capitolo 24

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Dimitri:

<Piccola, svegliati> sono le 6:00, sto svegliando Sofya perché devo accompagnarla a casa per prepararsi per andare a scuola.

Piano piano apre gli occhi e si guarda intorno, poi guarda me e sorride, ricambio e le do un bacio.

<Che ore sono?> domanda sbadigliando.

<Le 6:00, piccola> si alza e si appoggia al mio petto.

Stiamo guardando l'alba, al mare è ancora più bella, ma non quanto lei.

Dopo un paio di minuti ci alziamo e andiamo verso la macchina, saliamo e accendo il motore partendo.

<Come hai dormito?> le chiedo mentre lei si fa una crocchia ai capelli.

<Quando dormo con te sempre bene> la sua spontaneità nel dirlo la rende così sincera.

<Tu?> mi chiede di rimando.

<Benissimo> le sorrido e le accarezzo una gamba scoperta.

★★★

Arriviamo in camera sua e lei va in bagno a fare una doccia, io mi stendo sul letto e penso a quel tipo strano, come la fissava ieri non mi è piaciuto, era inquietante e ho paura che le faccia qualcosa.

Dopo un po' esce dal bagno nuda.

<Vuoi farmi morire di prima mattina?>

Sorride e viene a sedersi sopra di me.

Chiudo gli occhi quando si muove sulla mia erezione.

<Ti sei appena lavata piccola>

<Lo so, infatti adesso mi vesto> si alza all'improvviso e inizia a mettersi l'intimo.

<Sei una stronza> ridacchia e si infila un jeans con una maglia a collo alto.

<Almeno dammi un bacio, vieni qua>

Se la gente mi sentisse parlare così non crederebbe che fossi io.

Si avvicina e mi da un bacio a stampo, poi un altro, un altro ancora e la prendo in braccio sbattendola vicino al muro, le sue gambe sono attorno al mio bacino, le sue braccia attorno al mio collo, le mie mani sui suoi fianchi e ci baciamo.

Fin quando non sentiamo un rumore, la finestra è stata colpita da una pietra, il vetro si è rotto.

Sofya scende a terra ed è paralizzata.

Mi avvicino alla finestra per vedere se c'è qualcuno, ma niente, non vedo nessuno.

<Aspettami qui> le dico mentre esco dalla camera.

<No dove vai> mi ferma afferrandomi il braccio.

<Esco a controllare fuori, torno subito non preoccuparti> annuisce e io vado fuori, faccio il giro attorno alla casa ma niente, non c'è nessuno, chi cazzo è stato?

Torno in camera e la vedo sul ciglio della porta, ha paura.

<Te la senti di andare a scuola?>

<Devo, ho una verifica>

<Non puoi recuperarla?> scuote la testa.

<Va bene, ma se succede qualcosa chiamami subito okay? Io dopo faccio una chiamata e faccio venire a riparare il vetro> annuisce e prende lo zaino con il telefono, scendiamo e usciamo da casa, si blocca guardando una macchina passare.

Mi giro verso di lei.

<Tutto bene?>

<S-si.. andiamo>

DevilWhere stories live. Discover now