Era sabato, circa le 8.00 del mattino.
Mi ero svegliata già stanca, avendo passato il giorno prima a pulire un'ala della biblioteca come punizione del professor Piton per aver dato un pugno a Daphne Greengrass qualche sera prima.
In più mi ricordai che nella settimana che sarebbe arrivata avrei dovuto sopportare Riddle durante le ripetizioni di pozioni.
Mi passai una mano sul viso, esasperata.
Mi alzai dal letto e andai a tirare le tende. Una luce verdastra, data dalle acque torbide del lago nero, penetrò nella stanza. Non che potesse dare fastidio alla mia compagna, visto che dormiva sempre in una stanza diversa ma mai la propria.
Il mio occhio cadde sul maglione di Mattheo poggiato sulla sedia della mia scrivania. Ma che diavolo ha in mente quel ragazzo?
Un rumore di passi mi distolse dai miei pensieri. La porta si aprì rivelando un Blaise piuttosto agitato.
«Cassandra vuoi darti una mossa!» disse iniziando a frugare nel mio armadio.
«Ovviamente non c'è. Resta qui un attimo» mormorò uscendo. Sono nella mia stanza, in pigiama, dove vuoi che vada?
Tornò qualche minuto più tardi e mi passò la divisa da Quidditch.
«Le selezioni!» urlai. Me ne ero completamente dimenticata.
Mi preparai in fretta e furia e corsi insieme a Blaise verso il campo di Quidditch.
«Sei in ritardo Black»
«Ma non mi dire Malfoy, sai che non lo sapevo?» dissi seccata.
«So che è sabato e avreste preferito dormire ma se avete affrontato la vostra pigrizia è perchè tenete al futuro di questa squadra quanto me» cominciò Montague.
«Per chi non mi conoscesse sono Graham Montague, il vostro -forse- futuro capitano»
Mi guardai intorno, eravamo forse una decina a sostenere le selezioni. Davanti a me c'erano, schierati come una boyband nei suoi anni peggiori, il capitano, Draco il cercatore e due dei tre cacciatori Blaise e Mattheo. Ma questi tre vanno sempre in giro insieme davvero!
Risi sotto i baffi a quella visione. Notai che gli altri membri della squadra erano seduti in tribuna insieme ad altri studenti.
«Bene ora che ci siamo presentati, possiamo iniziare. Posate le vostre scope e cominciate con tre giri di campo. Al terzo giro, senza fare alcuna pausa, afferrate la scopa e proseguite con altri tre giri di campo in aria. Testerò la vostra resistenza e velocità»
A metà dell'allenamento, ero seduta sulla mia scopa, osservando gli altri.
Alzai lo sguardo verso il cielo grigio e una goccia mi colpì il viso, proprio sulla guancia sinistra.
«Che fai Black batti la fiacca?» mi urlò Malfoy con un ghigno stampato in volto.
Gli feci il dito medio e ricominciai ad allenarmi sotto le gocce che iniziavano ad aumentare.
A un certo punto la pioggia si fece insostenibile e dovemmo fermarci.
Così la squadra si riunii per discutere il risultato delle selezioni.
Un ombrello rosa con delle fragole stampate sopra richiamò la mia attenzione dall'alto degli spalti. Riconobbi la persona sotto di esso e la salutai calorosamente agitando il braccio.
Luna mi salutò con la mano in risposta.
«Bene, tu e tu, avvicinatevi» feci come mi era stato detto, insieme a un altro ragazzo.
«Date il benvenuto a Cassandra e Theodore, il nostro nuovo battitore» disse indicandomi «e il nostro nuovo portiere» continuò indicando lui.
La squadra mi fece i complimenti e Blaise mi abbracciò. Guardai verso Luna, anche lei applaudiva felice.
«Andiamo a mangiare ora, sto morendo di fame» esclamai.
Mentre ci dirigevamo verso la Sala Grande una voce mi fermò «Ehm scusami»
Mi girai e vidi il ragazzo delle selezioni. Feci un cenno agli altri di andare avanti.
