capitolo 15

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"State lontani! Potrebbe essere una trappola!" esclamò Jotaro.
"Lasciala parlare!" lo sgridò Kakyoin.
"Non è una trappola. Prima ragione perchè se lo fosse vincereste per forza voi, e seconda perchè non sono neanche più al servizio di Dio. Semplicemente ci siamo ritrovati sullo stesso aereo mentre andavamo nello stesso pos-"
"Adele! Attenta!" disse Kakyoin indicando dietro di me.
Non feci in tempo a realizzare che sentii un qualcosa entrarmi nella testa.
Persi la forza per tenermi in piedi e caddi a terra.
Vedevo Kakyoin e Joseph sopra di me che mi urlavano cose, ma non riuscivo a capire.
Dopo qualche secondo persi le forze pure di tenere gli occhi aperti e svenii.

Riuscii a malapena ad aprire gli occhi.
Vedevo tutto sfocato, ma dopo aver sbattuto un po' le palpebre riuscii a vedere bene.
Mi alzai solo di busto per vedere dove fossi.
Era una stanza d'ospedale.
Non ricordavo niente, evidentemente avevo perso la memoria.
Mi alzai dal lettino su cui ero seduta e uscii dalla stanza.
Vicino la mia stanza vidi un dottore, e andai subito da lui.
"Buongiorno, mi scusi ma se sa qualcosa mi potrebbe dire cosa mi è successo? Ho perso la memoria, quindi non ricordo niente."
"Lei dovrebbe essere De santis Adele, giusto?"
"Esatto."
"Non ci è stata detta la causa, ma ha rischiato di rompersi il canio e morire. Potrebbe chiederlo direttamente a Kakyoin Noriaki, che si trova in quella stanza lí."
Indicò una stanza.
"Va bene, grazie mille."
Mi sorrise e io subito dopo andai in quella stanza indicata.
Bussai, e sentii una voce con tono gentile darmi il permesso di entrare.
Aprii la porta e vidi un ragazzo molto carino con dei capelli rossi che risaltavano molto, con un ciuffo ondulato davanti e il resto dei capelli corti e tirati all'indietro.
"Adele!! Stai bene?"
"Si... per caso ci conosciamo?"
Il sorriso che il rosso aveva comparve.
"Oh, hai perso la memoria... comunque si. Eravamo migliori amici."
"Un dottore mi ha mandata da te perchè ha detto che tu sai cosa è successo."
"Ok, ti spiego tutto."
*Kakyoin le spiegò tutto quello che sapeva su di lei, gli stand, il viaggio che stavano facendo e come si è quasi sfondata il cranio.•
lChe strano farsi raccontare da un'altra persona la propria vita. Α te invece che è successo agli occhi?"
"Sempre per colpa di uno stand. Ma sono guarito, oggi ritorniamo dal gruppo."
Annuii.
Bussò qualcuno alla porta.
"Avanti."
Entrò un tizio che non avevo la minima idea di chi potesse essere.
"Kakyoin, De santis, tra 2 ore avete l'aereo per il Cairo."
"Va bene." dicemmo insieme io e il ragazzo.

"Uuu che bello, un aereo privato!!" esclamai.
"La Fondazione Speedwagon è la migliore." disse Kakyoin sorridendo.
Salimmo a bordo e ci dirigemmo verso la nostra meta.
Arrivati lí andammo dal resto dal gruppo.
Mi colpí un ragazzo col cappello nero.
"Pare che Iggy abbia incontrato un nemico. Era in fin di vita, ma un bambino l'ha soccorso. È stato curato da un medico della Fondazione Speedwagon. Lo stesso che ci ha curati." disse il rosso.
"Tu sei..." disse un ragazzo con i capelli bianchi all'insù.
"Kakyoin!" urlarono tutti, ignorandomi.
"Oh guardate, c'è pure Adele!"
Grazie a Dio qualcuno mi pensava.
"Ha perso la memoria, quindi non si ricorda di voi. Presentatevi."
"Io sono Joseph Joestar!"
"Mohammed Avdol!"
"Jean Pierre Polnareff, modemoiselle."
Mi fece l'occhiolino.
"Kujo Jotaro."
Notai il cane tra le braccia di Joseph.
"Che carino! Posso accarezzarlo? Come si chiama?"
"Certo! Si chiama Iggy."
Lo iniziai ad accarezzare, ma semprava che non gli piacessi. Mi morse la mano di scatto (non facendomi niente).
Scese dalle braccia del vecchio e iniziò a camminare da una precisa direzione.
Ci domandammo cosa stesse facendo, ma nel dubbio lo seguimmo.
Vedemmo una macchina ridotta in condizioni non molto gradevoli. Gli altri iniziarono a parlare di un mendicante, ma io ovviamente non capivo a cosa si riferissero.
Iniziai a sentire una sensazione strana, come se non stessimo andando in un luogo come gli altri.
Da quello che capii pure gli altri sentivano quella sensazione.
"Credo d'aver capito. Quest'atmosfera... inquietante e minacciosa..." disse Joseph.
"Questo palazzo..." disse Avdol.
"È quello della foto." disse Jotaro (io mi ero già innamorata di lui in tutto ciò)
"Iggy, come hai fatto a trovarlo?"
"Scusate la domanda... ma cos'è questo palazzo?" domandai.
"È dove si trova Dio, quello di cui ti ho parlato." rispose Kakyoin.
"È qui! Avverto la sua presenza! In questo momento è dentro quel palazzo! Siete pronti?"
Non ce l'avrei mai potuta fare, non sapevo nemmeno usare il mio stand e non avevo esperienza come gli altri. Beh, buona fortuna a me.

Was it all a dream? || Dio BrandoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt