due

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entrai trascinandomi la valigia appresso mentre a fatica cercavo di tenere il cancelletto aperto
ti darà sicuramente una mano qualcuno, aveva detto poco fa la ragazza dello staff, vedo tanta gente disposta ad aiutarmi, pensai mentre contemplavo il giardino vuoto
appoggiai la valigia a terra e andai a chiudere il cancello che non avevo chiuso nel modo corretto, mentre tornavo verso il mio bagaglio incustodito notai le tende della casa tirate, che vuoi che sia, pensai, magari qui funziona così

cosa faccio? busso? aspetto? non possono comunicare che sono arrivata? vabbè oh qua fuori fa abbastanza freddo, mi conviene entrare, pensai cercando di scacciare qualsiasi paranoia il mio cervello potesse creare in quel momento.

se non ci fossero state le telecamera sicuramente in quel momento me ne sarei andata, sono troppo timida per fare una cosa del genere.

aprii la porta e spostai di poco la tenda notando i ragazzi intorno al bancone che mi fissavano
"scusate ho interrotto qualcosa?" domandai con aria pentita
"ciao Stella, tranquilla" esclamó il ragazzo di questo pomeriggio venendomi incontro "vieni entra, hai le valigie fuori?"
"si una" dissi seguendolo con lo sguardo mentre usciva a prendere il mio bagaglio
e poi tornai ai ragazzi fermi a fissarmi
"scusate ancora" dissi con voce nervosa e imbarazzata
"tranquilla" esclamó un ragazzo alto e moro venendomi incontro "benvenuta" esclamó allargando le braccia "è un piacere conoscerti"
"grazie, il piacere è tutto mio" dissi rispondendo al suo abbraccio "cosa stavate festeggiando?"
"il mio disco d'oro" esclamó il ragazzo sciogliendo l'abbraccio sfoggiando un sorriso
"oddio scusami, non lo sapevo" esclamai ancora più imbarazzata di prima "che bello complimenti" conclusi riabbracciandolo nuovamente
"grazie e non preoccuparti, comunque mi chiamo Luca o LDA come preferisci tu"
"Stella piacere ragazzi" dissi rivolgendomi agli altri
"vieni con me" disse il ragazzo uscito a prendermi la valigia "ti faccio vedere camera tua"
"oh non preoccuparti, posso fare da sola"
"insisto, dai andiamo" disse facendosi strada tra i suoi compagni
"torno subito" esclamai seguendolo a testa bassa dall'imbarazzo

"ecco qua" disse fermandosi in una stanza completamente blu "questa sarà la tua nuova stanza, come ti sembra?"
"bella" esclamai guardandomi intorno
"puoi anche dire la verità" disse ridendo il ragazzo affianco a me
"no, non sto scherzando, è davvero carina"
"ora ti lascio, se vuoi iniziare a sistemare qualcosa, se ti serve qualsiasi cosa io sono lí" disse indicando il letto più vicino alla porta "mentre qui puoi trovare Francesco, è una ragazzo molto gentile e disponibile, appena ti sei sistemata te lo faccio conoscere"
"grazie, sei davvero gentile, te ne sono grata"
"non preoccuparti, se vuoi qualcosa mi trovi di lá con gli altri ragazzi" esclamó uscendo dalla porta e lasciandomi da sola

è mai possibile che non ne combini una giusta? pensai buttandomi sul letto "sono veramente stanca" esclamai senza rendermi conto che in quella giornata, di stancante, non avessi fatto nulla.

MD: "oi"
"parli con me?" dissi mettendomi a sedere
MD: "si, gli altri sono di là a festeggiare"
"oh si, dimmi tutto"
MD: "non vai con loro?" mi chiese la donna
"ora vado, non preoccuparti, Luigi mi ha fatto vedere la camera"
MD: "come stai?"
"tutto bene, tu?"
MD: "sto bene, grazie. se vuoi chiamare i tuoi genitori ora puoi farlo"
"grazie Maria, li chiamo dopo, ora penso abbiano da fare"
MD: "va bene, mi raccomando"
"non ti preoccupare per me" esclamai alzandomi dal letto e dirigendomi in cucina

"eilà" esclamó il ragazzo alto vedendomi uscire dalla stanza e raggiungerli in cucina "come va?"
"per ora tutto bene" dissi accennandogli un sorriso "hai per caso visto Luigi? volevo ringraziarlo per le valigie"
"sta fuori" mi disse Luca indicando il divanetto dove il ragazzo stava seduto
"grazie gentilissimo"

