Crudeltà☆

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ANYA/PRESENTE

-Non è possibile- Si lamentò Adrian guardando attentamente il foglio che aveva in mano.

-Non dirlo a me- rispose Becky arresa mentre faceva notare al povero ragazzo che non c'era neanche un segno in rosso.

Io intanto non riuscivo a smettere di ridere alla scena, il prof.Troy aveva appena consegnato le verifiche di matematica, Becky e Adrian avevano preso l'insufficienza.
Mentre io invece non avevo sbagliato nulla, per l'ennesima volta.

Oramai era diventato un vanto parlare di matematica con loro, era l'unica cosa in cui non sbagliavo mai.

Il prof finì il giro di consegne e si recò alla cattedra abbastanza serio in volto, per poi sbattere con forza la mano sul banco di legno facendo zittire l'intera classe.

Non era mai successo prima che il prof fosse così serio, certo era abbastanza severo, ma non lo avevo mai visto così arrabbiato e silenzioso prima.

-Sedetevi- ordinò con tono aggressivo.

La classe eseguì l'ordine mentre aspettavano una sua risposta.

-Desmond, vieni alla lavagna- disse, poi tutta la classe guardò Damian che intanto giocherellava con la matita, senza dare segni di volersi alzare.

-Non lo ripeterò una seconda volta- Affermò il prof a quel gesto.

Finalmente si alzò, puntando il suo sguardo su un'unica direzione, me..

Camminò lentamente mentre si dirigeva alla lavagna, c'era un equazione da risolvere, nulla di complicato, o meglio per lui.

Lui lanciò un'occhiataccia al prof e poi tornò a guardarmi.

Quando il prof gli ordinò di eseguire l'equazione lui la sbagliò di proposito.
L'intera classe restò a bocca aperta, ma che gli prendeva?

-Desmond questo è troppo! si può sapere che ti prende?! tu sei uno dei migliori del mio corso! l'anno scorso sei addirittura andato alle nazionali e le hai vinte, ora mi vuoi far credere che non riesci a risolvere una semplice equazione?-

-Si può sapere che ti prende? sulla verifica mi hai disegnato delle faccine e hai lasciato le domande tutte in bianco! Avevo per giunta chiesto alla tua compagna di aiutarti con delle ripetizioni, sembrava andare meglio, ma poi sei tornato al punto di prima!- Becky mi guardò, sapendo che il prof si riferisse a me.

-Anya, si può sapere che gli prende?- mi chiese infine il prof con uno sbuffo rassegnato, lasciando ancora una volta la classe a bocca aperta.

Rimasi scioccata dalla domanda inopportuna del prof, io che ne potevo sapere cosa passava per la testa a quel ragazzo?! in più non era di certo compito mio occuparmene!

-Prof.. come potrei saperlo?..- balbettai solo al pensiero.
Quel ragazzo mi aveva rovinato la vita, non volevo neanche immaginare cosa gli passasse per la testa.

-Anya, sarò onesto con entrambi, se Damian non migliora entro la fine dell'anno avrà un terribile debito in matematica che gli costerà la carriera, verrà bocciato o addirittura espulso dalla scuola. Sapete entrambi quanto sia importante avere ottimi voti in tutte le materie e non essere rimandati neanche in una, soprattutto se quella è matematica.
Qualunque cosa sia successa fra di voi, risolverla, altrimenti uno dei due potrebbe perdere ogni possibilità di avere un futuro migliore.- confessò il prof, ignorando il fatto che stesse parlando di fronte ad un'intera classe.

Mi dispiace per il prof, si vedeva che teneva tanto a Damian, lo aveva sempre trattato come un figlio, probabilmente perché fin da piccolo Damian aveva bisogno di una figura paterna nella sua vita.

Ma per quel Desmond, non provavo neanche un minimo di tristezza o compassione, non se la meritava, non una seconda volta..

