasi adulti, ma questo tra di noi non cambierà mai.
Presi l'intruglio verde di Jere e ne bevetti un sorso
"Oh, questa cosa sa di vomito"
Dissi schifata
"Ha anche lo stesso colore"
Conrad mi assecondò
"Hey, voi due non lamentatevi e bevete"
Disse Jere, azzittendoci
"Ragazzi, allora chi accompagnerà le nostre ragazze al ballo?"
Disse Susannah riprendendo il discorso di poco prima rivolgendosi a Steven che declinò l'offerta dicendo di aver già preso l'impegno di accompagnare un'altra debuttante, una certa Shayla
"Non guardare me, chiedi a Jere"
Mise subito le mani avanti Conrad
"Ah, non mi piacciono questi tipi di eventi"
Disse Jere
"Ragazzi, tranquilli, non c'è bisogno di affollarsi"
Dissi io in modo sarcastico
"Non andremo con nessuno di voi. Troveremo noi i nostri cavalieri, giusto, Belly?"
Continuai
"Certo che si"
Mi assecondò lei
"A proposito, direi che oggi viste le grandi notizie, ci spetterà una mega seduta di shopping tra donne"
Disse Susannah.
Al che io e Belly ci andammo a preparare per uscire
Passammo qualcosa come 4 ore a girare negozi su negozi per trovare gli outfit perfetti per le diverse occasioni come l'ora del thé, la prova del ballo e il ballo vero e proprio.
Belly riuscì quasi subito a trovare tutto.
Incluso un ridicolo cappellino che Susannah ci volle comprare per forza perché
"Sono l'ultima tendenza e le debuttanti lo avranno tutte"
Bella per i fascinator da 300£ ciascuno.
L'impresa vera e propria fu la scelta del mio abito per il ballo.
Belly ne trovò uno da principessa dopo averne provati 2.
Io ne provai 5 prima di trovare il mio.
Era davvero magnifico.
Il più semplice tanto quanto bello che avevo potuto trovare in quell'atelier.
Non mi ero mai vista elegante.
E forse, ma dico forse, alla fine mi stavo abituando al fatto che sarei stata una debuttante.
Tornammo a casa e non c'era nessuno.
Jere e Steven erano al club a lavorare.
Avrei scommesso invece che Conrad stesse surfando.
Come usava sempre fare anche nelle estati precedenti alle 3 di pomeriggio ogni giorno.
Io e Belly tornammo in camera per prepararci e andare al primo incontro da debuttanti.
Sembravamo due caramelle ambulanti.
Lei al puffo e io alla menta.
"Ragazze sapete qual è la parola d'ordine se avete bisogno di essere salvate dalle debuttanti"
"Gelatina al limone"
Ripetemmo tutte e tre contemporaneamente.
E dopo un in bocca al lupo da parte di mia mamma ben accolto da me e da Belly ci facemmo coraggio e ci incamminammo verso l'interno.
V'incontrammo anche Jeremiah nel mentre che ci prese un pò per il culo.
Ma d'altronde vestite così e con un cappello del genere in testa, come biasimarlo.
Nonostante i tacchi alti riuscimmo ad arrivare alla sala, accompagnate da lui.
E pensavo che il peggio fosse passato.
Non immaginavo però che mi si sarebbe presentato davanti uno scenario terribile.
Tante ragazze intorno a dei tavoli alti quanti il mio ginocchio a bere del thé
"Paige, loro sono le giovani ragazze di cui ti ha parlato mia madre, Belly e Julie, rispettivamente la mia futura moglie e quella di mio fratello"
Disse Jeremiah ad una donna tutta in tirò vestita di giallo.
Al che io gli dissi una spallata e girai gli occhi divertita per ciò che aveva detto
"Sono in ritardo"
Disse lei con tono fermo
"Colpa mia, ho degli spilli al posto dei tacchi"
Dissi io cercando di giustificarci, meritandomi una squadratura dalla testa ai piedi da parte della donna
"Non succederà più"
Disse Jeremiah per spezzare l'imbarazzo che si era creato
"Lo spero"
Disse lei prima di farci segno di seguirla.
Arrivammo davanti al tavolo e lì mi resi conto che alla fine i tacchi non erano nulla in confronto a quello che avevo davanti.
Quelle erano le ragazze che stavano con Steven, suppongo quella Shayla, e Conrad, di cui neanche sapevo il nome, al falò.
Detta così non sembra niente di che.
Se non fosse soltanto per il piccolo dettaglio dell'averle dato praticamente dell'idiota e aver creato una scenata nel bel mezzo della serata, interrompendo la bella limonata che stava facendo con Conrad, anche se in realtà la "colpa" era sua.
Le ragazze si presentarono ed anche loro sembravano avermi riconosciuta visto la faccia oserei dire quasi schifata che avevano.
Tutt'altra storia era per Belly che in poco tempo riuscì ad integrarsi nel gruppo.
Passarono tutto il tempo a parlare dei loro futuri college, di quanto sia perfetto Jeremiah, delle loro esperienze da debuttanti doc o delle loro taglie con non so quante x prima della s.
Insomma, erano perfette.
E anche fin troppo snob per la mia natura da inguaribile ragazza che più semplice di così non si può.
Dopo un'infinita ora, in cui avrò detto si e no tre parole, il nostro incontro finì.
Tornammo a casa e finalmente potetti levare dai miei poveri piedi quei trampoli.
E mi misi il pigiama con l'unico intento di dormire.
Dimenticandomi però della festa di presentazione del nuovo libro di mia madre.
Belly quella sera non ci sarebbe stata.
Sarebbe uscita con un ragazzo conosciuto al falò.
Cameron, se non sbaglio.
Per un semplice gelato.
Non mi ricordo molto di quella sera, se non l'inizio e la fine, ovvero la polizia che ci becca ubriachi e ci segue nel tragitto verso casa, ma da quello che mi hanno detto è scattato un bel bacio tra i due prima che si salutassero.
E quindi, vai, Belly

Dove il cuore batte un pò di più, Conrad FisherWhere stories live. Discover now