"ciao" esclamai uscendo dalla porta d'ingresso "posso o faccio altri danni?" continuai indicando il posto vuoto affianco a lui
"ma che danni vuoi fare Stella" mi chiese Luigi spostandosi ancora un po' alla sua sinistra per farmi posto
"non vorrei fare altri casini, dopo le due figure di nonsipuódirecosaperchèsiampintelevisione fatte oggi" esclamai ridendo
"ma di che, perdonami per oggi, è stato abbastanza imbarazzante"
"non ne ero a conoscenza di questa cosa, in realtà non so niente di voi quindi non vorrei fare altri danni"
"ma che danni Stella, basta. poi non è vero, non c'è niente tra me e nessuna" disse rivolgendosi verso di me
"non c'è niente di male eh, solo che io non seguivo questo programma fuori e ora a pensarci penso non sia molto intelligente dirlo ora con i microfoni" esclamai giocando con l'aggeggio appeso al mio collo
"non hai tutti i torti" disse il ragazzo aggiungendosi alle mie risate
"nulla da togliere a questo programma, però ecco, non ambivo ad entrare qui, tutto qua" dissi cercando di tornare seria
"e che ci fai qui allora?"
"una mia amica" dissi guardando il ragazzo alla mia sinistra "mi iscrisse lei ai provini tipo 2 mesi fa, il canto per me era un hobby e pensavo di lasciarlo tale sinceramente"
"ha fatto bene!" disse il ragazzo accanto a me ricevendo come risposta una mia espressione molto interrogativa "un talento del genere non può essere definito un hobby"
"basta complimenti sennò divento tutta rossa" dissi rannicchiando le gambe al petto
"come ci imbarazziamo in fretta" disse il ragazzo ridendo
"lo so e lo sai anche tu, l'ho scritto nella lettera di presentazione"
"hai ragione"
"Luigi" esclamó una ragazza riccia bionda spalancando la porta "scusami Stella, posso rubartelo un secondo?"
"che c'è Sere?" chiese il ragazzo alla ragazza alzandosi in piedi
"devi venire con me un attimo"
"se mi aspetti qui" disse il ragazzo nuovamente girandosi verso di me "appena ho finito torno"
"vai tranquillo" dissi alzandomi anche io "ne approfitto per chiamare mamma, in teoria dovrebbe aver finito il turno"

mi svegliai di colpo, ormai ero stufa di rigirarmi nel letto non riuscendo a trovare una posizione comoda.
mi guardai intorno e Luigi e Crytical dormivano beatamente accanto a me
beati loro, pensai tirandomi su dal letto e dirigendomi in cucina
aprii il frigo e tirai fuori una bottiglietta d'acqua
"che pizza è fredda" sbottai chiudendo l'anta del frigo
"nel mobiletto sotto c'è a temperatura ambiente" disse una voce maschile alle mie spalle
"mi hai spaventata" esclamai girandomi di scatto trovando il ragazzo appoggiato al bancone
"scusami" disse "non era mia intenzione" concluse con un sorriso sulle labbra
"non ridere di me però" dissi riponendo nuovamente la bottiglia al suo posto per poi chinarmi a prendere l'altra più calda
"anche a te non piace l'acqua fredda?" mi chiese il ragazzo seguendo la mia figura con lo sguardo
"non è che non mi piaccia" dissi guardandolo "è solo che fa freddo, quindi freddo e freddo non vanno d'accordo" conclusi sorridendogli
"il microfono?" mi chiese il ragazzo tornando serio
"che microfono?" chiesi con aria confusa
"devi avere sempre su il microfono" disse mostrandomi il suo
"o cavolo, non lo sapevo, dici che se vado a prenderlo ora va bene comunque?"
"non penso ci siano problemi, sei entrata meno di 5 ore fa" mi rispose ridendo
"aspettami qua" dissi rimanendo ferma a guardarlo cercando di ricordarmi come si chiamasse
"Alex" mi rispose lui ridendo dopo aver visto la mia faccia confusa
"ecco bravo, aspettami qua comunque" dissi tornando correndo verso la mia camera a riprendere il microfono che avevo dimenticato sul comodino.

"cosa c'è da fare tutto questo casino?" mi chiese Francesco girandosi verso il mio letto
"scusami Fra, non volevo svegliarti"
"come mai non dormi?" mi chiese Luigi girandosi anche lui nella mia direzione
"non riesco a dormire" risposi sincera io "torno di là a parlare un po' con Alex" conclusi per poi dare ad entrambi la buonanotte e tornare dal moro che avevo lasciato in cucina

"eccomi" esclamai sbucandogli alle spalle
"trovato?" mi chiese il ragazzo guardandomi
"trovato trovato" dissi sventolandoglielo davanti "devo solo capire come si lega" dissi cercando di sistemarmelo in vita
"come mai sveglia?" mi chiese il ragazzo per continuare la conversazione
"non riesco a dormire" risposi sempre concentrata sul mio microfono
"hai il letto scomodo?" mi chiese ridendo
"la smetti di prendermi in giro?" dissi io squadrandolo "non ho il letto scomodo, sono io che dormo con due cuscini a casa"
"e rubalo a Luigi" mi rispose lui con nonchalance
"lo vengo a rubare a te, altro che rubalo a Luigi"
"provaci" si limitó a rispondermi guardandomi male mente tornava in camera sua "comunque se vuoi, ce ne è uno in più nella stanza azzurra"
"davvero?" chiesi io stupita
"si, quello di Nicol, la ragazza che hai buttato fuori" mi rispose il ragazzo scomparendo dietro l'angolo

mister simpatia pensai mentre me ne tornavo a letto

bello ma non impossibile | AlexWhere stories live. Discover now