-Prof, non capisco veramente cosa c'entri io con la carriera di Desmond? ci tengo a ricordarle che ha fatto tutto lui e di certo non è mio compito occuparmene.- Risposi fredda e acida più che mai.

-Cavoli ragazzi! togliete per un secondo il vostro onore e pensate anche a voi stessi! aiutatevi uno con l'altro! ve lo chiedo per favore- ci supplicò il prof.

-No.. lei non ha il diritto di venirmi a chiedere una cosa del genere! qui non si tratta di onore, qui si tratta di onestà! quell'essere laggiù non solo ha mentito a centinaia di ragazze, ma ha anche giocato con i loro sentimenti! Lei non può capire quanto una innocua persona possa far del male psicologicamente.
Perciò no.. lui non si merita più niente da me, ha avuto fin troppe chance.- Vomitai veleno, perché il solo pensiero che quel ragazzo potesse entrare di nuovo a contatto con la mia vita mi faceva venire il voltastomaco.

-Ma sentiti- ridacchiò avidamente Damian.

-Fai tanto la ferita, quando non comprendi che in parte è anche colpa tua, hai reagito così eccessivamente perché hai bisogno di calore, non è vero? Hai bisogno di qualcuno che ti abbracci nei momenti giù? o magari che la sera prima di andare a dormire ti dia il bacio della buonanotte? Hai così tanto bisogno di affetto che quando qualcuno ti dà solo un assaggio ne diventi ossessionata.. quasi dipendente, non è vero?- mi rinfacciò con un sorriso acido in volto.

Sentivo la rabbia bruciarmi dentro, una seconda volta non aveva controllato quella sua fottuta bocca e mi aveva sputato veleno senza una ragione valida.

Ma sta volta non mi sarei abbassata ai suoi livelli, avrei reagito.
Se a lui piace giocare così, allora che vinca il migliore.

Una risatina nervosa mi uscì cambiandogli espressione in volto, tornando serio e alquanto infastidito.

-Dolce Damian, proprio tu parli?- una risata ancora più forte e acida uscì dalle mie labbra.

-Tu che più di tutti in questa stanza hai bisogno di affetto? tuo padre non ti ha mai calcolato, fatichi giorno e notte sui libri sperando in un suo misero sguardo.
Ti vendi a una qualsiasi ragazza piuttosto di dimenticare la realtà, ma la verità dei fatti è che tu sei sempre stato così stronzo perché tuo padre e tua madre non ti hanno mai voluto, ti hanno visto sempre come uno scarto inutile.
Ti hanno mandato in una scuola prestigiosa sperando in un tuo successo in azienda, ma l'unica cosa che ti riesce bene è fare schifo!-
affermai tutto d'un fiato.

Lasciando in silenzio tutti, compreso lui.

Lo guardai per un po', quasi pentendomi di quello che avevo fatto, ma non potevo più permettermi di abbassarmi ai suoi livelli, lasciandomi deridere da tutta la scuola.

Lui sembrava immobilizzato, schiaffeggiato dalla realtà dei fatti, non parlava più, e nei suoi occhi riuscivo a intravedere dolore.

Poco dopo la campanella suonò e nessuno mosse un dito, nemmeno il prof che subito dopo doveva essere in presidenza per consegnare dei fogli importanti.

Eravamo tutti fermi, non volevo che questa scena epica continuasse per molto, dando spettacolo a gente come lui.
Così con uno sbuffo mi smossi dalla mia posizione e tornai al posto per prendere le mie cose.

Misi tutto nella cartelletta frettolosa e poi insieme a Becky e Adrian uscì, lasciando un ultimo sguardo a Damian che se ne stava immobile a fissarmi.

***

Spazio Autrice★

Ho voluto lasciarvi un piccolo anticipo di quello che succederà nel prossimo episodio, ma soprattutto volevo farmi perdonare per la lunga assenza.
Nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle, preparate i popcorn🍿.

A presto stelline;)

 Mission🕵️‍♀️ {Change Of Plans} ☆spyxfamily☆Where stories live. Discover now