«Siccome siamo nella stessa squadra volevo presentarmi, anche se ci conosciamo già» disse sorridendo.
«Ci conosciamo?» domandai confusa.
«Sì alla festa dei serpeverde, abbiamo ballato insieme»
«Perdonami, ero ubriaca e non mi ricordo nulla. È stato un piacere conoscerti... uhm di nuovo» dissi in fretta.
Scappai verso i miei amici. Interazione troppo imbarazzante per i miei gusti.
Mi sedetti al solito posto sotto lo sguardo di fuoco di Mattheo.
«Che c'è?» chiesi alzando un sopracciglio.
«Nuovo spasimante?» sorrise falsamente.
«No, in ogni caso non sono affari tuoi»
«Sapessi cosa ti avrebbe fatto quella sera se non ti avessi portata in camera»
«Ma che problemi ha-»
«Ragazzi perfavore» ci pregò Blaise «non litigate, è una giornata importante per i serpeverde»
Mattheo sbuffò spostando bruscamente il piatto in avanti, come a dimostrare che non aveva più fame. Non ci parlammo più durante tutto il pranzo. Per tutta la giornata, in realtà, non lo vidi più.
Tornai nella mia stanza solo dopo cena. Posai in un cassetto i cristalli che avevo raccolto con Luna quel pomeriggio, poi mi guardai allo specchio.
In particolare guardai il fiorellino azzurro che mi aveva messo tra i capelli. Sosteneva che fosse uno dei suoi preferiti e che, in qualche modo, vedeva una certa somiglianza con me. Lo presi e lo posai con cura all'interno delle pagine di un libro, in quel modo si sarebbe conservato.
Dopo poco mi feci un bagno caldo e mi preparai per la notte.
Ero seduta sul letto a leggere quando sentii bussare.
«Posso entrare?» riconobbi la voce di Mattheo quindi accettai.
Quando entrò rimasi stupita.
Era in pigiama con una coperta avvolta attorno alle spalle, pallido in volto. Mi avvicinai a lui e notai che era imperlato di sudore, così gli appoggiai una mano sulla fronte.
«Hai la febbre Mattheo, sicuramente giocare a Quidditch sotto la pioggia non ti ha fatto bene» dissi con un pizzico di preoccupazione nella voce «Torna a dormire e domani mattina vai in infermeria, ora è chiusa purtroppo»
«La mia stanza è occupata» lo guardai confusa e cinque minuti dopo mi ritrovai a bussare alla porta di Draco.
«Finalmente, che diamine stai facendo?» chiesi su tutte le furie.
«Che vuoi?»
Sentii delle voci femminili richiamarlo all'interno e capii la situazione.
«Idiota» sbuffai. Me ne andai sapendo che il giorno dopo gliene avrei dette quattro. Come gli viene in mente di sollazzarsi mentre il suo amico sta male?
Una volta tornata nella mia stanza dissi a Mattheo che sarebbe potuto restare per la notte vista la situazione.
Lo feci sdraiare e presi un panno imbevuto da mettergli sulla fronte.
«Potresti diventare la mia infermiera personale» esclamò ridendo leggermente.
«Non ti ci abituare» gli dissi guardandolo storto.
Mi presi cura di lui finché non si addormentò nel mio letto. Per la prima volta notai la cicatrice che passava da sopra il sopracciglio sinistro fino allo zigomo. Sembrava provenire da un taglio doloroso e abbastanza profondo ma era stranamente attraente. La osservai per un po'.
Dopo un'oretta gli toccai una guancia per sentire se fosse ancora caldo. La sua temperatura era decisamente scesa.
Cambiai un'ultima volta il panno e poi mi sedetti affianco al letto. Mi addormentai appoggiata con la schiena a esso.
Mi scuso per eventuali errori.
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petrichor || mattheo riddle
FanfictionCassandra è una ragazza determinata e astuta. È fredda e meschina con chi le si mette tra i piedi. Non sopporta i grifondoro. Mattheo odia tutti tranne i suoi compagni serpeverde. Strafottente e menefreghista. Il suo obiettivo è seguire le orme di...
